Superbonus e sblocco della cessione, quasi pronto il nuovo Decreto urgentissimo
Dovrebbe essere alle battute finali il nuovo provvedimento d'urgenza che sta per essere emanato dal Governo per provare a dare una risposta definitiva agli "Esodati del Superbonus".
La soluzione al blocco della cessione dei crediti edilizi
Non è un mistero che il Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni), convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38, non sia riuscito a sbloccare il mercato dei crediti edilizi, lasciando invischiate migliaia di imprese, professionisti e contribuenti, che avevano avviato un intervento contando sulle possibilità offerte dall'art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
Le continue modifiche al meccanismo di cessione dei crediti edilizi, cominciate a partire dal Decreto Legge n. 4/2022 (Decreto Sostegni-ter) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio dello scorso anno, non solo non sono servite ad risolvere il problema delle frodi fiscali (che era già stato risolto con il Decreto Legge n. 157/2021, a partire dal 12 novembre 2021), ma hanno completamente lacerato il mercato delle costruzioni lasciandolo al centro della famosa "tempesta perfetta".
La tempesta di chi aveva avviato un intervento economicamente importante sulla base di una normativa e di un mercato che non esistono più. Prima la chiusura di Cassa Depositi e Prestiti, poi quella di Poste Italiane e via via tutti gli altri Istituti di credito hanno cominciato a chiudere i rubinetti, con un effetto devastante per tutti coloro i quali avevano avuto il solo ardire di credere in una legge dello Stato.
Il tavolo tecnico al MEF
Dopo mesi di proteste e presidi, l'Associazione Esodati del Superbonus è riuscita nell'intento di sedere ad un tavolo tecnico con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, fino ad arrivare alla definizione di un nuovo Decreto Legge urgentissimo che avrà l'unico scopo di intervenire per sbloccare i crediti fiscali rimasti incagliati e, probabilmente, prevedere nuove proroghe per le date in scadenza (30 settembre 2023 per le unifamiliari e 31 dicembre 2023 per i condomini con aliquota al 110%, poi diminuirà al 70% nel 2024 e 65% nel 2025).
"Per facilitare il punto importante delle garanzie SACE - afferma Simone Giovanna, presidente degli Esodati del Superbonus - abbiamo invitato al tavolo anche i funzionari dell'ABI e abbiamo, a nostro avviso, terminato la fase preparatoria del decreto. Ora attendiamo una riunione decisoria sulla tempistica legislativa del decreto e la sua stesura completa e definitiva alla quale abbiamo contribuito con la redazione della prima bozza di articolato. Abbiamo quindi proposto al MEF un ulteriore incontro per redigere il drafting finale del provvedimento".
"Abbiamo inoltre chiesto al Ministro Giorgetti, visto il suo incontro con la dirigenza di Poste avvenuto ieri - conclude Giovanna - di sollecitare una immediata riapertura di questo fondamentale soggetto di mercato, poiché gli annunci della sua riattivazione hanno ingenerato una aspettativa concreta che non può e non deve finire delusa con ulteriori ritardi, pena la disperazione di decine di migliaia di famiglie".
Presidi ad oltranza
Intanto proseguono i presidi degli Esodati del Superbonus presso le sedi delle Regioni di tante città italiane per sollecitare la riapertura del mercato dei crediti anche tramite le compartecipate regionali.
"Il direttivo dell'associazione - dichiara Simone Giovanna - in questi giorni è impegnato al tavolo di lavoro con il MEF per la realizzazione del decreto urgentissimo per lo sblocco dei crediti fiscali. Parallelamente gli attivisti vogliono sensibilizzare i rappresentanti del Governo e delle Regioni affinché si attivino immediatamente per salvaguardare centinaia di migliaia di famiglie, imprese e tecnici che non possono aspettare la fine dell'estate per la soluzione di un problema che da troppo tempo ha messo a repentaglio tutto il sistema sociale".
"Anche oggi, giovedì 27 luglio, i nostri attivisti si sono organizzati dal nord al sud dell'Italia: a Venezia, Bari, Firenze, Trieste, Bologna, L'Aquila, Genova, Milano, Palermo, Cagliari e Ancona sfidano i disagi climatici per portare la voce di tutti gli Esodati con fermezza e determinazione - conclude Giovanna - Non ci fermeremo fino alla totale risoluzione del problema".
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