Si è tenuto l'11 gennaio un vertice tra Governo, Regioni ed Enti
locali sulle nuove misure di contrasto al Coronavirus che
l'esecutivo dovrebbe includere in un prossimo Dpcm . La riunione è
stata però aggiornata a giovedì mattina, dopo il passaggio in
Parlamento previsto per mercoledì.
L'incontro, convocato dal ministro per gli Affari regionali,
Francesco Boccia ed a cui ha preso parte anche il ministro della
Salute, Roberto Speranza, h consnetito una prima disamina delle
ipotesi normative che potrebbero essere condiserate nei prossimi
provvedimenti. Fra queste la previsione di un blocco degli
spostamento tra Regioni diverse, anche gialle (salvo quelli
espressamente prevsiti dalla legge), la proroga della chiusura per
bar e ristoranti alle 18 con divieto di asporto dopo le 18 per i
bar e raccomandazione a non ospitare in casa piu' di due persone,
anche nelle zone gialle.
Si è anche ragionato sulle misure più opportune da adottare durante
il weekend.
Molti i Presidenti di Regione presenti al vertice, da quello della
Lombardia Attilio Fontana - che per l'occasione si e' presentato
con la neo vice e assessore al Welfare, Letizia Moratti che ha
rivolto un saluto ai presenti - a quello del Veneto Luca Zaia,
quindi, Giovanni Toti della Liguria, Stefano Bonaccini dell'Emilia
Romagna, Eugenio Giani della Toscana, Marco Marsilio dell'Abruzzo,
Nino Spirli' reggente in Calabria e Vincenzo De Luca della
Campania. Quest'ultimo ha chiesto linee univoche - e dure - per
tutte le regioni. Infine, smentita da Speranza e Bonaccini, in
qualita' di presidente della Conferenza delle Regioni, l'ipotesi di
far scattare la zona rossa ogni 250 contagi per 100mila abitanti.
Secondo questi ultimi una misura del genere incentiverebbe i
territori ad effettuare meno tamponi.
Sul tavolo anche l'idea di far
ricorso agi indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona
arancione delle regioni a rischio alto, in ogni caso sarà mantenuto
il modello delle fasce e sarà confermato l'abbassamento della
soglia dell'Rt: con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona
rossa.
Dai presidenti sarebbe poi
arrivata al governo la richiesta di ristori certi per le attività
che rimarranno chiuse.
Tutte le attività che rimarranno
chiuse "saranno ristorate". E' quanto ha garantito, secondo quanto
riporttaodalle agenzie di stampa, il ministro degli Affari
Regionali Francesco Boccia alle Regioni, ribadendo anche la
validità del sistema a fasce - "ci ha salvato due volte da un nuovo
lockdown".
Nel corso dell'incontro si è
affronatto anche il tema della campagna vaccinale, Con
l'arrivo delle ulteriori dosi "potremo scrivere una pagina
importante nella storia di questa tragedia. Tutte le regioni stanno
accelerando e il governo è pronto a sostenere ulteriori sforzi" ha
detto ancora Boccia. "Un risultato impossibile senza il sacrificio
e l'abnegazione delle donne e degli uomini del sistema sanitario
nazionale, delle forze dell'ordine e delle forze armate - ha
aggiunto - Ringrazio tutti i presidenti di regione per il lavoro
svolto e per quanto continueranno a fare per mettere in sicurezza
il paese con la più grande campagna vaccinale della storia". La
campagna di vaccinazioni, ha concluso, "non è una competizione a
squadre ma una partita che l'Italia gioca insieme, con un unico
spirito nazionale e di squadra. Dal tunnel si esce tutti insieme".
Il divieto di ospitare a casa piu' di due parenti o amici "si
e' dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo
natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla" ha detto su Rai
Radio2 il ministro della Salute Roberto Speranza,
intervenuto nel programma di Tommaso Labate e Massimo Cervelli,
"Non e' un paese per giovani", al termine dell'odierna riunione tra
Governo e regioni. "Domani sarà il Parlamento ad esprimersi
ed entro giovedì-venerdi' avremo un testo definitivo. La situazione
epidemiologica non è da sottovalutare, l'epidemia e' ancora molto
forte e per questo servono ancora restrizioni e comportamenti
corretti", ha ribadito Speranza.
Senza le misure restrittive introdotte per le vacanze di Natale
"avremo altri numeri", avrebbe, tra l'altro, sottolineato, secondo
quanto riportato dalle agenzie di stampa, il ministro della Salute
Roberto Speranza nel corso delle riunione, invitando a guardare
cosa sta succedendo nel resto d'Europa, dove c'è "una situazione
complessa".
"Il vaccino è una speranza ma le misure sono ancora necessarie
ad evitare un aumento incontrollato dei contagi". "Nessuno - ha
aggiunto - sottovaluti la serietà della situazione". Per questo, ha
concluso,occorre "Conservare il modello per fasce".
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