Blocco cessione crediti edilizi: si attivino le partecipate di Stato e le Regioni
Si continua a parlare di nuove soluzioni che potrebbero arrivare in un provvedimento d'emergenza di agosto. Nel frattempo, in risposta ad una interrogazione parlamentare, il sottosegretario al MEF, Lucia Albano, ha elencato le piattaforme di cessione dei crediti edilizi attualmente attive.
Le condizioni di vendita/acquisto dei bonus edilizi
Nessuno, però, parla fino ad ora delle condizioni di vendita richieste in un mercato sempre più folle in cui, considerate le prossime scadenze (30/09/2023 per le unifamiliari e 31/12/2023 per i condomini), sono gli acquirenti a dettare legge.
Le richieste degli Esodati
In questo contesto gli Esodati del Superbonus continuano con i presidi presso le sedi delle Regioni di tante città italiane. "È importante che anche le Regioni, oltre che il Governo, recepiscano che si tratta di una corsa contro il tempo per la salvezza di centinaia di migliaia di famiglie, imprese e tecnici - rileva Simone Giovanna, presidente dell'associazione Esodati del Superbonus - Dopo 9 mesi i crediti sono ancora bloccati, nessun istituto finanziario e nessuna partecipata statale ha riaperto alla cessione con gravissime ripercussioni per tutto il sistema sociale del nostro Paese. Non si può aspettare la fine dell'estate, serve un azione urgente che salvaguardi famiglie e imprese sempre più a rischio di fallimento".
La richiesta degli Esodati del superbonus è semplice e chiede di riattivare Poste Italiane, le altre partecipate statali oltre alle Regioni (al momento bloccate dal Decreto Legge n. 11/2023).
"Per questo chiediamo che, oltre che il Governo attraverso Poste e le altre partecipate statali, anche le Regioni si attivino immediatamente per far riaprire il mercato dei crediti tramite le compartecipate regionali e che le Regioni stesse siano protagoniste, anche facendosi interlocutrici con il Governo centrale, per una rapida soluzione del problema" conclude il Presidente degli Esodati.
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