Fotovoltaico: il nuovo Conto Energia 2011-2013
Il 12 luglio 2010, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'ultima bozza del Conto Energia che dovrebbe regolare l'erogazione delle tariffe incentivanti pe...
Il 12 luglio 2010, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato
l'ultima bozza del Conto Energia che dovrebbe regolare l'erogazione
delle tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica
da impianti fotovoltaici per il triennio 2011-2013.
L'analisi della nuova bozza (non ancora in vigore) evidenzia alcune differenze rispetto alla precedente versione, risalente al 2007. Non cambia la durata effettiva dell'incentivo che viene ancora garantita per 20 anni; viene, invece, (ed è forse l'aspetto più importante) eliminata la distinzione tra impianti non integrati, parzialmente intergrati ed integrati. Considerata, infatti, la difficoltà operativa degli ultimi anni nel distinguere tra le tre diverse tipologie, si è scelto di abolirla e ridurla unicamente ad una distinzione basata su due categorie:
Ma vediamo nel dettaglio le principali novità del nuovo Conto energia.
Innanzitutto, all'art. 3 vengono fissati gli obiettivi ed i limiti massimi di potenza elettrica cumulativa incentivabile. In particolare, l'obiettivo di potenza fotovoltaica cumulata da installare entro il 2020 viene fissato in 8.000 MW (oggi è di poco superiore a 1000 MW), mentre viene fissato un tetto di 3000 MW di potenza fotovoltaica incentivabile, a cui si possono sommare:
Nella pratica, nella migliore delle ipotesi, per un impianto di piccole dimensioni parzialmente integrato da 1-3 kW si ha una riduzione della tariffa di circa il 10%, passando da 0,422 a 0,380 ?/kWh. Maggiore è la riduzione per gli impianti più grandi, infatti, per esempio, per un impianto a terra da 1 MW o più, si passerà da 0,346 a 0,257 ?/kWh, con una riduzione complessiva di circa il 25,7%.
Diversamente, per gli impianti integrati con caratteristiche innovative (definiti come impianti che utilizzano moduli e componenti speciali, sviluppati specificatamente per sostituire elementi architettonici, e che risponde ai requisiti costruttivi e alle modalità di installazione indicate nell'allegato A del decreto), la tariffa incentivante fino al 31/12/2011 è la seguente:
Per gli anni successivi al 2011, la tariffa verrà decurtata del 2% all'anno, con arrotondamento alla terza cifra decimale.
Nel caso di impianti a concentrazione (potenza nominale non inferiore a 1 kW e non superiore a 5 MW; conformi alle caratteristiche previste dall'allegato 1 al decreto; realizzati con componenti di nuova costruzione o comunque non già impiegati in altri impianti; collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate, in modo che ogni singolo impianto fotovoltaico sia costituito da un unico punto di connessione alla rete), le tariffe incentivanti sono le seguenti:
L'analisi della nuova bozza (non ancora in vigore) evidenzia alcune differenze rispetto alla precedente versione, risalente al 2007. Non cambia la durata effettiva dell'incentivo che viene ancora garantita per 20 anni; viene, invece, (ed è forse l'aspetto più importante) eliminata la distinzione tra impianti non integrati, parzialmente intergrati ed integrati. Considerata, infatti, la difficoltà operativa degli ultimi anni nel distinguere tra le tre diverse tipologie, si è scelto di abolirla e ridurla unicamente ad una distinzione basata su due categorie:
- realizzati sugli edifici;
- altri impianti.
Ma vediamo nel dettaglio le principali novità del nuovo Conto energia.
Innanzitutto, all'art. 3 vengono fissati gli obiettivi ed i limiti massimi di potenza elettrica cumulativa incentivabile. In particolare, l'obiettivo di potenza fotovoltaica cumulata da installare entro il 2020 viene fissato in 8.000 MW (oggi è di poco superiore a 1000 MW), mentre viene fissato un tetto di 3000 MW di potenza fotovoltaica incentivabile, a cui si possono sommare:
- 200 MW per impianti integrati;
- 150 MW per gli impianti a concentrazione (cioè che concentrano la radiazione solare su celle fotovoltaiche).
Nella pratica, nella migliore delle ipotesi, per un impianto di piccole dimensioni parzialmente integrato da 1-3 kW si ha una riduzione della tariffa di circa il 10%, passando da 0,422 a 0,380 ?/kWh. Maggiore è la riduzione per gli impianti più grandi, infatti, per esempio, per un impianto a terra da 1 MW o più, si passerà da 0,346 a 0,257 ?/kWh, con una riduzione complessiva di circa il 25,7%.
Diversamente, per gli impianti integrati con caratteristiche innovative (definiti come impianti che utilizzano moduli e componenti speciali, sviluppati specificatamente per sostituire elementi architettonici, e che risponde ai requisiti costruttivi e alle modalità di installazione indicate nell'allegato A del decreto), la tariffa incentivante fino al 31/12/2011 è la seguente:
Intervallo di potenza
|
Tariffa corrispondente
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kW
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€/kWh
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1≤P≤20
|
0,44
|
20<P≤200
|
0,4
|
P>200
|
0,37
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Per gli anni successivi al 2011, la tariffa verrà decurtata del 2% all'anno, con arrotondamento alla terza cifra decimale.
Nel caso di impianti a concentrazione (potenza nominale non inferiore a 1 kW e non superiore a 5 MW; conformi alle caratteristiche previste dall'allegato 1 al decreto; realizzati con componenti di nuova costruzione o comunque non già impiegati in altri impianti; collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate, in modo che ogni singolo impianto fotovoltaico sia costituito da un unico punto di connessione alla rete), le tariffe incentivanti sono le seguenti:
Intervallo di potenza
|
Tariffa corrispondente
|
kW
|
€/kWh
|
1≤P≤200
|
0,32
|
P>200
|
0,28
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A cura di Ilenia
Cicirello
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