Superbonus 110%: senza soluzioni, sarà un disastro
“Vietato dimenticarsi dei cantieri Superbonus fermi: serve una proroga, anche in extremis”. Questa la richiesta di Confartigianato Imprese Firenze che è tornata sulla richiesta di un intervento normativo che consenta "a chi ha avviato i lavori, nel rispetto di norme e tempi, di chiuderli, evitando il peggio".
Non è un mistero che a seguito del blocco della cessione del credito, molti cantieri siano rimasti impantanati tra contratti che prevedevano lo sconto in fattura e l'impossibilità per le imprese di cedere i primi SAL (Poste Italiane acquista solo prime cessioni).
Secondo Confartigianato Imprese Firenze il problema oltre che essere reale, è anche grande perché coinvolgerebbe circa 1000” cantieri solo su Firenze e provincia.
“Si tratta perlopiù di lavori partiti per tempo e già in stato avanzato - rileva Renzo Nibbi, coordinatore della categoria costruzioni di Confartigianato Imprese Firenze - che hanno subito una brusca battuta d’arresto dopo i continui cambi di normativa. Per coloro che hanno realizzato almeno il 60% una proroga di due o tre mesi sarebbe salvifica: è chiaro che prima si interviene e prima si risolve il problema una volta per tutte”.
Secondo Nibbi i rischi sono molti: “Dalla chiusura di molte imprese edili, alla cassa integrazione, fino a scheletri di immobili, con ripercussioni su sicurezza, staticità e non solo”.
Un disastro annunciato che su queste pagine raccontiamo ormai da oltre un anno. Da parte nostra ricordiamo solo che una ulteriore proroga, così come un SAL straordinario, serviranno a poco se Governo e Parlamento non trovano soluzioni definitive al bloco della cessione del credito (come mettere in campo le partecipate).
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