Operazione verità Superbonus 110%: frodi vs benefici
Quando si parla di superbonus 110% con dei "non addetti ai lavori" non è raro sentire associare questa affermazione con le parole frodi fiscali. Su queste pagine abbiamo più volte dimostrato che le detrazioni fiscali del 110% hanno avuto un impatto molto marginale nel totale delle frodi vere o presunte individuate dall'Agenzia delle Entrate che ha fornito un quadro riepilogativo molto chiaro.
Superbonus 110%: costi e benefici
Ma quando si parla di superbonus la tendenza è quella di farsi guidare da posizioni di parte che si fondano sul background di chi analizza queste detrazioni fiscali. È così che si possono avere posizioni notevolmente differenti di chi difende a spada tratta queste detrazioni e chi, invece, ritiene siano state un "malanno" per l'economia che pagheremo negli anni che seguiranno.
Certamente non è tutto oro quel che luccica ma non si deve "buttare il bambino con l'acqua sporca". L'errore più grande commesso dal legislatore con il Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) è aver previsto un sistema di detrazioni e un meccanismo di cessione del credito applicabile a tutti i più importanti bonus edilizi, tra i quali bonus facciate ed ecobonus ordinari. Due detrazioni senza meccanismi di controllo che sono state le principali artefici delle frodi (l'80% del totale sono proprio su questi due bonus).
Superbonus 110%: operazione verità
Sul superbonus 110%, dunque, occorre un'analisi scevra da posizioni di parte e che possa guarda ai dati leggendoli senza pregiudizi. "Un’operazione verità sul Superbonus: basta campagna contro e per di più senza prove perché, a fronte di pochi che hanno tentato di frodare, la stragrande maggioranza delle imprese lavora onestamente", lo ha ribadito ieri a Livorno durante un tavolo tecnico con le categorie economiche Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.
“Per mia cultura - afferma la deputata di Forza Italia - non sono a favore dei bonus fine a sé stessi ma, oltre 2 anni fa, la politica ha scelto di proporre uno strumento rivelatosi fondamentale come il superbonus 110% che prevede la totale cessione del credito con l’obiettivo di rimettere in moto l’economia tramite il settore trainante, l’edilizia”.
“Adesso - ribadisce Mazzetti - dobbiamo lasciare il quadro normativo e le scadenze stabili, per dare agli operatori la serenità che serve. Sto portando avanti una serie incontri sul territorio per dimostrare che la filiera edile si è mobilitata e ha investito risorse economiche e finanziarie sul Superbonus: deve essere tutelata, perché gli obiettivi del bonus sono quelli del governo, come l’efficienza energetica degli immobili, missione anche del Pnrr”.
“A margine delle nuove modifiche sulla cessione credito, le ultime e finalmente nella direzione giusta, ho chiesto subito - aggiunge Mazzetti - un incontro governo-banche-parti economiche per dare seguito a quanto votato dalla politica”.
Mazzetti è tornata anche sul punto della manodopera “che manca sempre, anche perché i giovani non sono sensibilizzati sulle opportunità nell’edilizia, anche per colpa del reddito di cittadinanza. Dopo le riforme e i bandi del Pnrr dovremo materialmente fare i lavori: servono le imprese, i tecnici ma anche la manodopera specializzata”. Altro tema affrontato è la qualificazione delle imprese che “serve per evitare che vincano i bandi aziende nate dal nulla, ma deve essere strutturata mettendo insieme aziende medio-piccole e grandi. La mia proposta in tal senso è un percorso partecipato”.
“La strada intrapresa nell’ultimo intervento è quella giusta - conclude Mazzetti - ma dobbiamo continuare a vigilare e a far sentire la nostra voce: dopo tante pretenziose notizie dobbiamo far emergere la verità”.
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