Entrate tributarie e contributive: il rapporto della RGS
Come confermato nell'ultimo rapporto di marzo della Ragioneria Generale dello Stato, il primo trimestre 2023 si più con un segno positivo per quel che riguarda le entrate tributarie e contributive che, rispetto al 2022, registrano una crescita di 4.773 milioni di euro (+2,7%).
La variazione positiva è la risultate della crescita delle entrate tributarie (+1.175 milioni di euro, +1%) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+3.598 milioni di euro, +5,7%).
Di seguito l’analisi dell’andamento delle entrate tributarie e delle entrate contributive.
Le entrate tributarie.
Le entrate tributarie - dall’anno 2023 sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di classificazione tra entrate tributarie e entrate extratributarie. In particolare il capitolo relativo al gioco del lotto che fino al 2022 era stato classificato tra le entrate tributarie nel 2023 viene ricondotto alle entrate extratributarie. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto che, sino al 2022 venivano classificate tra le extratributarie, dal 2023 sono ricondotte alle entrate tributarie. I dati presentati in questo Rapporto sono stati resi omogenei nei confronti tra il 2022 e il 2023 - nel periodo gennaio-marzo aumentano di 1.175 milioni di euro (+1,0%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 1.441 milioni di euro (+1,3%). In flessione il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo (-658 milioni di euro, -20,0%). La crescita risulta significativa anche per le entrate degli enti territoriali (+827 milioni di euro, +12,4%). Le poste correttive - che riducono le entrate del bilancio dello Stato - sono in aumento di 435 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (7,0%).
Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (competenza giuridica)
Nel primo trimestre del 2023 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 113.169 milioni di euro (+1.441 milioni di euro, +1,3%).
Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 62.961 milioni di euro (-330 milioni di euro, -0,5%); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 50.208 milioni di euro (+1.771 milioni di euro, +3,7%).
Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 56.167 milioni di euro (+2.641 milioni di euro, +4,9%) principalmente per effetto dell’aumento del gettito delle ritenute IRPEF (+2.444 milioni di euro, +4,7%). L’IRES è stata pari a 1.592 milioni di euro (+531 milioni di euro, +50,0%). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+289 milioni di euro, +42,5%) e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e sui rendimenti dei fondi di previdenza (+589 milioni di euro). In flessione il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (-388 milioni di euro, -20,9%) e dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze per il risultato registrato a febbraio sul risparmio gestito causato dai pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà del 2022 (-2.015 milioni di euro, -96,4%). In diminuzione anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione per la forte contrazione dei rendimenti registrata nel 2022 (-1.920 milioni di euro, -93,8%).
Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 34.662 milioni di euro (+1.940 milioni di euro, +5,9%): 29.601 milioni di euro (+1.809 milioni di euro, +6,5%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 5.061 milioni di euro (+131 milioni di euro, +2,7%) dal prelievo sulle importazioni. In crescita risulta il gettito dell’imposta di bollo (+145 milioni di euro, +15,3%). In flessione il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (-115 milioni di euro, -2,4%) per gli effetti di riduzione delle aliquote disposta con il DL176/2022 che si sono riflessi anche sulle entrate del mese di gennaio 2023. Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 1.857 milioni di euro registrando un aumento pari a 192 milioni di euro (+11,5%).
Incassi da attività di accertamento e controllo
Nel periodo gennaio-marzo 2023 il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 2.626 milioni di euro e registra una variazione negativa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-658 milioni di euro, -20,0%). In flessione risulta la componente relativa alle imposte dirette (-847 milioni di euro, -41,0%) per il versamento straordinario effettuato nel mese di marzo dello scorso anno da un grande contribuente. In crescita la componente relativa alle imposte indirette (+189 milioni di euro, +15,5%).
Le entrate tributarie degli enti territoriali
Le entrate tributarie degli enti territoriali nei primi tre mesi del 2023 ammontano a 7.491 milioni di euro e registrano una crescita rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+827 milioni di euro, +12,4%). In aumento le entrate Irap (+610 milioni di euro, +18,0%) legate all’incremento dei versamenti per l’Irap pubblica (+435 milioni di euro, +15,1%) interessata dai rinnovi contrattuali definiti nel 2022.
Le poste correttive
Le poste correttive nel periodo gennaio-marzo 2023 sono risultate pari a 6.625 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (+435 milioni di euro, +7,0%). Stabili le compensazioni relative alle imposte dirette (+2 milioni di euro, +0,1%). In aumento le compensazioni relative alle imposte indirette (+438 milioni di euro, +11,7%). In flessione quelle riferite agli enti territoriali (-5 milioni di euro, -6,8%).
Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (incassi)
Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nel periodo ammontano a 114.051 milioni di euro, in crescita di 5.243 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (+4,8%). Diminuiscono gli incassi delle imposte dirette (-463 milioni di euro, -0,8%). Aumentano quelli delle imposte indirette (+5.706 milioni di euro, +12,0%). Tra questi ultimi la crescita del gettito dell’IVA (+5.195 milioni di euro, pari a +15,7%) è trainata dall’aumento dei versamenti in conto residui, riferiti alla componente degli scambi interni, registrati nel mese di gennaio 2023, pari a 3.658 milioni di euro, a fronte di versamenti che, nel gennaio 2022, erano risultati pari a 820 milioni di euro. Al netto dei versamenti in conto residui, il gettito delle imposte indirette registra un aumento di 2.868 milioni di euro (+6,1%) e il gettito IVA di 2.357 milioni di euro (+7,3%).
Le entrate contributive
Gli incassi contributivi nei primi tre mesi del 2023 sono risultati pari a 67.004 milioni di euro, in aumento di 3.598 milioni di euro (+5,7%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 60.694 milioni di euro, in aumento di 3.501 milioni di euro rispetto al 2022 (+6,1%), per effetto sia dell’andamento delle entrate contributive del settore privato - in crescita del 5,7% - sia di quello degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici, che osservano un aumento del 6,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La crescita rilevata per le entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici sconta gli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente.
I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 3.881 milioni di euro, in aumento di 171 milioni di euro rispetto al mese di marzo 2022.
Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati risultano pari a 2.429 milioni di euro, in riduzione del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Nell’analisi di tale andamento deve tenersi conto della non omogeneità dei dati relativi alle due annualità in esame. Infatti, a seguito del trasferimento all’ INPS della gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI dal 1° luglio 20221 , a partire da tale data gli incassi contributivi della predetta gestione sono registrati nelle entrate contributive dell’INPS. Pertanto, i dati del primo trimestre 2023 degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nell’aggregato in esame nel corrispondente trimestre del 2022.
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