Superbonus e cessione del credito: ultimo atto del Governo
Potrebbe essere l’ultimo atto sul superbonus e sul meccanismo delle opzioni alternative. Con l’approvazione di ieri sera di un nuovo Decreto Legge, il Governo ha deciso di far fronte ai numeri registrati sul superbonus (mai calati negli ultimi mesi) eliminando definitivamente il meccanismo delle opzioni alternative e l’istituto della remissione in bonis, prevedendo la sospensione dei bonus edilizi per i contribuenti morosi con il fisco (importi complessivamente superiori a euro 10.000) e una comunicazione preventiva per l’avvio degli interventi (con annesso sistema sanzionatorio).
Santillo: l'ultimo atto del più grande tradimento ai danni degli italiani della storia repubblicana
Misure che non sono piaciute ad Agostino Santillo, deputato del M5S che negli ultimi anni ha difeso il superbonus e gli esodati di questa misura. “La scure definitiva sul Superbonus c'era già stata. Ieri sera, praticamente di nascosto, Giorgetti e Meloni hanno compiuto l'ultimo atto in Consiglio dei ministri del più grande tradimento ai danni degli italiani della storia repubblicana. Quasi un vilipendio di cadavere” ha affermato Santillo commentando il Decreto Legge di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
“Un fallimento totale di un anno e cinque mesi di Governo – denuncia il deputato del M5S - certificato da un provvedimento che smentisce le loro stesse modifiche, che partono già dal Governo Draghi (dove c'erano Lega e Fi), fino al Governo di questi incapaci con Fdi, i quali hanno detto una cosa e ne fanno un'altra e oggi abbandonano tutti”.
“Eliminando ogni tipo di cessione del credito e sconto in fattura – continua Santillo - colpiscono bonus fiscali che c'erano già prima del covid. Oltre che sopprimere la possibilità delle Onlus di beneficiare della circolazione dei crediti al 70%. Si togliessero la maschera, dal momento che governano da 17 mesi e sono tornati più e più volte su questa materia per frenare lo sviluppo di questo Paese”.
“Motivo? "Il conto salatissimo", il "prezzo per la finanza pubblica e sul debito". Ma quale conto? Quale prezzo e quale debito, caro Giorgetti?” è la domanda di Agostino Santillo che evidenzia ancora una volta la necessità di valutare con onestà costi ed effetti di una misura fiscale su cui, al momento, esistono solo fazioni contrapposte.
“Un prezzo che non è mai comparso in nessun documento economico ufficiale del Governo? Un debito che secondo Istat è calato di oltre 17 punti negli anni del Superbonus? Un conto che nel biennio 2021-22 ha portato ad una crescita del Pil del 12%? Il conto di un milione di posti di lavoro creati? Come farà un meno abbiente, uno che ha poca capienza fiscale a fare lavori? Non potrà farlo” rileva il deputato Santillo riferendosi ad alcuni dei numeri circolati sul Superbonus.
“Ma di quale economia parla Giorgetti? Quella dell'austerità che deve affossare i cittadini e privilegiare banche e grandi gruppi di interesse? Quella che elimina il Reddito di cittadinanza e il Superbonus per finanziare le guerre o addirittura per trascinare il nostro Paese nella Terza Guerra mondiale? – continua Santillo - Se così allora è tutto chiaro. Il Superbonus è stata una misura del popolo. Una misura per tutti. Che ha consentito a tutti i cittadini, al di là del ceto sociale, di poter migliorare la propria condizione abitativa. Di renderla più efficiente, meno costosa, più sicura e meno inquinante. Di porre l'Italia favorita ai nostri di partenza bella corsa al raggiungimento degli obiettivi richiesti dalla Direttiva Case Green”.
“Una misura che ha fatto girare l'economia delle piccole imprese italiane, degli artigiani, dei professionisti. Non quella delle banche o delle lobby di potere care a questo governo – conclude il deputato Santillo - Forse proprio questa è stata la più grande pecca di questa misura. L'aver trascurato l'economia di pochi potenti a vantaggio di tutti. Anche di chi fino ad oggi non era mai stato considerato”.
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