L’associazione Esodati del Superbonus dice basta alle modifiche in corsa

14/05/2024

L’annuncio del maxi emendamento del Governo che cambierà (nuovamente) le carte in tavola di chi sta avviando o ha già avviato nel corso del 2024 un intervento di superbonus, bonus barriere architettoniche 75% e sismabonus, non poteva che allarmare gli operatori del settore.

Esodati del Superbonus contro le modifiche volute dal MEF

Tra questi l’Associazione Esodati del Superbonus che è tornata a denunciare l'accanimento con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze mette in atto l'ennesimo cambio di regole in corsa riguardo le principali detrazioni fiscali in edilizia.

Per questo motivo stamattina alle ore 10 l’Associazione Esodati del Superbonus sarà presente in manifestazione a Roma, in Via S. Nicola de Cesarini, zona Largo Argentina, per in contrare i Parlamentari davanti alle portinerie del Senato in Piazza San Luigi dei Francesi e alla Camera a Montecitorio in Via dell’Archivio.

Delegazioni di Esodati si recheranno al Senato e alla Camera a Montecitorio per essere ricevuti dai Parlamentari, in particolare dai senatori della commissione Finanze del Senato per chiedere loro di opporsi all’emendamento del Ministro Giorgetti.

Una misura - ricordano gli Esodati - inizialmente appoggiata da tutte le parti politiche, compreso il governo attuale, ma immediatamente affossata, da innumerevoli modifiche inquadrabili come misure punitive nei confronti di famiglie, imprese e professionisti che avevano adottato tale disposizione. È stato scritto l'ennesimo atto di una pantomima in cui il superbonus e gli altri bonus edilizi sono ritenuti responsabili di tutti i mali d'Italia, con l'aggravante che gli esodati sono oggetto di una campagna diffamatoria che li rende invisi ormai a buona parte della popolazione italiana, ignara del livello di disperazione a cui sono giunti i cittadini e le imprese coinvolte”.

Questo Governo - rileva l’associazione degli Esodati del Superbonus - continua a cambiare le regole in corsa, come ha fatto inserendo un emendamento, personale del Ministro Giorgetti – non concordato con ministri del Governo - da consegnare alla commissione finanze del Senato che può emendarlo Martedì 14 Maggio”.

A seguito delle nuove direttive del ministro Giorgetti - continuano gli Esodati - sarà molto meno conveniente portare in detrazione i crediti maturati dal 1 gennaio 2024 a causa del prolungamento del recupero fiscale da 4 a 10 anni (con effetto retroattivo, in contrasto con l’art 11 del codice civile , che lo impedisce). Inoltre non sarà più possibile la cessione dei crediti delle annualità residue né si potranno usare i crediti per compensare con F24 i contributi INPS e INAIL per gli anni a venire. Il fatto che non ci sarà più possibilità di vendere i crediti se la prima rata è stata portata in detrazione ha come conseguenza che tutte le imprese e i cittadini che per disperazione hanno portato in detrazione una rata o anche solo parte di questa (per cercare di salvare il salvabile, vista l’incapienza di molti) non potranno più vendere il credito per rientrare del denaro che gli spetta, rate residue maturate prima del 1 gennaio 2024, anche qui con effetti retroattivi”.

Come sottolineato dagli Esodati “In questo modo i crediti diverranno carta straccia, e ciò porterà ad un deprezzamento per le annualità successive agli anni 2021, 2022, 2023”.

Conclusioni

Gli Esodati criticano, quindi, l’operato del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che avrebbe lo scopo di “bloccare nella maniera più totale la circolazione dei crediti fiscali facendo sì che questi vengano persi senza curarsi di tutte quelle famiglie che si troveranno sul lastrico e le cui vite andranno perse in questo gioco di potere che non guarda in faccia nessuno. Le imprese e le famiglie sono già stremate, ogni mese assistiamo inermi a gesti estremi di persone che si tolgono la vita per i debiti generati da questa situazione di costante incertezza legislativa che va avanti da tre anni (Governi Draghi e Meloni)”.

Concludendo l’associazione Esodati del Superbonus ricorda di aver depositato “numerose proposte risolutive ai Ministri del MEF ed alle 2 Camere, sistematicamente tutte rigettate, mentre quelle del governo, invece che pensare alla tutela dei cittadini che hanno semplicemente applicato delle leggi, sono state tutte distruttive e mirate al blocco dei crediti. Distruggono il lavoro delle imprese e i risparmi delle famiglie”.

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