Comune di Bagheria: Arrivano le diffide del CNAPPC, della Consulia Regionale Ingegneri e dell'Associazione liberi professionisti
Non si fa attendere l'intervento della Consiglio nazionale degli Architetti PPC, della Consulta regionale degli Ingegneri e dell'Associazione regionale liber...
Non si fa attendere l'intervento della Consiglio nazionale degli
Architetti PPC, della Consulta regionale degli Ingegneri
e dell'Associazione regionale liberi professionisti Architetti e
Ingegneri all'Avviso del Comune di Bagheria oggetto già
di due precedenti nostre notizie del 16 settembre e del 17 settembre e relativo alla ricerca di
professionisti per redazione progetti con compenso professionale
pari ad 1 Euro.
Il CNAPPC con una nota del 18 settembre indirizzata al Comune di Bagheria ed all'Ordine degli Architetti PPC di Palermo, dopo aver precisato che le finalità della procedura messa in atto dall'Amministrazione comunale di Bagheria sono quelle di contribuire con compenso di 1,00 Euro alla redazione di progetti utili alla partecipazione di un bando regionale, precisa che l'avviso appare in contrasto con il Codice dei Contratti e con i principi e le disposizioni comunitarie ed aggiunge che "In ogni caso spetta al professionista un compenso in misura adeguata all'importanza dell'opera e al decoro della professione".
Il CNAPPC sottolinea, anche come la stessa Amministrazione comunale "fa trasparire la possibilità che l'adesione all'invito possa costituire titolo preferenziale per la eventuale successiva direzione dei lavori" e precisa che l'avviso in argomento costituisce per il Comune di Bagheria un indebito arricchimento ai sensi degli articoli 2041 e 2042 del codice civile.
Per ultimo nella nota in argomento, dopo aver, ancora una volta precisato che le modalità di affidamento adottate dal Comune di Bagheria sono sprovviste di supporto normativo e comunitario, il CNAPPC diffida l'Amministrazione comunale a revocare la procedura avviata riservandosi, in difetto, ogni azione prevista dalla legge e resta in attesa di conoscere le valutazioni dell'Ordine degli Architetti PPC di Palermo.
La Consulta Regionale degli Ingegneri con una nota del 19 settembre indirizzata al Comune di Bagheria e ad altri destinatari, in relazione all'Avviso dell'Amministrazione comunale e pubblicato sul sito istituzionale del comune stesso in data 10/09/2013, con scadenza il 12/09/2013, ha ricordato, tra l'altro, che l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con la recente nota prot. n. 44496 del 10/5/2013, ha affermato che la normativa vigente in tema di affidamenti di servizi tecnici "non ha previsto la possibilità di prestazione professionale gratuita a favore di una S.A.", argomentando altresì che gli importi delle prestazioni "devono essere sempre determinati dalla S.A. al fine di stabilire la procedura di affidamento da seguire ex art.91 del Codice e in ottemperanza all'art.92 del Codice stesso"".
Anche la Consulta regionale degli Ingegneri conclude la propria nota precisando che "la previsione di agevolazioni e titoli preferenziali nei confronti di successivi bandi per l'affidamento di altre prestazioni può prefigurarsi come ulteriore illecito elemento di turbativa del regolare andamento della P.A.", chiedendo, quindi, la revoca dell'avviso e diffidando il Comune di Bagheria dal procedere all'affidamento dei servizi tecnici oggetto del bando e a revocare in autotutela eventuali provvedimenti già adottati in tal senso.
La Consulta ha, anche, invitato "i Sigg. Presidenti degli Ordini provinciali degli Ingegneri, che leggono per conoscenza, a rendere nota la presente diffida ai propri iscritti, significando che la partecipazione al suddetto bando costituisce illecito disciplinare".
L'Associazione regionale liberi professionisti Architetti e Ingegneri, sempre sullo stesso argomento, ha inviato in data 17 settembre al Comune di Bagheria e ad altri destinatari una nota in cui, dopo aver preso atto di quanto riportato nell'Avviso dell'Amministrazione comunale e dopo aver riscontrato palesi violazioni delle normative vigenti in materia e quindi sulla legittimità dell'avviso stesso, ne chiede l'immediato ritiro precisando che la procedura messa in atto dal Dirigente del Comune, forse inconsapevolmente, si scontra con il principio di legalità degli atti e delle procedure a cui è tenuta una Pubblica Amministrazione chiedendosi, anche, "A che servono Leggi, Regolamenti e Pareri dell'Autorità di Vigilanza se le stesse Amministrazioni Pubbliche non le rispettano?".
Per ultimo e per completezza di informazione segnaliamo che l'Ordine degli Ingegneri di Palermo con un comunicato del 17 settembre scorso ha risposto al comunicato stampa del Sindaco e dell'Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bagheria (leggi precedente notizia) in cui si appellavano alla disponibilità dei cittadini/professionisti a fare opera di beneficenza e ciò alla stessa stregua di quanto avviene in ampia scala da parte di organizzazioni umanitarie, ritenendo"che tale idea aggiunga un ulteriore profilo di illegittimità alla procedura ipotizzata in quanto tende di fatto a limitare la partecipazione a professionisti/cittadini dell'Amministrazione locale. Appare inoltre non condivisibile l'osservazione che in ampia scala organizzazioni umanitarie progettino gratuitamente in paesi sottosviluppati".
Il CNAPPC con una nota del 18 settembre indirizzata al Comune di Bagheria ed all'Ordine degli Architetti PPC di Palermo, dopo aver precisato che le finalità della procedura messa in atto dall'Amministrazione comunale di Bagheria sono quelle di contribuire con compenso di 1,00 Euro alla redazione di progetti utili alla partecipazione di un bando regionale, precisa che l'avviso appare in contrasto con il Codice dei Contratti e con i principi e le disposizioni comunitarie ed aggiunge che "In ogni caso spetta al professionista un compenso in misura adeguata all'importanza dell'opera e al decoro della professione".
Il CNAPPC sottolinea, anche come la stessa Amministrazione comunale "fa trasparire la possibilità che l'adesione all'invito possa costituire titolo preferenziale per la eventuale successiva direzione dei lavori" e precisa che l'avviso in argomento costituisce per il Comune di Bagheria un indebito arricchimento ai sensi degli articoli 2041 e 2042 del codice civile.
Per ultimo nella nota in argomento, dopo aver, ancora una volta precisato che le modalità di affidamento adottate dal Comune di Bagheria sono sprovviste di supporto normativo e comunitario, il CNAPPC diffida l'Amministrazione comunale a revocare la procedura avviata riservandosi, in difetto, ogni azione prevista dalla legge e resta in attesa di conoscere le valutazioni dell'Ordine degli Architetti PPC di Palermo.
La Consulta Regionale degli Ingegneri con una nota del 19 settembre indirizzata al Comune di Bagheria e ad altri destinatari, in relazione all'Avviso dell'Amministrazione comunale e pubblicato sul sito istituzionale del comune stesso in data 10/09/2013, con scadenza il 12/09/2013, ha ricordato, tra l'altro, che l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con la recente nota prot. n. 44496 del 10/5/2013, ha affermato che la normativa vigente in tema di affidamenti di servizi tecnici "non ha previsto la possibilità di prestazione professionale gratuita a favore di una S.A.", argomentando altresì che gli importi delle prestazioni "devono essere sempre determinati dalla S.A. al fine di stabilire la procedura di affidamento da seguire ex art.91 del Codice e in ottemperanza all'art.92 del Codice stesso"".
Anche la Consulta regionale degli Ingegneri conclude la propria nota precisando che "la previsione di agevolazioni e titoli preferenziali nei confronti di successivi bandi per l'affidamento di altre prestazioni può prefigurarsi come ulteriore illecito elemento di turbativa del regolare andamento della P.A.", chiedendo, quindi, la revoca dell'avviso e diffidando il Comune di Bagheria dal procedere all'affidamento dei servizi tecnici oggetto del bando e a revocare in autotutela eventuali provvedimenti già adottati in tal senso.
La Consulta ha, anche, invitato "i Sigg. Presidenti degli Ordini provinciali degli Ingegneri, che leggono per conoscenza, a rendere nota la presente diffida ai propri iscritti, significando che la partecipazione al suddetto bando costituisce illecito disciplinare".
L'Associazione regionale liberi professionisti Architetti e Ingegneri, sempre sullo stesso argomento, ha inviato in data 17 settembre al Comune di Bagheria e ad altri destinatari una nota in cui, dopo aver preso atto di quanto riportato nell'Avviso dell'Amministrazione comunale e dopo aver riscontrato palesi violazioni delle normative vigenti in materia e quindi sulla legittimità dell'avviso stesso, ne chiede l'immediato ritiro precisando che la procedura messa in atto dal Dirigente del Comune, forse inconsapevolmente, si scontra con il principio di legalità degli atti e delle procedure a cui è tenuta una Pubblica Amministrazione chiedendosi, anche, "A che servono Leggi, Regolamenti e Pareri dell'Autorità di Vigilanza se le stesse Amministrazioni Pubbliche non le rispettano?".
Per ultimo e per completezza di informazione segnaliamo che l'Ordine degli Ingegneri di Palermo con un comunicato del 17 settembre scorso ha risposto al comunicato stampa del Sindaco e dell'Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bagheria (leggi precedente notizia) in cui si appellavano alla disponibilità dei cittadini/professionisti a fare opera di beneficenza e ciò alla stessa stregua di quanto avviene in ampia scala da parte di organizzazioni umanitarie, ritenendo"che tale idea aggiunga un ulteriore profilo di illegittimità alla procedura ipotizzata in quanto tende di fatto a limitare la partecipazione a professionisti/cittadini dell'Amministrazione locale. Appare inoltre non condivisibile l'osservazione che in ampia scala organizzazioni umanitarie progettino gratuitamente in paesi sottosviluppati".
A cura di arch. Paolo
Oreto
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