21/01/2022
PNRR e investimenti al Sud, Marone (Federcostruzioni): «Bene le risorse ma serve una Cabina di Coordinamento»
Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR) e al Piano Nazionale Complementare
(PNC), il Mezzogiorno potrà beneficiare di quasi
34 miliardi di euro: risorse fondamentali per
ridurre il divario infrastrutturale che da sempre divide l'Italia
in due. Alta velocità, potenziamento delle tratte
ferroviarie, sviluppo della mobilità e rigenerazione urbana
sostenibili: in pochi anni, con gli interventi legati al PNRR, il
Paese potrebbe veder trasformate in realtà le opere attese da un
ventennio.
Per la presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, si tratta di
«un'opportunità unica e irripetibile» ma al contempo è una grande
sfida «perché il tempo a disposizione non è tanto», per questo
bisognerebbe istituire una «Cabina di coordinamento per il
Mezzogiorno» che monitori lo stato di avanzamento dei
progetti.
Gli investimenti al Sud per colmare il divario infrastrutturale del
Paese
Dei 61,4 miliardi delle risorse del Pnrr e del Pnc assegnati
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims),
sono ben 33,8 i miliardi di euro destinati agli
investimenti nel Mezzogiorno.
Se poi si considerano le sole risorse aggiuntive rispetto a quelle
previste a legislazione vigente, la quota per il Sud di competenza
del Mims sale al 63%, segno della chiara volontà del Ministero di
accelerare il recupero del divario territoriale in termini di
infrastrutture e mobilità che ancora penalizza il meridione.
«Sono risorse importantissime che possono finalmente
colmare il gap tra Nord e Sud del Paese - ha
commentato la presidente Marone - tuttavia è fondamentale che le
Regioni e gli enti siano attrezzati per la progettazione di tali
opere, perché il rischio è quello di perdere i fondi. Il personale
della Pubblica amministrazione scarseggia, in questi anni non c'è
stato un adeguato ricambio generazionale e molte istituzioni si
sono ritrovate senza professionalità. Dall’altra parte occorre un
attento monitoraggio sulla progettualità e sulla fattibilità degli
interventi programmati affinché si usino davvero i fondi messi a
disposizione».
Marone (Federcostruzioni): per il PNRR occorre una Cabina di
Coordinamento del Mezzogiorno
Per la Presidente della federazione di Confindustria che
riunisce le categorie produttive più importanti del mercato edile e
infrastrutturale, bisognerebbe istituire una "Cabina di
Coordinamento del Mezzogiorno" che coinvolga esponenti del mondo
professionale, istituzionale, universitario e imprenditoriale.
«La Regione Molise ha già fatto qualcosa di simile - ha
aggiunto - ma si potrebbe pensare a qualcosa di più allargato,
perché molti progetti sono interregionali: occorre un organismo che
controlli lo sviluppo delle progettualità e l’evolversi dei lavori
delle varie opere perché i tempi sono molto
contingentati».
In ambito infrastrutturale, infatti, alcuni investimenti riguardano
l’alta velocità ferroviaria per passeggeri e merci per le linee
Salerno-Reggio Calabria, Napoli-Bari e Palermo-Catania, ma anche il
potenziamento e la velocizzazione delle tratte ferroviarie che
consentono le connessioni “diagonali”, come la Roma-Pescara e la
Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.
Allo stesso tempo, per l'Ing. Marone occorre consentire alle
imprese di aggregarsi e lavorare assieme.
«Il mondo imprenditoriale è pronto ma il nostro, rispetto alle
altre Nazioni europee, è un sistema fatto di piccole e medie
imprese, per cui è importante che si permetta a tali realtà di
aggregarsi, di lavorare in associazione, occorre quindi che i tagli
medi degli appalti siano conformi alle dimensioni aziendali che
caratterizzano il nostro tessuto produttivo» ha
evidenziato.