Edilizia: professionisti chiedono semplificazione e certezze

29/09/2023

"Una cornice chiara che permetta a tutti di lavorare serenamente. Forza Italia si sta impegnando per sostenere il settore dell’edilizia, portando avanti una legge, già incardinata al Senato, per la rigenerazione degli immobili, dunque, per una nuova pianificazione urbanistica, ma anche, a corredo, norme chiare e non più interpretabili così da agevolare i cantieri e gli interventi. È un’iniziativa promossa da Forza Italia che va nella direzione giusta: aiutare tecnici, professionisti, imprese e quindi anche i cittadini”. Queste le parole di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici, intervenuta ieri a Catania in occasione del 67esimo Congresso degli Ingegneri.

Codice dei contratti, equo compenso, testo unico edilizia e bonus fiscali

Un occasione per fare il punto su alcuni dei temi caldi dell'ultimo anno tra i quali non poteva mancare:

  • il nuovo Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 36/2023, sul quale non sono mancate le critiche ai requisiti previsti per le gare di progettazione e un appunto sull'applicazione dell'equo compenso alla luce della Legge n. 49/2023;
  • la riforma del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), tanto attesa dai professionisti del mondo delle costruzioni che hanno nuovamente sottolineato il lavoro realizzato all'interno del tavolo tecnico promosso in seno al Consiglio Superiore dei lavori pubblici e sul quale è stata evidenziata la necessità di un approccio tecnico, scevro da concetti puramente ideologici, dello stato urbanistico edilizio del patrimonio immobiliare;
  • i bonus fiscali che al momento vedono in Governo dover affrontare la "grana" superbonus, legata al termine dell'orizzonte temporale, il budget disponibile nella NADEF e la richiesta di proroga.

Un momento di confronto che la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti ha definito prezioso perché svolto con "coloro che svolgono una professione fondamentale per la sicurezza e la qualità delle costruzioni, scontrandosi con norme caotiche e capziose”.

Durante l’incontro, la Mazzetti ha approfondito alcune proposte tra cui quella a sua prima firma sull’efficientamento energetico, idrico e sismico, che "hanno riscontrato grande interesse - riferisce Mazzetti - perché frutto di un percorso di ascolto e di mediazione delle richieste, cercando di allineare tutti i punti di vista verso un unico obiettivo: costruire e soprattutto rigenerare l’esistente, anche con demolizione e ricostruzione, perequazione e cambio destinazione d’uso".

La riforma del TUE

Tutto questo - rileva la Mazzetti - dovrà essere accompagnato da un nuovo testo unico dell’edilizia che definisca bene le categorie d’intervento: sempre più spazio dovranno trovare le autorizzazioni con asseverazione del professionista e controllo successivo dei tecnici comunali, dando più libertà e quindi responsabilità del progettista e del committente, con più rapidità d’intervento senza ridurre la vigilanza e soprattutto con sanzioni per gli abusi”. “Gli operatori del settore – aggiunge Mazzetti – ci chiedono di fare presto e di velocizzare il più possibile l’iter approvativo di queste leggi perché sanno benissimo quali sono i problemi attuali e quanto bene possono fare interventi come i nostri: poche norme, lineari e non interpretabili, definizione delle categorie d'intervento e chiarimento del rapporto Stato/regioni in materia, più sussidiarietà e comunque meno Stato”. È stato affrontato anche il tema degli abusi edilizi e del condono: “Dobbiamo superare l’approccio ideologico al problema – sostiene – censire l’attuale situazione e poi lavorare per sanare i piccoli abusi con attestazione di conformità, come già succede in molte realtà regionali, fermo restando che bisogna smaltire i condoni del 1985 ancora fermi. Contestualmente, dobbiamo intervenire anche sugli abusi maggiori: sono presenti in molti comuni e bisogna trovare strumenti e risorse per risolvere. Tutto questo nell’ottica di una piena pianificazione urbana e rigenerazione socio-economica. Proprio per questo, occorre un capitolo specifico nel nuovo testo unico dell’edilizia, così da fare chiarezza, togliendo la doppia conformità e chiarendo meglio il margine di tolleranza”.

Questi temi - conclude la deputata di Forza Italia - sono stati oggetto di un confronto franco e costruttivo che porterò avanti nelle interlocuzioni con i ministeri competenti nell’ottica di arrivare a meta in tempi brevi".

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