Catasto fabbricati: aggiornato il software DoCFA
L'Agenzia delle Entrate ha rilasciato la versione 4.00.5 del software DoCFA - Documenti catasto fabbricati, scaricabile gratuitamente per compilare il modello di dichiarazione della proprietà immobiliare urbana per l'accertamento:
- delle unità immobiliari urbane di nuova costruzione (accatastamento);
- delle variazioni dello stato, consistenza e destinazione delle unità immobiliari urbane censite;
- delle unità afferenti edificate su area urbana, in sopraelevazione o su aree di corte;
- dei beni immobili non produttivi di reddito urbano, ivi compresi i beni comuni, e relative variazioni.
Si ricorda che sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i seguenti immobili:
- manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati;
- serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale;
- vasche per l'acquacoltura o di accumulo per l'irrigazione dei terreni;
- manufatti isolati privi di copertura;
- tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri, purché di volumetria inferiore a 150 metri cubi;
- manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
- fabbricati in corso di costruzione-definizione;
- fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti);
- beni costituenti infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.
Novità della nuova versione
Di seguito si riportano le novità previste per la redazione degli atti di aggiornamento con la nuova versione Docfa 4.00.5:
- introduzione di una nuova tipologia di documento per le dichiarazioni di variazione, denominata “Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 579, L. n. 205/2017”, da selezionare per le dichiarazioni di revisione del classamento (con attribuzione della categoria catastale E/1) delle unità immobiliari già censite, in possesso dei requisiti di cui al comma 578 della legge n. 205 del 2017;
- aggiornamento delle tabelle di
correlazione fra le Categorie catastali dei gruppi D ed E e le
specifiche destinazione d'uso delle unità immobiliari, mediante
l’introduzione di tre nuove destinazioni d’uso
compatibili con la categoria catastale E/1 – Stazioni per servizi
di trasporto terrestri, marittimi e aerei, relative alle tipologie
di immobili di cui al comma 578 della legge n. 205 del 2017:
- 1811 - Banchine e aree scoperte dei porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale adibite alle operazioni e ai servizi portuali e passeggeri
- 1812 - Depositi dei porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale strettamente funzionali alle operazioni e ai servizi portuali
- 1813 - Depositi doganali dei porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale
- introduzione di alcuni controlli bloccanti e messaggi informativi che, in caso di inserimento nel software di dati non compatibili con le disposizioni legislative e di prassi, guidano l’utente verso la corretta compilazione delle dichiarazioni catastali relative agli immobili di cui al comma 578 della legge n. 205 del 2017.
Presentazione telematica degli atti
Dal 1° giugno 2015 è obbligatorio l’uso delle procedure telematiche per la trasmissione degli atti tecnici di aggiornamento catastale Docfa e Pregeo.
I professionisti devono presentare il documento per via telematica tramite la piattaforma Sister, che prevede l’abilitazione al servizio presentazione documenti.
In caso di irregolare funzionamento del servizio telematico e comunque per soggetti non obbligati alla trasmissione telematica, i documenti su supporto informatico sono presentati presso l’Ufficio Provinciale competente per territorio. A tal fine, in taluni Uffici è possibile prenotare on line un appuntamento.
Casi di esclusione
Categorie professionali
La modalità telematica è obbligatoria per i professionisti tecnici
iscritti agli Ordini e Collegi Professionali, che operano su
incarico delle imprese e dei cittadini. L’utilizzo del supporto
informatico da presentare presso l’Ufficio è al momento previsto
per le seguenti categorie:
- dipendenti pubblici che predispongono gli atti tecnici per conto degli enti da cui dipendono
- dipendenti di cui al punto 1, che predispongono atti tecnici di aggiornamento catastale di immobili di proprietà privata, muniti di uno specifico nulla osta da parte delle amministrazioni da cui dipendono
- professionisti iscritti in qualificati albi, tenuti in base alla disciplina nazionale di ciascuno Stato aderente all’Unione Europea (UE), cui è riconosciuta in Italia la possibilità di esercitare la libera prestazione di servizi con carattere di temporaneità in base al regime normativo comunitario (Direttiva 2005/36/CE)
- professionisti provenienti da Stati con cui l’Italia ha accordi bilaterali in cui sono regolamentate le professioni connesse all’ingegneria e all’architettura.
Irregolare funzionamento
L’irregolarità di funzionamento del servizio telematico può riferirsi a malfunzionamento del sistema di trasmissione telematica.
Il professionista, dopo avere accertato l’irregolare funzionamento del sistema di trasmissione telematica, anche attraverso l’apposito servizio di assistenza online, verifica la possibilità di reiterare l’invio telematico, compatibilmente con le scadenze connesse all’adempimento. Se il malfunzionamento del servizio telematico Sister e/o della rete di connessione dovesse persistere con tempi non compatibili con le scadenze dell’adempimento, il professionista può presentare l’atto di aggiornamento presso l’Ufficio Provinciale competente per territorio, allegando un’autodichiarazione del malfunzionamento riscontrato. L’Ufficio, fatti salvi i poteri di verifica, provvederà ad accettare l’atto di aggiornamento presentato.
Gli atti di aggiornamento presentati presso l’Ufficio devono comunque essere sottoscritti con firma digitale.
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