31/05/2023

Cessione dei crediti edilizi: chi ha riaperto i canali di acquisto?

Mentre si ricomincia a parlare di una nuova proroga dei termini previsti per l'utilizzo del Superbonus nella sua versione con aliquota al 110%, sembrerebbe che qualche novità arrivi in merito alla tanto attesa piattaforma per l'acquisto dei crediti.

A confermarlo è sottosegretaria al Mef, Sandra Savino, rispondendo ad una interrogazione del M5S in Commissione Finanze che, in merito alla piena operatività della nuova piattaforma per l'acquisto dei crediti da Superbonus ha confermato che "è prevista entro il mese di settembre, in linea con le tempistiche previste e le autorizzazioni necessarie allo scopo". La piattaforma sarà realizzata da EnelX, di concerto con alcuni istituti bancari, senza però alcuna iniziativa da parte dell'amministrazione pubblica".

Chi ha riaperto i canali di cessione?

Per quanto concerne i soggetti che dopo il Decreto Cessioni hanno riaperto all'acquisto dei bonus edilizi, la sottosegretaria Savino ha confermato che "solo EnelX, Intesa Sanpaolo e Sparkasse già riacquistano, mentre Credit Agricole, Unicredit e Poste stanno ultimando le procedure per dare avvio al procedimento. Tra le banche che hanno dichiarato la loro disponibilità a riattivare la cessione del credito vi è anche Banco Bpm".

Il commento di Emiliano Fenu

"Se la si vuole leggere per quella che è, diciamo che quella incredibilmente andata in scena oggi in Commissione finanze alla Camera è la cristallina dimostrazione dell'inerzia e dell'incapacità del Governo sul tema dello sblocco dei crediti d'imposta legati a Superbonus e bonus edilizi".

Questo il commento di Emiliano Fenu, capogruppo del M5S in Commissione finanze della Camera, dopo la risposta all'interrogazione da parte del Ministero dell'economia.

Secondo Fenu il MEF avrebbe ammesso almeno 4 punti definiti "avvilenti":

  • non c'è ancora traccia del promesso operatore bancario privato che sarebbe dovuto scendere in campo per acquistare crediti;
  • ci sono 30 miliardi di euro di crediti bloccati a dimostrazione del totale fallimento del Decreto legge che era addirittura stato ribattezzato "Dl cessione crediti fiscali";
  • nella risposta, il Mef ha detto che ci sono solo tre banche che hanno ripreso gli acquisti di crediti e altre tre sarebbero pronte a farlo;
  • l'immobilismo e il lasciar morire un settore che si era faticosamente rialzato e che ora rischia di perdere decina di migliaia di imprese e posti di lavoro.

Come rilevato da Fenu, le tempistiche per l'attivazione della nuova piattaforma non sarebbero compatibili con le necessità delle famiglie e delle imprese. "Nella risposta - rileva il deputato stellato - il Mef ha detto che ci sono solo tre banche che hanno ripreso gli acquisti di crediti e altre tre sarebbero pronte a farlo. Informiamo il Mef e il Governo intero che attualmente risultano associate all'Abi, l'Associazione bancaria italiana, più di 600 banche. Questo significa che solo l'1% sta riattivando acquisti e cessioni, altro che le mirabolanti promesse dell'Esecutivo".

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