Giuliano Campana (ANCE): più controlli e nessuna scorciatoia per chi costruisce abusivamente

04/09/2017

"Far rispettare le norme esistenti attraverso controlli seri e rigorosi e introdurre strumenti efficaci per demolire e ricostruire edifici fatiscenti e insicuri. Ma nessuno sconto per chi costruisce senza regole".

Questo il richiamo espresso dal Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Giuliano Campana, che, ricordando le drammatiche conseguenze derivanti dalla fragilità del territorio e dall'estrema precarietà del nostro patrimonio abitativo, ha richiamato la necessità di una stretta sinergia tra amministrazioni centrali e locali per contrastare la piaga sociale, economica e ambientale dell’abusivismo.

Dopo l'ennesima tragedia annunciata anche per colpa dell'abusivismo “non possiamo più rimanere inermi, non devono essere consentiti nessuna scorciatoia e nessun cedimento di fronte agli abusi”. E’ opportuno perciò che “il dibattito si concentri sui meccanismi per consentire anche in Italia quel reale processo di riqualificazione urbana che in molte città europee ha permesso a interi quartieri di rinascere e che qui da noi è ancora un tabù”.

La strada indicata è dunque quella di "favorire demolizione e ricostruzione dei fabbricati costruiti regolarmente che risultano pericolosi sotto il profilo sismico oltre che molto energivori". In particolare, sottolinea il Presidente dei costruttori, "è necessario ampliare il raggio d’azione degli incentivi previsti in tal senso dal sismabonus, consentendoli anche per le zone sismiche 2 e 3. Solo così può essere garantita un’efficace azione di prevenzione e un vero ricambio del patrimonio abitativo”.

Bene quindi, secondo Campana, che il Governo, e in particolare il ministro Delrio, stia lavorando a un pacchetto di soluzioni che mirano ad arginare il fenomeno dell’abusivismo. L’auspicio dell’Ance, che da sempre lotta per il rispetto delle regole e per promuovere politiche fiscali a sostegno della qualità e dell’efficienza, è che "qualunque misura in tal senso vada a  sostenere chi interviene per il bene della comunità e la tutela del territorio. Eventuali incentivi a chi ha costruito abusivamente rappresenterebbero la totale resa dello Stato e un affronto verso chi si è sempre attenuto alle regole. In gioco ci sono la credibilità e la rispettabilità di un Paese intero, a tutela delle quali occorre l’impegno di tutti".

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