Bonus edilizi e cessione del credito: bloccate frodi per 8,4 miliardi di euro

09/03/2023

Quando si parla di frodi fiscali nell'ambito dei bonus edilizi, la tentazione è sempre quella di utilizzare alcuni dati in maniera sbagliata. I numeri, però, sono numeri e andrebbero letti in modo asettico non per portare avanti personalismi e considerazioni di parte, ma solo per aiutare a rendere sempre più accurate le analisi e, quindi, le scelte.

Bonus edilizi: le frodi fiscali

Recentemente, in audizione alla Camera nell'ambito dell'esame del disegno di conversione del Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni), l'Agenzia delle Entrate ha fatto il punto della situazione relativa al superbonus e al meccanismo di cessione dei crediti edilizi.

Relativamente all'argomento "frodi" ha parlato di 9 miliardi interessati dai controlli di cui:

  • 3,7 miliardi di crediti oggetto di sequestri preventivi riferiti a casistiche precedenti il Decreto Legge n. 157/2021 (Decreto Antifrode);
  • 2,1 miliardi di crediti sospesi e scartati direttamente dalla cessione crediti dell'Agenzia delle Entrate;
  • 3,2 miliardi di crediti individuati come fittizi e oggetto di indagini.

Hai poi suddiviso queste frodi tra i vari bonus che utilizzano il meccanismo di cessione:

Tipologia bonus
% crediti irregolari
Totale euro irregolari
Bonus facciate
58%
5.220.000.000,00
Ecobonus ordinario
23%
2.070.000.000,00
Sismabonus ordinario
8%
720.000.000,00
Superbonus
5%
450.000.000,00
Bonus locazioni
5%
450.000.000,00
Ristrutturazione
1%
90.000.000,00

Da cui è stato possibile desumere che sull'ammontare di detrazioni sviluppate dal Superbonus (circa 70 miliardi) la percentuale di frodi è stata dello 0,64% circa. Ovvero un numero estremamente basso.

Bloccate inoltre frodi per 9,5 miliardi

In un comunicato stampa di oggi l'Agenzia delle Entrate ha pure ammesso che nell’ambito delle attività antifrode nel 2022 sono stati bloccati crediti fittizi per 9,5 miliardi di cui 6,3 miliardi generati da bonus edilizi e 2,1 miliardi intercettati all’atto della cessione. A questi dati si sommano 912 milioni di indebite compensazioni e 207 milioni di rimborsi Iva non spettanti.

Crediti, dunque, recuperati dallo Stato e sui quali non si può più parlare di denaro sperperato anche perché nelle detrazioni lo Stato non ha uscite ma minori entrate, quindi se il credito viene bloccato allora non può essere utilizzato in compensazione.

Di seguito le parole dell'Agenzia delle Entrate affidate ad un comunicato stampa di stamattina

Recupero dell’evasione record nel 2022

Ammonta a 20,2 miliardi di euro la somma riportata nelle casse dello Stato per effetto della complessiva attività dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione: è il dato più alto di sempre. Oltre alle maggiori entrate derivanti dai controlli, lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha anche assicurato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio e alle attività anti-frode, che hanno consentito di bloccare 9,5 miliardi di euro tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti. Di questi, la parte preponderante riguarda i crediti fittizi generati da bonus edilizi, individuati in sinergia con la Guardia di Finanza. Sempre nel 2022 è cresciuto inoltre il gettito spontaneo: i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate versati dai contribuenti sono stati pari a quasi 510 miliardi (+11% rispetto al 2021), mentre i rimborsi erogati nel 2022 a famiglie e imprese hanno sfiorato i 20 miliardi. Sono alcuni dei dati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate- Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, sui risultati raggiunti nel 2022 e le prospettive future delle due Agenzie. All’evento hanno preso parte il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Vice Ministro, Maurizio Leo.

Crescono gli incassi da controllo

Dei 20,2 miliardi complessivamente riportati nelle casse dello Stato lo scorso anno, 19 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo, così suddivisi: 10,9 miliardi da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo, 3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi da cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Gli incassi da misure straordinarie (pace fiscale e “rottamazioni”), invece, ammontano a 1,2 miliardi. La complessiva attività di Agenzia delle Entrate- Riscossione, svolta anche per altri enti, ha consentito di recuperare 10,8 miliardi: 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi tramite la rottamazione-ter e il saldo e stralcio.

Lettere per la compliance e Pnrr

Sempre con riferimento al recupero conseguito da Agenzia delle Entrate i 3,2 miliardi di incassi da compliance (ovvero quelli riferiti ad anomalie riscontrate nelle dichiarazioni) sono stati del 52% più alti del 2019, quando le somme relative agli “alert” del Fisco si fermarono a quota 2,1 miliardi. Da gennaio a dicembre 2022 sono state più di 2,5 milioni le comunicazioni inviate, superando in maniera significativa gli obiettivi stabiliti dal Pnrr, sia con riguardo al numero di comunicazioni inviate che agli incassi, pari al 20% in più dell’obiettivo prefissato.

I rimborsi e i contributi a famiglie e imprese

L’anno appena trascorso ha visto anche un impegno straordinario per erogare a famiglie e operatori economici i rimborsi fiscali spettanti. Lo scorso anno sono stati riconosciuti 3,4 milioni di rimborsi per quasi 20 miliardi di euro, di cui 17 miliardi erogati a favore di imprese. Se si sommano i rimborsi fiscali del triennio 2020-2022 (58,8 mld) alle somme “accreditate” come contributi a fondo perduto nello stesso periodo (25,3 miliardi) la liquidità immessa dalle Entrate a sostegno dell’economia nel periodo Covid supera gli 84 miliardi di euro. Grazie alle recenti semplificazioni messe a punto dall’Agenzia, inoltre, i tempi di pagamento dei rimborsi delle imposte dirette si sono ridotti di circa 30 giorni.

I servizi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione

Attualmente la quasi totalità dei servizi offerti allo sportello sono fruibili direttamente su internet. Dalla scorsa estate è possibile chiedere e ottenere direttamente online la rateizzazione delle cartelle di pagamento fino a 120mila euro. Nel 2022, oltre alla possibilità di prenotare un appuntamento allo sportello attraverso il sito internet o tramite il contact center, è stato esteso ulteriormente il servizio di assistenza in videochiamata, grazie al quale i contribuenti possono collegarsi da pc, smartphone e tablet per dialogare in video con un addetto e ricevere informazioni specifiche su cartelle, rateizzazioni, sospensioni, rimborsi ed effettuare operazioni.

I servizi dell’Agenzia delle Entrate

Per ridurre ulteriormente la necessità di recarsi fisicamente allo sportello, anche nel 2022 l’Agenzia ha puntato sul potenziamento dei servizi “a distanza”. È stato introdotto il servizio di assistenza in videochiamata, che consente da remoto di registrare un contratto, ottenere assistenza su dichiarazioni e rimborsi, richiedere il duplicato della tessera sanitaria. È stata estesa anche la possibilità di usufruire della “pre-chiamata”, grazie alla quale qualche giorno prima dell’appuntamento in ufficio l’utente viene contattato per vedere se è possibile fornire il servizio richiesto direttamente al telefono. Grazie all’evoluzione del servizio di web ticket, inoltre, è ora possibile “staccare”, online o tramite l’app dell’Agenzia, un biglietto elimina-code da utilizzare in ufficio. I numeri confermano la crescente diffusione dei servizi online: la registrazione dei contratti d’affitto e l’invio delle dichiarazioni di successione avviene ormai telematicamente in oltre il 90% dei casi, con punte del 98% per la consultazione delle banche dati catastali e delle ispezioni ipotecarie.

Le dichiarazioni precompilate

Nel 2022 sono stati predisposti oltre 23 milioni di 730 precompilati. Di questi, più di 4 milioni sono stati inviati in completa autonomia dai cittadini.

Inoltre quasi uno su 4 (il 23,6%) è stato inviato senza modifiche. Lo scorso anno sono anche state realizzate le attività propedeutiche all’elaborazione della dichiarazione Iva precompilata, che dallo scorso 10 febbraio è stata messa a disposizione di circa 2,4 milioni di Partite Iva.

La consulenza e le misure per l’attrattività degli investimenti

Il 2022 ha visto l’Agenzia delle Entrate rispondere a quasi 16mila interpelli a livello regionale e oltre 2mila a livello centrale. Sono state inoltre elaborate 36 circolari e 81 risoluzioni. Il Fisco ha inoltre fornito assistenza e consulenza specializzata alle imprese: tramite lo strumento dell’interpello sui nuovi investimenti, nel 2022 è stata fornita risposta a 19 istanze, che si prevede porteranno circa 2.500 posti di lavoro e investimenti pluriennali per oltre 10 miliardi di euro. Lo scorso anno inoltre sono state ammesse al regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance) 15 società, portando così il numero complessivo a 92.

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