I miei migliori auguri senza riserve

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vv. Berloco

Rosamaria Berloco, Avvocato in diritto amministrativo e civile, specializzata in appalti e contratti pubblici, trasporti e mobilità.
Specializzata in procedure e contrattualistica di appalti pubblici, con solida esperienza in relazione all’apposizione di riserve.
Mission Affiancare il cliente nella vita quotidiana prestando consulenza su ogni tema del diritto amministrativo e civile.

Il mio non è solo un manuale , mi piace chiamarlo un testo operativo una sorta di prontuario utile tanto ai professionisti che si avvicinano la prima volta al settore delle riserve, quanto agli operativi che necessitano d'indicazioni pratiche per la formulazione delle loro richieste.

Al suo interno potrai trovare:
  • una ricostruzione sistematica dell'istituto;
  • il punto di vista offerto dalla giurisprundenza più recente;
  • esempi di calcolo, come relazione alle spese generali;
  • utili schemi di riserva;
  • verbali più comuni dell'esecuzione di un appalto pubblico

Ti auguro Buone Feste... senza riserve naturalmente...

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Una delle domande che mi pongo nel libro è: quando possono dirsi tardive le riserve a seguito di sospensione dei lavori?
Il classico dei casi è questo, un'impresa cita in giudizio il Comune per chiedere risarcimento dei danni subito a seguito al fermo cantiere, fermo cantiere che si è verificato in ragione della necessità di realizzare un impianto, il che ha inevitabilmente comportato la sospensione dei lavori.

Il Comune sostiene che le riserve apposte dall'appaltatore siano tardive perchè iscritte sul solo verbale di ripresa lavori e non anche sul verbale di sospensione dei lavori.
Il Tribunale condivide e afferma che nulla può essere riconosciuto all'appaltatore.

L'impresa sostiene che la sospensione dei lavori, disposta per eseguire un impianto, è illegittima in quanto non si versava in una condizione di forza maggiore o di necessità che legittimava la sospensione.

Il Tribunale dice: sin dal monmento della sospensione dei lavori, tu impresa eri consapevole del fatto che la sospensione era illegittima.
I danni lamentati e per cui l'impresa chiede il risarcimento in giudizio sono tutti legati al fermo cantiere e quindi alla sospensione e al protrarsi del tempo: erano quindi prevedibili sin dal momento della sospensione.

La più recente giurisprudenza di legittimità ritiene che l'appaltatore che pretenda di ottenere un maggior compenso o rimborso, rispetto al prezzo contrattualmente pattuito, a causa di pregiudizi o maggiori esborzi dovuti ad una sospensione dei lavori, ha l'onere di iscrivere la relativa riserva nel momento in cui emerga la concreta idoneità del fatto a produrre i danni, il che significa questo: se la sospensione può dirsi illegittima sin dall'inizio, l'appaltatore deve inserire la riserva nel verbale di sospensione dei lavori perchè proprio in quel momento, da quando è venuto a conoscenza del fatto che la sospensione avrà luogo, lui è già consapevole, in quel preciso istante, del fatto che la sospensione causerà dei danni; per questa ragione la riserva andrà iscritta nel verbale di sospensione dei lavori e reiterata nel verbale di ripresa. Sarà poi possibile quantificarla successivamente certo nei termini di legge.

La circostanza per cui al momento della sospensione il quantum del danno non fosse quantificabile e quindi non potesse essere per questa ragione iscritta riserva non può essere condivisa!
Intanto iscrivi la riserva, tu imprenditore, poi potrai quantificarla nei 15 giorni successivi nel registro di contabilità, e il Tribunale è d'accordo con questa tesi.

Cosa sono le Riserve?
Le riserve sono fondamentalmente un atto con il quale l’appaltatore avanza, dunque, delle pretese di compensi ulteriori, nei confronti dell’amministrazione.

Come devono essere formulate le contestazioni da parte dell'appaltatore?
Tali pretese, che costituiscono di fatto contestazioni dell’appaltatore, devono essere formulate nel rispetto di una determinata disciplina, cioè secondo modalità e tempistiche precise a pena di decadenza dal diritto che si vuole far valere.

Quali sono le modalità per la formulazione delle riserve?
Tali modalità possono così riassumersi:
1) iscrizione tempestiva della riserva nel registro di contabilità o altro documento contabile;
2) indicazione delle ragioni della pretesa e del quantum della stessa;
3) conferma della riserva all’atto della sottoscrizione del conto finale.

Quali sono i tipi di riserve che possono essere avanzate dall'appaltatore?
Le pretese avanzate dall’appaltatore possono essere di tre tipi:
1) pretese di maggiori corrispettivi rispetto a quelli indicati in contabilità; le cause di tali pretese possono rinvenirsi in contabilizzazioni di lavorazioni inferiori rispetto a quelle eseguite, prezzi di elenco inferiori a quelli dovuti applicati alle quantità eseguite, nuovi prezzi non accettati dall’appaltatore;
2) pretese connesse a fatti di forza maggiore, cioè eventi imprevedibili e inevitabili che rendono più onerosa la prestazione dovuta dall’appaltatore rispetto a quella contrattualmente prevista;
3) pretese di natura risarcitoria correlate a comportamenti colposi della stazione appaltante come il caso di una sospensione illegittima dei lavori.

A chi è rivolto il manuale?
Il manuale si rivolge:
- Imprese appaltatrici;
- Funzionari di Pubbliche AmministrazionI;
- Liberi professionisti.

E' incluso un software?
Software incluso (WebApp con aggiornamento automatico) consente di accedere alle seguenti utility:
Schemi di atti relativi alle riserve sui lavori pubblici
Schema di riserva
Schema di certificato di ultimazione dei lavori
Schema di verbale di sospensione dei lavori
Schema di atto aggiuntivo
Schema di verbale di concordamento nuovi prezzi e atto di sottomissione)
Speciale Codice degli Appalti
Normativa nazionale, normativa regionale e giurisprudenza
 

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