12/03/2019
Autonomia: appello di 30 costituzionalisti
Sull’Autonomia appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ai presidenti di Camera e Senato da parte di 30 costituzionalisti, i quali sostengono di essere "fortemente preoccupati per le modalità di attuazione finora seguite nelle intese sul regionalismo differenziato e per il rischio di marginalizzazione del ruolo del Parlamento, luogo di tutela degli interessi nazionali”.
"Anche nell'approvazione dei primi Statuti del 1972 il
Parlamento svolse un ruolo incisivo- ricordano i costituzionalisti
-. La fisionomia delle regioni, infatti, riflette quella
dell'intero Paese e non riguarda solo i singoli governi regionali"
Per questo" l'approvazione parlamentare non può essere meramente
formale; la previsione della legge nell'articolo 116, comma 3 della
Costituzione è posta a garanzia che l'autonomia negoziata dalle
regioni richiedenti si inserisca armonicamente nell'ordinamento
complessivo della Repubblica. Il ruolo del Parlamento,
nell'articolo 116, è finalizzato a tutelare le istanze unitarie a
fronte di richieste autonomistiche avanzate dalle Regioni che
possono andare proprio in danno a tali istanze unitarie”.
Nel merito è entrato il professor Mario Bertolissi (membro della
delegazione trattante per l’autonomia differenziata della Regione
del Veneto), sottolineando come “In primo luogo, i testi elaborati
in bozza richiamano costantemente i principi fondamentali della
Costituzione, di cui è garante il Giudice delle leggi. In secondo
luogo, le differenze-discriminazioni tra Regioni esistono da sempre
e ad esse lo Stato non ha saputo, finora, porre rimedio. In terzo
luogo, le procedure istituzionali in atto si stanno svolgendo nel
rispetto puntuale dell’art. 116, 3° comma, della Costituzione”.