Correttivo Codice Appalti, non stravolgere parti che funzionano bene
“Il codice appalti deve chiarire che la disciplina relativa al collegio consultivo tecnico si applica anche ai settori speciali, dando attuazione al criterio direttivo della legge delega, concernente l'estensione e il rafforzamento dei metodi di risoluzione alle controversie alternative a quello giurisdizionale, affinché tempi e costi siano ridotti".
Queste le parole di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, dopo che Camera e Senato hanno emesso i pareri (favorevoli ma con osservazioni e condizioni) per l’approvazione definitiva del Decreto Legislativo di modifica del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023.
“Il correttivo al codice appalti – aggiunge la Mazzetti – sembra tendere a rimuovere un istituto estremamente efficace come il comitato consultivo tecnico per i settori speciali ed esclusi. Non se ne comprende la ragione: ciò rischia di differenziare le possibilità per le imprese che lavorano nei settori ordinari rispetto a quelle qualificate per i settori speciali/esclusi, comprimendo, in parte, il diritto liberale della concorrenza fondamentale per una vera sussidiarietà, a partire dalle stesse imprese. Sicuramente, come Forza Italia, punteremo a non avere norme discriminatorie ma in continuità con i contenuti e le norme del nuovo codice appalti, il 36/2023, basate sul principio del risultato e fiducia".
"Seguendo, peraltro, le indicazioni del Consiglio di Stato – conclude la Deputata di Forza Italia – siamo certi che al MIT comprenderanno la necessità di non stravolgere le parti del codice che stanno, come affermano anche gli operatori, funzionando".
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