Il Cleveland Museun of art restituisce all'Italia una scultura romana di druso minore
18/04/2017
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
e il Cleveland Museum of Art hanno raggiunto un accordo per
restituire all’Italia una statua in marmo dell’inizio del 1° secolo
a.C. raffigurante la testa di Druso Minore (13 a.C. - 23 d.
C.).
“Questa restituzione – ha dichiarato il Ministro dei beni e
delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – è il
frutto di un importante e proficuo accordo culturale e della piena
collaborazione dei vertici del Museo con le autorità italiane. Ora
attendiamo il ritorno dell’opera, che una volta in Italia verrà
restituita al più presto a Napoli e alla sua comunità, da dove fu
sottratta”.
“Abbiamo instaurato da molti anni un eccellente rapporto con
il Ministero – ha dichiarato il direttore del Cleveland Museum,
William Griswold – e non appena siamo venuti a conoscenza che le
circostanze relative alla provenienza della scultura erano
incoerenti con quanto ci risultava relativamente alla provenienza,
la decisione di prendere contatto direttamente con il Ministero è
stata facile, alla luce dell’esperienza di collaborazione con i
colleghi italiani maturata in questi anni. Abbiamo collaborato
proficuamente con il Ministero in primo luogo per chiarire le
circostanze relative alla rimozione della statua e, in secondo
luogo, per definire la decisione di restituire l’opera”.
Nel 2008, il Cleveland Museum of Art ha concluso un accordo di
cooperazione culturale che ha rappresentato la base di nuovi
rapporti tra il Museo e il Ministero. Tale accordo ha inoltre
fornito il quadro al cui interno è stato possibile, per il Museo,
prendere contatto con il Ministero e ottenere le informazioni
necessarie che hanno consentito al Museo di decidere di restituire
il Druso Minore.
La scultura, precedentemente venduta in un’asta pubblica a
Parigi nel 2004, era stata acquisita dal Museo nel 2012 dopo una
ampia ricerca per confermare la sua provenienza. Quando il Museo
aveva acquisito l’opera, si riteneva che la scultura provenisse
originariamente dal Nord Africa. Nel momento in cui, in tempi più
recenti, il Museo è venuto a conoscenza del fatto che la scultura
poteva essere stata asportata illecitamente da un sito nei pressi
di Napoli verso la fine della Seconda guerra mondiale, il Museo
aveva prontamente contattato il Ministero. Agendo in collaborazione
con i funzionari del Ministero e con l’assistenza del Comando dei
Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, alla luce delle
informazioni ottenute e all’esito di approfondite ricerche, il
Museo ha ritenuto opportuno restituire la scultura
all’Italia.
© Riproduzione riservata