ACE ed APE: Un pasticcio che blocca le locazioni e le compravendite

Sul problema legato alla trasformazione dell’attestato di certificazione energetica in attestato di prestazione energetica contenuto nelle modifiche introdot...

08/08/2013
Sul problema legato alla trasformazione dell’attestato di certificazione energetica in attestato di prestazione energetica contenuto nelle modifiche introdotte al D.Lgs. n. 192/2005 dal decreto-legge n. 63/2013 convertito dalla legge n. 90/2013 sono, recentemente, intervenuti sia il Consiglio del Notariato che Confedilizia.
Il problema non è banale sia per quanto concerne le locazioni sia per quanto concerne le compravendite perché, in atto mentre non è più valido il vecchio Attestato di certificazione energetica, non è possibile ottenere l’Ape ed, in tale situazione sia i contratti di locazione che quelli di compravendita risulterebbero nulli.

Confedilizia fa osservare come nella disposizione si parla espressamente di “attestato di prestazione energetica” e non di “attestato di certificazione energetica”. Il riferimento preciso è quindi al nuovo attestato per il quale, a parere dell’Ufficio legale della Confedilizia e nonostante l’equivocità e genericità del testo, le disposizioni non siano di immediata applicazione atteso che il nuovo testo di legge prevede l’emanazione di un decreto interministeriale per l’adeguamento del precedente provvedimento sulla documentazione energetica e la fissazione dei criteri e contenuti obbligatori del nuovo Ape.
Confedilizia fa, anche, presente che il Ministero dello sviluppo economico con circolare n. 12976 del 25.6.2013 ha espresso l’opinione che “fino all’emanazione dei decreti previsti dall’articolo 4, si adempie alle prescrizioni di cui al decreto legge stesso redigendo l’APE secondo le modalità di calcolo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59 ed, in sostanza ciò vuol dire che, fino a che non sarà disponibile il nuovo attestato, la norma sulla nullità dei contratti non potrà essere rispettata.
Ecco i motivi per i quali Confedilizia ha dovuto imporre alle proprie associazioni territoriali il blocco immediato della stipula dei contratti di locazione sia abitativi, sia ad uso diverso.

Il Consiglio del Notariato, sempre per lo stesso argomento, si è occupato dei contratti di compravendita e nelle linee guida appositamente dettate per l’Ape, ha fatto presente come in questo momento, possa essere particolarmente rischioso stipulare un contratto di compravendita a causa dell’incertezza che regna sulla materia.

L’unica soluzione al problema potrebbe essere quella di un ulteriore modifica la D.Lgs. n. 192/2005 con l’eliminazione, anche provvisoria, della norma ma, in atto, le strade percorribili sono abbastanza limitate e l’ipotesi più accreditata è quella dell’inserimento all’interno del «decreto del fare bis», oggetto del prossimo Consiglio dei Ministri di venerdì 9 agosto, una norma ad hoc. L’alternativa potrebbe essere quella dell’inserimento, entro il 31 agosto, di una disposizione all’interno dei lavori per la riforma della tassazione immobiliare e l’eliminazione dell’aumento dell’Iva.

In allegato le linee guida del Notariato e la circolare di Confedilizia.

A cura di Gabriele Bivona

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D.Lgs. n. 192/2005