Stop cessione del credito e proroga condominio: risposte evasive del Ministro dell'Economia

17/10/2023

Con la conversione del Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104 (Decreto Asset) non si sono spente le speranze del comparto delle costruzioni in merito ad un possibile ripensamento politico sul superbonus 110%. Non tanto su una qualche forma di riapertura (ormai da escludere categoricamente) ma almeno su una proroga che consentisse di concludere i lavori in corso.

Il decalage dell'aliquota

Il funzionamento del meccanismo delle opzioni alternative a SAL minimi del 30% consentirà, infatti, ai contribuenti di utilizzare la cessione o lo sconto in fattura del superbonus con aliquota al 110% solo sui lavori effettivamente realizzati e pagati entro il 31 dicembre 2023. Superata questa data l'aliquota diminuirà al 70% sulle spese sostenute nel 2024 e 65% su quelle del 2025.

Mentre sugli edifici unifamiliari e le unità immobiliari autonome e indipendenti, Governo e Parlamento hanno convenuto per l'ormai nota proroga al 31 dicembre 2023 (ma solo per chi era già "dentro" avendo certificato il 30% dei lavori complessivi al 30 settembre 2022), per i condomini la situazione è notevolmente differente.

Nonostante le richieste provenienti da tutto il mondo imprenditoriale e benché alcune forze di maggioranza fossero d'accordo sulla necessità di consentire la chiusura dei cantieri, alla fine sembra che non ci sarà alcun passo indietro.

La conferenza stampa del Ministro Giorgetti

Alla domanda arrivata in conferenza stampa proprio sulla richiesta di proroga per i condomini e su un presunto stop definitivo al meccanismo delle opzioni alternative (anche per gli interventi in corso), il Ministro dell'Economia e Giorgetti è stato molto evasivo rispondendo solo che nonostante il Decreto Cessioni (Decreto Legge n. 11/2023) che ha già bloccato cessione e sconto, il superbonus continua al ritmo di 3 miliardi di euro al mese.

"Lo sconto in fattura l'abbiamo già abolito da Febbraio - afferma il Ministro Giorgetti - Ciononostante la dinamica del superbonus continua imperterrita, al ritmo di tre miliardi di maggiore spesa al mese. Noi non abbiamo fatto nessun intervento in Legge di bilancio. Su questo i lavori devono essere evidentemente completati entro la fine dell'anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura, se no parte un meccanismo che è quello delle detrazioni".

Nessuna risposta sulla richiesta di proroga dei condomini.

Il comunicato della Federazione Nazionale delle Progettazioni, Costruzioni e Infrastrutture

Alle parole del Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è seguito il comunicato stampa della CNL – Federazione Nazionale delle Progettazioni, Costruzioni e Infrastrutture.

"Ascoltiamo con sconcerto quanto espresso dal Ministro durante la conferenza stampa e non solo per il contenuto nel quale Giorgetti si stupisce di un fattore inerziale ovvio e quindi palese la sua incomprensione dei fenomeni economici che riguardano il settore edile e gli effetti dei crediti fiscali e ci riferiamo al passaggio da “Lo sconto in fattura lo abbiamo già abolito da febbraio, ciò nonostante la dinamica del Superbonus continua imperterrita al ritmo di 3 miliardi di maggiore spesa all’anno (al mese, n.d.r.)". Non perde occasione di dichiarare il costo che sostiene lo Stato per le compensazioni nell’anno e non accenna mai agli extra gettiti che questa misura ha portato con l’immensa generazione delle entrate nelle casse dello Stato".

La CNF suggerisce provocatoriamente al Ministro "di rileggere i comunicati stampa del Mef n 34 e 42 del marzo 2023 dove il suo Ministero dichiarava un extra gettito per effetto positivo del DL 34 di 69 miliardi circa (+ 9,2% sull’anno 2021) a fronte di una spesa, valore di detrazione, contabilizzata del 2022 per il solo Super Ecobonus di poco meno di 40 miliardi (Fonte ENEA) e ci dica pure dove sono state impiegate queste maggiori entrate che avrebbero di fatto coperto le spese che lo Stato sostiene, tra l’altro in quattro anni successivi al sostenimento della spesa in termini appunto di compensazioni".

"Ma sconcerta soprattutto lo stile del Ministro - continua la nota della Federazione - che tratta la questione come fossero il croissant di una nota regina francese. In altri termini, non traspare affatto dalle parole del Ministro l'importanza di affrontare la grave questione dei crediti fiscali bloccati limitandosi questo Ministro ad una contabilità autolesionista. Caro Ministro invitiamo a prendere più seriamente e rispettosamente il problema dei crediti fiscali da Lei non sbloccati, nonostante i ripetuti annunci e promesse di soluzione del problema, giacenti nei cassetti fiscali di imprese, professionisti e famiglie che hanno creduto in una legge dello Stato e che sono destinati ad ulteriori pene, lacrime e Dio non voglia, sangue. Soluzioni ci sono, sono state portate al tavolo tecnico che Lei stesso ha organizzato e voluto con il nostro vice presidente e il suo consigliere economico dott. E. Zanetti, tra l’altro proposte analizzate e condivise, e non certo quelle abbastanza surreali che Lei sta proponendo al sistema Paese Italia".

Le dichiarazioni degli Esodati del Superbonus

L'Associazione Esodati del Superbonus esprime forte sbigottimento verso l'intenzione del ministro Giorgetti di abolire lo sconto in fattura e la cessione del credito. L'Associazione Esodati del Superbonus desidera esprimere la propria apprensione in merito alle dichiarazioni di ieri del Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, riguardo all'intenzione di abolire lo sconto in fattura e la cessione del credito relativi al Superbonus a partire dall'anno prossimo.

L'Associazione Esodati del Superbonus è profondamente preoccupata da questa notizia in quanto queste modifiche potrebbero danneggiare in maniera irreparabile gli esodati che hanno lavori in corso e che non potranno completarli entro la scadenza del 31 dicembre prossimo a causa dei crediti incagliati e del blocco imposto.

Riteniamo che tale decisione vada in contrasto con il legittimo affidamento dei cittadini italiani che hanno intrapreso importanti lavori di riqualificazione energetica dei propri edifici contando sull'incentivo fornito dal Superbonus.

Inoltre ci permettiamo di sottolineare che se come hanno affermato in maniera poco chiara sia la Presidente del Consiglio che il Ministro la manovra non interverrà sul Superbonus la dichiarazione di abolizione succitata non trova fondamento nell'assetto normativo vigente che prevede, in assenza di auspicabili proroghe, ancora la possibilità di cessione del credito e di sconto in fattura nella misura ridotta del 70% per le spese sostenute nell'anno 2024.

L'Associazione Esodati del Superbonus chiede un dialogo aperto con il Ministro Giorgetti e le istituzioni competenti per trovare soluzioni che proteggano i diritti e gli interessi dei cittadini che si trovano in questa difficile situazione.

Siamo convinti che sia possibile conciliare la necessità di riformare il Superbonus con la tutela dei diritti acquisiti e del legittimo affidamento dei cittadini italiani.

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