Superbonus e Bonus facciate: dopo la riclassificazione, ora scelte politiche consapevoli
“Accogliamo con estremo favore l’atteso chiarimento da parte di Istat, dopo quello di Eurostat, sui crediti derivanti dai bonus edilizi che, come ben spiegato, sono già contabilizzati nel bilancio dello Stato”. Queste le parole di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII commissione ambiente, che ha seguito da vicino il tema legato al superbonus e ai crediti incagliati, dimostrando un reale interesse verso i problemi del comparto.
Le dichiarazioni di Erica Mazzetti (Forza Italia)
“Abbiamo sempre sostenuto che questi crediti fossero pagabili - continua la deputata di Forza Italia - abbiamo aspettato la conferma definitiva da parte dei due enti di statistica, prima quello europeo poi quello italiano, entrambi enti autorevoli e incontestabili, che non fanno diritto ma danno indicazioni che la politica dovrebbe ascoltare e possibilmente seguire”.
Ricordiamo dopo l'aggiornamento del Manual on Government Deficit and Debt (MGDD) e a seguito della'audizione al Senato del dott. Luca Ascoli (direttore delle statistiche di finanza pubblica di Eurostat), ISTAT ha operato una riclassificazione del superbonus e del bonus facciate che a partire dall'anno 2020 diventano crediti pagabili.
"Alla luce del nuovo quadro interpretativo e a seguito dell’esito degli approfondimenti metodologici condotti congiuntamente da Istat e Eurostat - scrive ISTAT nell'ultimo report sull'indebitamento - è quindi mutato il trattamento contabile del “Superbonus 110%” e del cosiddetto “Bonus facciate” a partire dall’anno di stima 2020. Entrambi i crediti di imposta sono ora classificati come crediti di imposta di tipo “pagabili”, e registrati nel conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche come spese per l’intero ammontare, coerentemente con il momento di registrazione previsto dal MGDD 2022, ossia nel momento di sostenimento della spesa di investimento agevolata".
Gli effetti della riclassificazione
“La politica adesso è chiamata a fare le scelte - sottolinea Mazzetti - e la scelta più giusta è intervenire per sbloccare i crediti incagliati, in modo urgente e risolutivo. Contestualmente, dobbiamo studiare incentivi strutturali e ragionati per concretizzare gli obiettivi energetici e di contrasto al rischio sismico, con percentuali inferiori e soprattutto progressive per agevolare i meno abbienti”.
“Come Forza Italia - ricorda Mazzetti prima firmataria - abbiamo presentato una mozione contenente un pacchetto di azioni e proposte per far ripartire il mercato del credito, ridando fiducia a un settore oggi fortemente preoccupato. Un parere tecnico così affidabile come quello di Istat - ribadisce - deve essere il fondamento di una scelta politica chiara, nell’interesse di tutto il Paese: sbloccare subito i crediti e pagare famiglie e imprese del settore edile che, dati alla mano, ha trascinato la nostra crescita. Anche questo è incontrovertibile, sempre secondo Istat”.
“Per questo - conclude la parlamentare azzurra - sono certa che a breve il tavolo tecnico convocato da governo e ministri competenti insieme alle categorie economiche e agli ordini professionali si riunisca a breve per risolvere la questione”.
© Riproduzione riservata