Superbonus 110% e cessione dei bonus edilizi: tutto rimandato
Dal 6 settembre si è passati al 7 e, dopo una giornata convulsa e ricca di colpi di scena, il voto sul disegno di legge di conversione del D.L. n. 115/2022 (Decreto Aiuti-bis) è stato spostato al 13 settembre 2022.
Tutto rimandato: perché?
Le motivazioni sono ormai chiare e l'impasse del Senato sembra fondarsi sulle coperture economiche che in realtà, in alcuni casi, non dovrebbero preoccupare. Mentre la proroga per l'utilizzo del superbonus 110% sulle unifamiliari necessiterebbe (chiaramente) di adeguate coperture, le modifiche proposte per stemperare gli effetti della supercircolare del Fisco sulla responsabilità solidale non avrebbero alcun costo per le casse dello Stato.
Il commento
"Riteniamo imprescindibile risolvere il problema del blocco dei crediti d'imposta del Superbonus e degli altri bonus edilizi all'interno dell'esame al Senato del Dl Aiuti bis - afferma il deputato del M5S Luca Sut - Per questo, siamo l’unica forza politica a insistere sul punto, abbiamo ritenuto inaccettabile e respinto la richiesta del Governo di ritirare tutti gli emendamenti e andare direttamente in aula per approvare il testo originario del decreto".
"Di conseguenza - continua Sut - abbiamo chiesto un voto sugli emendamenti, non escludendo la possibilità per il Governo di trovare un'ulteriore sintesi. Dai problemi però non si scappa, su questo saremo intransigenti, perché lo sciagurato blocco della circolazione dei crediti, innescato dalle schizofreniche norme approvate dal Governo nel tempo, sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di decine di migliaia di imprese. Nelle riformulazioni degli emendamenti avevamo insistito sull'esclusione della responsabilità solidale dei cessionari, in ogni caso per quanto riguarda il Superbonus, e limitatamente ai crediti generati dopo il Dl Antifrode per gli altri bonus edilizi. Se il Governo ha una proposta tecnicamente migliore la faccia, una volta per tutte, ma il problema va risolto adesso, all'interno del Dl Aiuti bis, non rimesso a un altro Governo che non si sa nemmeno quando potrà definitivamente insediarsi".
"Sul Superbonus - rileva il Senatore del M5S Agostino Santillo - come MoVimento 5 Stelle non accettiamo di ritirare gli emendamenti che riteniamo prioritari al decreto Aiuti Bis. I partiti questo ci chiedevano: di ritirare gli emendamenti per fare presto e tornare sui territori a fare la campagna elettorale. Ma il DL Aiuti bis ha ancora tempo a disposizione per essere convertito in legge, e per questo motivo l'aula del Senato è stata rinviata a martedì prossimo "per trovare una sintesi". Ma intanto tutta la filiera dell'edilizia aspetta delle risposte che il governo e le altre forze politiche non si decidono a dare".
"Gli altri partiti - continua Santillo - dicano chiaramente cosa vogliono fare con il Superbonus e non prendano in giro imprese, lavoratori e proprietari di case. Paralizzare chi ha creduto nello Stato è qualcosa di inaccettabile. Per questo i nostri emendamenti che consentirebbero lo sblocco dei crediti fiscali e salverebbero Superbonus e imprese non possono essere ritirati. Per noi il Superbonus è stato e rimarrà sempre una priorità assoluta".
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