Professioni tecniche e mediazione: Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti pronti a partire
Architetti, ingegneri, geometri e periti pronti a partire in tema di mediazione. Ed ognuna delle categorie sceglie la sua strada puntando ad un organismo dir...
Architetti, ingegneri, geometri e periti pronti a partire in tema
di mediazione. Ed ognuna delle categorie sceglie la sua strada
puntando ad un organismo diretto quale, ad esempio la fondazione
oppure ad una convenzione con enti formativi accreditati presso il
ministero della giustizia e ancora definendo un regolamento ad hoc
(attraverso gli organi nazionali) che possa essere di ausilio a
livello territoriale.
Gli architetti, attraverso il Consiglio Nazionale, hanno scelto di puntare ad un organismo di mediazione autonomo a livello nazionale da diramare territorialmente. E il consigliere delegato Simone Cola evidenzia a tal proposito: "Abbiamo inviato la domanda per essere accreditati al ministero e saremo pronti per partire dopo l'estate anche con i corsi per formare i professionisti. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un'attività di mediazione specifica per gli architetti e che quindi, al di là, delle 50 ore di formazione stabilite per legge si concentri su materie formative peculiari per il mediatore architetto".
Il Consiglio Nazionale, poi, sta valutando un elenco di enti formatori per stabilire apposite convenzioni per la definizione di corsi certificati da proporre ai propri iscritti.
Gli ingegneri, invece, attraverso il proprio Consiglio Nazionale, hanno definito un regolamento che istituisce le procedure per i mediatori, già approvato dal ministero della Giustizia, così come evidenziato dal presidente Giovanni Rolando, il quale ne auspica l'utilizzo a livello territoriale per tutto coloro che vorranno divenire organismo di conciliazione.
Il regolamento, composto da cinque allegati, dalla dichiarazione di imparzialità, indipendenza e neutralità, dal codice etico e dalla scheda per la valutazione del servizio di mediazione, rappresenta uno schema tipo dal quale far partire questa attività.
Per i geometri, invece, la strada da perseguire non è univoca. Il Consiglio Nazionale, infatti, ha deciso di aderire all'Associazione sistema conciliazione. A questa associazione aderiscono, infatti, i principali organismi di conciliazione italiani quali, Adr notariato, Conciliatore bancario, Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili, Consiglio nazionale forense e Unioncamere. Al contempo, però, ha creato la Geo Cam, associazione nazionale geometri consulenti tecnici arbiti e mediatori.
Secondo Antonio Benvenuti, consigliere nazionale delegato in materia, l'obiettivo "È quello di sviluppare la cultura della mediazione e della conciliazione. L'associazione formata con il patrocinio della Fondazione geometri italiani, ha sede a Roma ma potrà rendersi più capillare sul territorio grazie all'istituzione di sedi territoriali in collegamento con i diversi collegi. Oltre a questo - precisa ancora Benvenuti - il Consiglio nazionale insieme alla Cassa di previdenza ha stipulato un accordo con ANCITEL, la rete dei comuni italiani, per stipulare i corsi di formazione specifici".
I periti, infine, stanno attendendo che il ministero della giustizia dia il suo assenso per l'accreditamento, con l'obiettivo di divenire organismo di riferimento per tutti i periti industriali che ottengano il titolo.
Il Consiglio nazionale di questa categoria, infatti, garantirà il proprio aiuto a tutti i collegi provinciali che vogliano istituire un apposito organismo di mediazione e, nel frattempo,nascono le intese con tre enti di formazione accreditati presso il ministero della giustizia che potranno procedere alla formazione dei professionisti mediatori.
Gli architetti, attraverso il Consiglio Nazionale, hanno scelto di puntare ad un organismo di mediazione autonomo a livello nazionale da diramare territorialmente. E il consigliere delegato Simone Cola evidenzia a tal proposito: "Abbiamo inviato la domanda per essere accreditati al ministero e saremo pronti per partire dopo l'estate anche con i corsi per formare i professionisti. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un'attività di mediazione specifica per gli architetti e che quindi, al di là, delle 50 ore di formazione stabilite per legge si concentri su materie formative peculiari per il mediatore architetto".
Il Consiglio Nazionale, poi, sta valutando un elenco di enti formatori per stabilire apposite convenzioni per la definizione di corsi certificati da proporre ai propri iscritti.
Gli ingegneri, invece, attraverso il proprio Consiglio Nazionale, hanno definito un regolamento che istituisce le procedure per i mediatori, già approvato dal ministero della Giustizia, così come evidenziato dal presidente Giovanni Rolando, il quale ne auspica l'utilizzo a livello territoriale per tutto coloro che vorranno divenire organismo di conciliazione.
Il regolamento, composto da cinque allegati, dalla dichiarazione di imparzialità, indipendenza e neutralità, dal codice etico e dalla scheda per la valutazione del servizio di mediazione, rappresenta uno schema tipo dal quale far partire questa attività.
Per i geometri, invece, la strada da perseguire non è univoca. Il Consiglio Nazionale, infatti, ha deciso di aderire all'Associazione sistema conciliazione. A questa associazione aderiscono, infatti, i principali organismi di conciliazione italiani quali, Adr notariato, Conciliatore bancario, Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili, Consiglio nazionale forense e Unioncamere. Al contempo, però, ha creato la Geo Cam, associazione nazionale geometri consulenti tecnici arbiti e mediatori.
Secondo Antonio Benvenuti, consigliere nazionale delegato in materia, l'obiettivo "È quello di sviluppare la cultura della mediazione e della conciliazione. L'associazione formata con il patrocinio della Fondazione geometri italiani, ha sede a Roma ma potrà rendersi più capillare sul territorio grazie all'istituzione di sedi territoriali in collegamento con i diversi collegi. Oltre a questo - precisa ancora Benvenuti - il Consiglio nazionale insieme alla Cassa di previdenza ha stipulato un accordo con ANCITEL, la rete dei comuni italiani, per stipulare i corsi di formazione specifici".
I periti, infine, stanno attendendo che il ministero della giustizia dia il suo assenso per l'accreditamento, con l'obiettivo di divenire organismo di riferimento per tutti i periti industriali che ottengano il titolo.
Il Consiglio nazionale di questa categoria, infatti, garantirà il proprio aiuto a tutti i collegi provinciali che vogliano istituire un apposito organismo di mediazione e, nel frattempo,nascono le intese con tre enti di formazione accreditati presso il ministero della giustizia che potranno procedere alla formazione dei professionisti mediatori.
A cura di Gabriele
Bivona
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