DL Tracciabilità dei pagamenti: Prime avvisaglie di modifiche e Linee guida dell'Autorità
E' iniziato lo scorso 16 novembre alla Camera dei Deputati, in Commissione riunite I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e II (...
E' iniziato lo scorso 16 novembre alla Camera dei Deputati, in
Commissione riunite I (Affari costituzionali, della Presidenza del
Consiglio e Interni) e II (Giustizia), l'esame del decreto-legge
12 novembre 2010, n. 187 recante "Misure urgenti in materia
di sicurezza".
L'esame del provvedimento in Commissioni riunite dovrà concludersi entro il 25 novembre perché il 29 novembre, il provvedimento stesso è calendarizzato in Assemblea.
Nel corso dell'esame preliminare tenutosi ieri 18 novembre il Segretario della Commissione Giustizia della Camera Onorevole Ida D'ippolito Vitale si è soffermato brevemente sull'articolo 6, comma 2, che prevede che i contratti stipulati precedentemente alla data di entrata in vigore della legge n. 136 del 2010, nonché i contratti di subappalto e i subcontratti da essi derivanti, siano adeguati alle nuove norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge.
L'onorevole D'ippolito Vitale, nel suo intervento, ha posto l'accento su due fatti fondamentali e precisamente ha chiesto:
Per ultimo, infine, l'onorevole D'ippolito Vitale fa una valutazione di ordine più generale: la norma transitoria impone l'adeguamento di contratti pubblici già in essere, peraltro stipulati nel vigore e nel rispetto della precedente normativa volta ad evitare infiltrazioni delle organizzazioni criminali nei pubblici appalti.
Ha chiesto, ed ha sottoposto la questione alla riflessione delle Commissioni riunite, se un intervento autoritativo per legge sul contenuto negoziale di rapporti contrattuali in essere sia conforme ai principi del diritto, tanto più se si considera che tali rapporti, anche se derivanti da contratti pubblici, soggiacciono alle regole del diritto comune (come esplicitamente conferma lo stesso codice appalti).
Ricordiamo, altresì, che l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che aveva sospeso l'emanazione delle Linee guida sulla Tracciabilità, ha inserito il provvedimento stesso all'ordine del giorno della seduta del 16/18 novembre scorso e che, probabilmente, le linee guida saranno pubblicate nei prossimi giorni.
Probabilmente, ancora una volta incorreremo in quell'iperstaticità normativa che rende sempre più difficile la vita di coloro che dovrebbero lavorare e che, invece, sono costretti a studiare, leggi, decreti-legge, delibere e quant'altro, molto spesso sconfessate da successive leggi, decreti-legge e delibere ma continuaiamo a sperare che il buon senso abbia il sopravvento e che l'Autorità decida di rinviare l'emanazione delle linee guida successivamente alla conversione in legge del decreto-legge n. 187/2010.
L'esame del provvedimento in Commissioni riunite dovrà concludersi entro il 25 novembre perché il 29 novembre, il provvedimento stesso è calendarizzato in Assemblea.
Nel corso dell'esame preliminare tenutosi ieri 18 novembre il Segretario della Commissione Giustizia della Camera Onorevole Ida D'ippolito Vitale si è soffermato brevemente sull'articolo 6, comma 2, che prevede che i contratti stipulati precedentemente alla data di entrata in vigore della legge n. 136 del 2010, nonché i contratti di subappalto e i subcontratti da essi derivanti, siano adeguati alle nuove norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge.
L'onorevole D'ippolito Vitale, nel suo intervento, ha posto l'accento su due fatti fondamentali e precisamente ha chiesto:
- in primo luogo se, tramite l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, siano stati acquisiti elementi in ordine all'impatto della disposizione relativa all'adeguamento dei contratti alle nuove norme sulla tracciabilità ed, in particolare, relativi al numero e all'entità dei contratti interessati dalla medesima;
- in secondo luogo, se sia stata effettuata una valutazione sulla congruità del termine di 180 giorni, che troverebbe applicazione anche rispetto a contratti di notevole complessità;
Per ultimo, infine, l'onorevole D'ippolito Vitale fa una valutazione di ordine più generale: la norma transitoria impone l'adeguamento di contratti pubblici già in essere, peraltro stipulati nel vigore e nel rispetto della precedente normativa volta ad evitare infiltrazioni delle organizzazioni criminali nei pubblici appalti.
Ha chiesto, ed ha sottoposto la questione alla riflessione delle Commissioni riunite, se un intervento autoritativo per legge sul contenuto negoziale di rapporti contrattuali in essere sia conforme ai principi del diritto, tanto più se si considera che tali rapporti, anche se derivanti da contratti pubblici, soggiacciono alle regole del diritto comune (come esplicitamente conferma lo stesso codice appalti).
Ricordiamo, altresì, che l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che aveva sospeso l'emanazione delle Linee guida sulla Tracciabilità, ha inserito il provvedimento stesso all'ordine del giorno della seduta del 16/18 novembre scorso e che, probabilmente, le linee guida saranno pubblicate nei prossimi giorni.
Probabilmente, ancora una volta incorreremo in quell'iperstaticità normativa che rende sempre più difficile la vita di coloro che dovrebbero lavorare e che, invece, sono costretti a studiare, leggi, decreti-legge, delibere e quant'altro, molto spesso sconfessate da successive leggi, decreti-legge e delibere ma continuaiamo a sperare che il buon senso abbia il sopravvento e che l'Autorità decida di rinviare l'emanazione delle linee guida successivamente alla conversione in legge del decreto-legge n. 187/2010.
A cura di Paolo
Oreto
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