Norme Tecniche per le Costruzioni - Decreto 17 gennaio 2018
AA.VV.
ISBN: 88-8207-987-1
Edizione: marzo 2018
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Decreto 17 gennaio 2018 (Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 2018, n. 42 - S.O. n. 8)
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 20 febbraio 2018, n. 42, Supplemento Ordinario n. 8, è stato pubblicato il decreto del Ministero delle infrastrutture 17 gennaio 2018 recante «Aggiornamento delle “Norme Tecniche per le Costruzioni”».
Dopo oltre un decennio dalla pubblicazione delle ultime norme, il legislatore ha voluto nuovamente aggiornare il testo, che sostituisce integralmente quello approvato con il decreto ministeriale 14 gennaio 2008.
Il testo pubblicato è quello aggiornato delle Norme Tecniche per le Costruzioni, di cui alla legge 5 novembre 1971, n. 1086, alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ed al decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186.
L’aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 riguarda tutti e 12 i capitoli, precisando che in alcune parti le modifiche sono modeste e in altre abbastanza rilevanti.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni aggiornate al D.M. 17 gennaio 2018 contengono i seguenti capitoli:
- Oggetto;
- Sicurezza e prestazioni attese;
- Azioni sulle costruzioni;
- Costruzioni civili e industriali;
- Ponti;
- Progettazione geotecnica;
- Progettazione per azioni sismiche;
- Costruzioni esistenti;
- Collaudo statico;
- Redazione dei progetti strutturali esecutivi e delle relazioni di calcolo;
- Materiali e prodotti per uso strutturale;
- Riferimenti tecnici.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni definiscono i principi per il progetto, l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche nel caso di incendio, e di curabilità.
Esse forniscono, quindi, i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere.
Circa le indicazioni per l’ottenimento delle prescritte prestazioni, per quanto non espressamente specificato, ci si può riferire a normative di comprovata validità e ad altri documenti tecnici elencati nel capitolo 12. In particolare quelle fornite dagli Eurocodici con le relative Appendici Nazionali costituiscono indicazioni di comprovata validità e forniscono il sistematico supporto applicativo delle norme stesse.
NOTE SUL SOFTWARE INCLUSO
Il software incluso installa la versione in PDF delle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI approvate con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 2018, n. 42 – Supplemento Ordinario n. 8.
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Indice
Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 17 gennaio 2018. Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni».
NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
1. OGGETTO
PREMESSA
1.1. OGGETTO
2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
2.1. PRINCIPI FONDAMENTALI
2.2. REQUISITI DELLE OPERE STRUTTURALI
2.2.1. STATI LIMITE ULTIMI (SLU)
2.2.2. STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE)
2.2.3. SICUREZZA ANTINCENDIO
2.2.4. DURABILITÀ
2.2.5. ROBUSTEZZA
2.2.6. VERIFICHE
2.3. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
2.4. VITA NOMINALE DI PROGETTO, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO
2.4.1. VITA NOMINALE DI PROGETTO
2.4.2. CLASSI D’USO
2.4.3. PERIODO DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE SISMICA
2.5. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
2.5.1. CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
2.5.1.1. Classificazione delle azioni in base al modo di esplicarsi
2.5.1.2. Classificazione delle azioni secondo la risposta strutturale
2.5.1.3. Classificazione delle azioni secondo la variazione della loro intensità nel tempo
2.5.2. CARATTERIZZAZIONE DELLE AZIONI ELEMENTARI
2.5.3. COMBINAZIONI DELLE AZIONI
2.6. AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE
2.6.1. STATI LIMITE ULTIMI
2.6.2. STATI LIMITE DI ESERCIZIO
3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
3.1. OPERE CIVILI E INDUSTRIALI
3.1.1. GENERALITÀ
3.1.2. PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI
3.1.3. CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI
3.1.4. SOVRACCARICHI
3.1.4.1. Sovraccarichi verticali uniformemente distribuiti
3.1.4.2. Sovraccarichi verticali concentrati
3.1.4.3. Sovraccarichi orizzontali lineari
3.2. AZIONE SISMICA
3.2.1. STATI LIMITE E RELATIVE PROBABILITÀ DI SUPERAMENTO
3.2.2. CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE
3.2.3. VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA
3.2.3.1. Descrizione del moto sismico in superficie e sul piano di fondazione
3.2.3.2. Spettro di risposta elastico in accelerazione
3.2.3.2.1. Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali
3.2.3.2.2. Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale
3.2.3.2.3. Spettro di risposta elastico in spostamento delle componenti orizzontali
3.2.3.3. Spostamento orizzontale e velocità orizzontale del terreno
3.2.3.4. Spettri di risposta di progetto per lo stato limite di operatività (SLO)
3.2.3.5. Spettri di risposta di progetto per gli stati limite di danno (SLD), di salvaguardia della vita (SLV) e di prevenzione del collasso (SLC)
3.2.3.6. Impiego di storie temporali del moto del terreno
3.2.4. EFFETTI DELLA VARIABILITÀ SPAZIALE DEL MOTO
3.2.4.1. Variabilità spaziale del moto
3.2.4.2. Spostamento assoluto e relativo del terreno
3.3. AZIONI DEL VENTO
3.3.1. VELOCITÀ BASE DI RIFERIMENTO
3.3.2. VELOCITÀ DI RIFERIMENTO
3.3.3. AZIONI STATICHE EQUIVALENTI
3.3.4. PRESSIONE DEL VENTO
3.3.5. AZIONE TANGENTE DEL VENTO
3.3.6. PRESSIONE CINETICA DI RIFERIMENTO
3.3.7. COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE
3.3.8. COEFFICIENTI AERODINAMICI
3.3.9. COEFFICIENTE DINAMICO
3.3.10. AVVERTENZE PROGETTUALI
3.4. AZIONI DELLA NEVE
3.4.1. CARICO DELLA NEVE SULLE COPERTURE
3.4.2. VALORE DI RIFERIMENTO DEL CARICO DELLA NEVE AL SUOLO
3.4.3. COEFFICIENTE DI FORMA DELLE COPERTURE
3.4.3.1. Generalità
3.4.3.2. Copertura ad una falda
3.4.3.3. Copertura a due falde
3.4.4. COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE
3.4.5. COEFFICIENTE TERMICO
3.5. AZIONI DELLA TEMPERATURA
3.5.1. GENERALITÀ
3.5.2. TEMPERATURA DELL’ARIA ESTERNA
3.5.3. TEMPERATURA DELL’ARIA INTERNA
3.5.4. DISTRIBUZIONE DELLA TEMPERATURA
NEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
3.5.5. AZIONI TERMICHE SUGLI EDIFICI
3.5.6. PARTICOLARI PRECAUZIONI NEL PROGETTO DI STRUTTURE SOGGETTE AD AZIONI TERMICHE SPECIALI
3.5.7. EFFETTI DELLE AZIONI TERMICHE
3.6. AZIONI ECCEZIONALI
3.6.1. INCENDIO
3.6.1.1. Definizioni
3.6.1.2. Richieste di prestazione
3.6.1.3. Classi di resistenza al fuoco
3.6.1.4. Criteri di progettazione
3.6.1.5. Procedura di analisi della resistenza al fuoco
3.6.1.5.1. Incendio di progetto
3.6.1.5.2. Analisi dell’evoluzione della temperatura
3.6.1.5.3. Analisi del comportamento meccanico
3.6.1.5.4. Verifiche di sicurezza
3.6.2. ESPLOSIONI
3.6.2.1. Generalità
3.6.2.2. Classificazione delle azioni dovute alle esplosioni
3.6.2.3. Modellazione delle azioni dovute alle esplosioni
3.6.2.4. Criteri di progettazione
3.6.3. URTI
3.6.3.1. Generalità
3.6.3.2. Classificazione delle azioni dovute agli urti
3.6.3.3. Urti da traffico veicolare
3.6.3.3.1. Traffico veicolare sotto ponti o altre strutture
3.6.3.3.2. Traffico veicolare sopra i ponti
3.6.3.4. Urti da traffico ferroviario
3.6.3.5. Urti di imbarcazioni e aeromobili
4. COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI
4.1. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
4.1.1. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E METODI DI ANALISI
4.1.1.1. Analisi elastica lineare
4.1.1.2. Analisi plastica
4.1.1.3. Analisi non lineare
4.1.1.4. Effetti delle deformazioni
4.1.2. VERIFICHE DEGLI STATI LIMITE
4.1.2.1. Materiali
4.1.2.1.1. Resistenze di progetto dei materiali
4.1.2.1.1.1. Resistenza di progetto a compressione del calcestruzzo
4.1.2.1.1.2. Resistenza di progetto a trazione del calcestruzzo
4.1.2.1.1.3. Resistenza di progetto dell’acciaio
4.1.2.1.1.4. Tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo
4.1.2.1.2. Diagrammi di progetto dei materiali
4.1.2.1.2.1. Diagrammi di progetto tensione-deformazione del calcestruzzo
Calcestruzzo confinato
4.1.2.1.2.2. Diagrammi di progetto tensione-deformazione dell’acciaio
4.1.2.2. Stati limite di esercizio
4.1.2.2.1. Generalità
4.1.2.2.2. Stato limite di deformazione
4.1.2.2.3. Stato limite per vibrazioni
4.1.2.2.4. Stato limite di fessurazione
4.1.2.2.4.1. Combinazioni di azioni
4.1.2.2.4.2. Condizioni ambientali
4.1.2.2.4.3. Sensibilità delle armature alla corrosione
4.1.2.2.4.4. Scelta degli stati limite di fessurazione
4.1.2.2.4.5. Verifica dello stato limite di fessurazione
Stato limite di decompressione e di formazione delle fessure
Stato limite di apertura delle fessure
4.1.2.2.5. Stato limite di limitazione delle tensioni
4.1.2.2.5.1. Tensione massima di compressione del calcestruzzo nelle condizioni di esercizio
4.1.2.2.5.2. Tensione massima dell’acciaio in condizioni di esercizio
4.1.2.3. Stati limite ultimi
4.1.2.3.1. Generalità
4.1.2.3.2. Stato limite di resistenza
4.1.2.3.3. Stato limite di duttilità
4.1.2.3.4. Resistenza flessionale e duttilità massima in presenza e in assenza di sforzo assiale
4.1.2.3.4.1. Ipotesi di base
4.1.2.3.4.2. Verifiche di resistenza e duttilità
4.1.2.3.5. Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti
4.1.2.3.5.1. Elementi senza armature trasversali resistenti a taglio
4.1.2.3.5.2. Elementi con armature trasversali resistenti al taglio
4.1.2.3.5.3. Casi particolari
Componenti trasversali
Carichi in prossimità degli appoggi
Carichi appesi o indiretti
4.1.2.3.5.4. Verifica al punzonamento
4.1.2.3.6. Resistenza nei confronti di sollecitazioni torcenti
Sollecitazioni composte
4.1.2.3.7. Resistenza di elementi tozzi, nelle zone diffusive e nei nodi
4.1.2.3.8. Resistenza a fatica
4.1.2.3.9. Indicazioni specifiche relative a pilastri e pareti
4.1.2.3.9.1. Pilastri cerchiati
4.1.2.3.9.2. Verifiche di stabilità per elementi snelli
Snellezza limite per pilastri singoli
Effetti globali negli edifici
4.1.2.3.9.3. Metodi di verifica
Analisi elastica lineare
Analisi non lineare
4.1.2.3.10. Verifica dell’aderenza delle barre di acciaio con il calcestruzzo
4.1.3. VERIFICHE PER SITUAZIONI TRANSITORIE
4.1.4. VERIFICHE PER SITUAZIONI ECCEZIONALI
4.1.5. PROGETTAZIONE INTEGRATA DA PROVE E VERIFICA MEDIANTE PROVE
4.1.6. DETTAGLI COSTRUTTIVI
4.1.6.1. Elementi monodimensionali: travi e pilastri
4.1.6.1.1. Armatura delle travi
4.1.6.1.2. Armatura dei pilastri
4.1.6.1.3. Copriferro e interferro
4.1.6.1.4. Ancoraggio delle barre e loro giunzione
4.1.7. ESECUZIONE
4.1.8. NORME ULTERIORI PER IL CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO
4.1.8.1. Valutazione della sicurezza – Norme di calcolo
4.1.8.1.1. Stati limite ultimi
4.1.8.1.2. Stati limite di esercizio
4.1.8.1.3. Tensioni di esercizio nel calcestruzzo a cadute avvenute
4.1.8.1.4. Tensioni iniziali nel calcestruzzo
4.1.8.1.5. Tensioni limite per gli acciai da precompressione
4.1.8.2. Dettagli costruttivi per il calcestruzzo armato precompresso
4.1.8.2.1. Armatura longitudinale ordinaria
4.1.8.2.2. Staffe
4.1.8.3. Esecuzione delle opere in calcestruzzo armato precompresso
4.1.9. NORME ULTERIORI PER I SOLAI
4.1.9.1. Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio o in calcestruzzo
4.1.9.2. Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi diversi dal laterizio o calcestruzzo
4.1.9.3. Solai realizzati con l’associazione di componenti prefabbricati in c.a. e c.a.p.
4.1.10. NORME ULTERIORI PER LE STRUTTURE PREFABBRICATE
4.1.10.1. Prodotti prefabbricati non soggetti a marcatura CE
4.1.10.2. Prodotti prefabbricati in serie
4.1.10.2.1. Prodotti prefabbricati in serie dichiarata
4.1.10.2.2. Prodotti prefabbricati in serie controllata
4.1.10.3. Responsabilità e competenze
4.1.10.4. Prove su componenti
4.1.10.5. Norme complementari
4.1.10.5.1. Appoggi
4.1.10.5.2. Realizzazione delle unioni e dei collegamenti
4.1.10.5.3. Tolleranze
4.1.11. CALCESTRUZZO A BASSA PERCENTUALE DI ARMATURA O NON ARMATO
4.1.11.1. Valutazione della sicurezza – norme di calcolo
4.1.12. CALCESTRUZZO DI AGGREGATI LEGGERI (LC)
4.1.12.1. Norme di calcolo
4.1.13. RESISTENZA AL FUOCO
4.2. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
4.2.1. MATERIALI
4.2.1.1. Acciaio laminato
4.2.1.2. Acciaio inossidabile
4.2.1.3. Saldature
4.2.1.4. Bulloni e chiodi
4.2.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
4.2.2.1. Stati limite
4.2.3. ANALISI STRUTTURALE
4.2.3.1. Classificazione delle sezioni
4.2.3.2. Capacità resistente delle sezioni
4.2.3.3. Metodi di analisi globale
4.2.3.4. Effetti delle deformazioni
4.2.3.5. Effetto delle imperfezioni
4.2.4. VERIFICHE
4.2.4.1. Verifiche agli stati limite ultimi
4.2.4.1.1. Resistenza di progetto
4.2.4.1.2. Resistenza delle membrature
Trazione
Compressione
Flessione monoassiale (retta)
Taglio
Torsione
Flessione e taglio
Presso o tenso-flessione retta
Presso o tenso-flessione biassiale
Flessione, taglio e sforzo assiale
4.2.4.1.3. Stabilità delle membrature
4.2.4.1.3.1. Aste compresse
Limitazioni della snellezza
4.2.4.1.3.2. Travi inflesse
4.2.4.1.3.3. Membrature inflesse e compresse
4.2.4.1.3.4. Stabilità dei pannelli
4.2.4.1.4. Stato limite di fatica
Verifica a vita illimitata
Verifica a danneggiamento
4.2.4.1.5. Fragilità alle basse temperature
4.2.4.1.6. Resistenza di cavi, barre e funi
4.2.4.1.7. Resistenza degli apparecchi di appoggio
4.2.4.2. Verifiche agli stati limite di esercizio
4.2.4.2.1. Spostamenti verticali
4.2.4.2.2. Spostamenti laterali
4.2.4.2.3. Stato limite di vibrazioni
4.2.4.2.3.1. Edifici
4.2.4.2.3.2. Strutture di elevata flessibilità e soggette a carichi ciclici
4.2.4.2.3.3. Oscillazioni prodotte dal vento
4.2.4.2.4. Stato limite di plasticizzazioni locali
4.2.5. VERIFICHE PER SITUAZIONI PROGETTUALI TRANSITORIE
4.2.6. VERIFICHE PER SITUAZIONI PROGETTUALI ECCEZIONALI
4.2.7. PROGETTAZIONE INTEGRATA DA PROVE E VERIFICA MEDIANTE PROVE
4.2.8. UNIONI
4.2.8.1. Unioni con bulloni, chiodi e perni soggetti a carichi statici
4.2.8.1.1. Unioni con bulloni e chiodi
Unioni con bulloni o chiodi soggette a taglio e/o a trazione
Unioni a taglio per attrito con bulloni ad alta resistenza
4.2.8.1.2. Collegamenti con perni
4.2.8.2. Unioni saldate
4.2.8.2.1. Unioni con saldature a piena penetrazione
4.2.8.2.2. Unioni con saldature a parziale penetrazione
4.2.8.2.3. Unioni con saldature a cordoni d’angolo
4.2.8.2.4. Resistenza delle saldature a cordoni d’angolo
4.2.8.3. Unioni soggette a carichi da fatica
4.2.8.4. Unioni soggette a vibrazioni, urti e/o inversioni di carico
4.2.9. requisiti per la progettazione e l’esecuzione
4.2.9.1. Spessori limite
4.2.9.2. Acciaio incrudito
4.2.9.3. Giunti di tipo misto
4.2.9.4. Problematiche specifiche
4.2.9.5. Apparecchi di appoggio
4.2.9.6. Verniciatura e zincatura
4.2.10. CRITERI DI DURABILITÀ
4.2.11. RESISTENZA AL FUOCO
4.3. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO – CALCESTRUZZO
4.3.1. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
4.3.1.1. Stati limite ultimi
4.3.1.2. Stati limite di esercizio
4.3.1.3. Fasi costruttive
4.3.2. ANALISI STRUTTURALE
4.3.2.1. Classificazione delle sezioni
4.3.2.2. Metodi di analisi globale
4.3.2.2.1. Analisi lineare elastica
4.3.2.2.2. Analisi plastica
4.3.2.2.3. Analisi non lineare
4.3.2.3. Larghezze efficaci
4.3.2.4. Effetti delle deformazioni
4.3.2.5. Effetti delle imperfezioni
4.3.3. RESISTENZE DI progetto
4.3.3.1. Materiali
4.3.3.1.1. Acciaio
4.3.3.1.2. Calcestruzzo
4.3.4. TRAVI CON SOLETTA COLLABORANTE
4.3.4.1. Tipologia delle sezioni
4.3.4.2. Resistenza delle sezioni
4.3.4.2.1. Resistenza a flessione
4.3.4.2.1.1. Metodo elastico
4.3.4.2.1.2. Metodo plastico
4.3.4.2.1.3. Metodo elasto-plastico
4.3.4.2.2. Resistenza a taglio
4.3.4.3. Sistemi di connessione acciaio-calcestruzzo
4.3.4.3.1. Connessioni a taglio con pioli
4.3.4.3.1.1. Disposizione e limitazioni
4.3.4.3.1.2. Resistenza dei connettori
4.3.4.3.2. Altri tipi di connettori
4.3.4.3.3. Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione
4.3.4.3.4. Dettagli costruttivi della zona di connessione a taglio
4.3.4.3.5. Armatura trasversale
4.3.4.4. Modalità esecutive
4.3.4.5. Spessori minimi
4.3.5. COLONNE COMPOSTE
4.3.5.1. Generalità e tipologie
4.3.5.2. Rigidezza flessionale, snellezza e contributo meccanico dell’acciaio
4.3.5.3. Resistenza delle sezioni
4.3.5.3.1. Resistenza della sezione per tensioni normali
4.3.5.3.2. Resistenza e taglio della sezione
4.3.5.4. Stabilità delle membrature
4.3.5.4.1. Colonne compresse
4.3.5.4.2. Instabilità locale
4.3.5.4.3 Colonne pressoinflesse
4.3.5.5. Trasferimento degli sforzi tra componente in acciaio e componente in calcestruzzo
4.3.5.5.1. Resistenza allo scorrimento fra i componenti
4.3.5.6. Copriferro e minimi di armatura
4.3.6. SOLETTE COMPOSTE CON LAMIERA GRECATA
4.3.6.1. Analisi per il calcolo delle sollecitazioni
4.3.6.1.1. Larghezza efficace per forze concentrate o lineari
4.3.6.2. Verifiche di resistenza allo stato limite ultimo
4.3.6.3. Verifiche agli stati limite di esercizio
4.3.6.3.1. Verifiche a fessurazione
4.3.6.3.2. Verifiche di deformazione
4.3.6.4. Verifiche della lamiera grecata nella fase di getto
4.3.6.4.1. Verifica di resistenza
4.3.6.4.2. Verifiche agli stati limite di esercizio
4.3.6.5. Dettagli costruttivi
4.3.6.5.1. Spessore minimo delle lamiere grecate
4.3.6.5.2. Spessore della soletta
4.3.6.5.3. Inerti
4.3.6.5.4. Appoggi
4.3.7. VERIFICHE PER SITUAZIONI TRANSITORIE
4.3.8. VERIFICHE PER SITUAZIONI ECCEZIONALI
4.3.9. RESISTENZA AL FUOCO
4.3.10. PROGETTAZIONE INTEGRATA DA PROVE E VERIFICA MEDIANTE PROVE
4.4. COSTRUZIONI DI LEGNO
4.4.1. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
4.4.2. ANALISI STRUTTURALE
4.4.3. AZIONI E LORO COMBINAZIONI
4.4.4. CLASSI DI DURATA DEL CARICO
4.4.5. CLASSI DI SERVIZIO
4.4.6. RESISTENZA DI PROGETTO
4.4.7. STATI LIMITE DI ESERCIZIO
4.4.8. STATI LIMITE ULTIMI
4.4.8.1. Verifiche di resistenza
4.4.8.1.1. Trazione parallela alla fibratura
4.4.8.1.2. Trazione perpendicolare alla fibratura
4.4.8.1.3. Compressione parallela alla fibratura
4.4.8.1.4. Compressione perpendicolare alla fibratura
4.4.8.1.5. Compressione inclinata rispetto alla fibratura
4.4.8.1.6. Flessione
4.4.8.1.7. Tensoflessione
4.4.8.1.8. Pressoflessione
4.4.8.1.9. Taglio
4.4.8.1.10. Torsione
4.4.8.1.11. Taglio e torsione
4.4.8.2. Verifiche di stabilità
4.4.8.2.1. Elementi inflessi (instabilità di trave)
4.4.8.2.2. Elementi compressi (instabilità di colonna)
4.4.9. COLLEGAMENTI
4.4.10. ELEMENTI STRUTTURALI
4.4.11. SISTEMI STRUTTURALI
4.4.12. ROBUSTEZZA
4.4.13. DURABILITÀ
4.4.14. RESISTENZA AL FUOCO
4.4.15. REGOLE PER L’ESECUZIONE
4.4.16. VERIFICHE PER SITUAZIONI TRANSITORIE, CONTROLLI E PROVE DI CARICO
4.4.17. VERIFICHE PER SITUAZIONI PROGETTUALI ECCEZIONALI
4.4.18. PROGETTAZIONE INTEGRATA DA PROVE E VERIFICA MEDIANTE PROVE
4.5. COSTRUZIONI DI MURATURA
4.5.1. DEFINIZIONI
4.5.2. MATERIALI E CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE
4.5.2.1. Malte
4.5.2.2. Elementi resistenti in muratura
4.5.2.2.1. Elementi artificiali
4.5.2.2.2. Elementi naturali
4.5.2.3. Murature
4.5.3. CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLE MURATURE
4.5.4. ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE
4.5.5. ANALISI STRUTTURALE
4.5.6. VERIFICHE
4.5.6.1. Resistenze di progetto
4.5.6.2. Verifiche agli stati limite ultimi
4.5.6.3. Verifiche agli stati limite di esercizio
4.5.6.4. Verifiche semplificate
4.5.7. MURATURA ARMATA
4.5.8. MURATURA CONFINATA
4.5.9. VERIFICHE PER SITUAZIONI TRANSITORIE
4.5.10. VERIFICHE PER SITUAZIONI ECCEZIONALI
4.5.11. RESISTENZA AL FUOCO
4.5.12. PROGETTAZIONE INTEGRATA DA PROVE E VERIFICA MEDIANTE PROVE
4.6. ALTRI SISTEMI COSTRUTTIVI
5. PONTI
5.1. PONTI STRADALI
5.1.1. OGGETTO
5.1.2. PRESCRIZIONI GENERALI
5.1.2.1. Geometria della sede stradale
5.1.2.2. Altezza libera
5.1.2.3. Compatibilità idraulica
5.1.3. AZIONI SUI PONTI STRADALI
5.1.3.1. Azioni permanenti
5.1.3.2. Distorsioni e deformazioni impresse
5.1.3.3. Azioni variabili da traffico. Carichi verticali: Q1
5.1.3.3.1. Premessa
5.1.3.3.2. Definizione delle corsie convenzionali
5.1.3.3.3. Schemi di Carico
5.1.3.3.4. Categorie Stradali
5.1.3.3.5. Disposizione dei carichi mobili per realizzare le condizioni di carico più gravose
5.1.3.3.6. Strutture secondarie di impalcato
Diffusione dei carichi locali
Calcolo delle strutture secondarie di impalcato
5.1.3.4. Azioni variabili da traffico. Incremento dinamico addizionale in presenza di discontinuità strutturali: q2
5.1.3.5. Azioni variabili da traffico. Azione longitudinale di frenamento o di accelerazione: q3
5.1.3.6. Azioni variabili da traffico. Azione centrifuga: q4
5.1.3.7. Azioni di neve e di vento: q5
5.1.3.8. Azioni idrodinamiche: q6
5.1.3.9. Azioni della temperatura: q7
5.1.3.10. Azioni sui parapetti e urto di veicolo in svio: q8
5.1.3.11. Resistenze passive dei vincoli: q9
5.1.3.12. Azioni sismiche: E
5.1.3.13. Azioni eccezionali: A
5.1.3.14. Combinazioni di carico
5.1.4. VERIFICHE DI SICUREZZA
5.1.4.1. Verifiche agli Stati Limite Ultimi
5.1.4.2. Stati Limite di Esercizio
5.1.4.3. Verifiche allo stato limite di fatica
Verifiche per vita illimitata
Verifiche a danneggiamento
5.1.4.4. Verifiche allo stato limite di fessurazione
5.1.4.5. Verifiche allo stato limite di deformazione
5.1.4.6. Verifiche delle azioni sismiche
5.1.4.7. Verifiche in fase di costruzione
5.1.5. STRUTTURE PORTANTI
5.1.5.1. Impalcato
5.1.5.1.1. Spessori minimi
5.1.5.1.2. Strutture ad elementi prefabbricati
5.1.5.2. Pile
5.1.5.2.1. Spessori minimi
5.1.5.2.2. Schematizzazione e calcolo
5.1.6. VINCOLI
5.1.6.1. Protezione dei vincoli
5.1.6.2. Controllo, manutenzione e sostituzione
5.1.6.3. Vincoli in zona sismica
5.1.7. OPERE ACCESSORIE
5.1.7.1. Impermeabilizzazione
5.1.7.2. Pavimentazioni
5.1.7.3. Giunti
5.1.7.4. Smaltimento dei liquidi provenienti dall’impalcato
5.1.7.5. Dispositivi per l’ispezionabilità e la manutenzione delle opere
5.1.7.6. Vani per condotte e cavidotti
5.2. PONTI FERROVIARI
5.2.1. PRINCIPALI CRITERI PROGETTUALI E MANUTENTIVI
5.2.1.1. Ispezionabilità e manutenzione
5.2.1.2. Compatibilità idraulica
5.2.1.3. Altezza libera
5.2.2. AZIONI SULLE OPERE
5.2.2.1. Azioni permanenti
5.2.2.1.1. Carichi permanenti portati
5.2.2.2. Azioni variabili verticali
5.2.2.2.1. Modelli di carico
5.2.2.2.1.1. Modello di carico LM 71
5.2.2.2.1.2. Modelli di carico SW
5.2.2.2.1.3. Treno scarico
5.2.2.2.1.4. Ripartizione locale dei carichi
5.2.2.2.1.5. Distribuzione dei carichi verticali per i rilevati a tergo delle spalle
5.2.2.2.2. Carichi sui marciapiedi
5.2.2.2.3. Effetti dinamici
5.2.2.3. Azioni variabili orizzontali
5.2.2.3.1. Forza centrifuga
5.2.2.3.2. Azione laterale (Serpeggio)
5.2.2.3.3. Azioni di avviamento e frenatura
5.2.2.4. Azioni variabili ambientali
5.2.2.4.1. Azione del vento
5.2.2.4.2. Temperatura
5.2.2.5. Effetti di interazione statica treno-binario-struttura
5.2.2.6. Effetti aerodinamici associati al passaggio dei convogli ferroviari
5.2.2.6.1. Superfici verticali parallele al binario
5.2.2.6.2. Superfici orizzontali al di sopra del binario
5.2.2.6.3. Superfici orizzontali adiacenti il binario
5.2.2.6.4. Strutture con superfici multiple a fianco del binario sia verticali che orizzontali o inclinate
5.2.2.6.5. Superfici che circondano integralmente il binario per lunghezze inferiori a 20 m
5.2.2.7. Azioni idrodinamiche
5.2.2.8. Azioni sismiche
5.2.2.9. Azioni eccezionali
5.2.2.9.1. Rottura della catenaria
5.2.2.9.2. Deragliamento al di sopra del ponte
5.2.2.9.3. Deragliamento al di sotto del ponte
5.2.2.10. Azioni indirette
5.2.2.10.1. Distorsioni
5.2.2.10.2. Ritiro e viscosità
5.2.2.10.3. Resistenze parassite nei vincoli
5.2.3. PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE VERIFICHE
5.2.3.1. Combinazione dei treni di carico e delle azioni da essi derivate per più binari
5.2.3.1.1. Numero di binari
5.2.3.1.2. Numero di treni contemporanei
5.2.3.1.3. Simultaneità delle azioni da traffico – valori caratteristici delle azioni combinate in gruppi di carichi
5.2.3.1.4. Valori rari e frequenti delle azioni da traffico ferroviario
5.2.3.1.5. Valori quasi-permanenti delle azioni da traffico ferroviario
5.2.3.1.6. Azioni da traffico ferroviario in situazioni transitorie
5.2.3.2. Verifiche agli SLU e SLE
5.2.3.2.1. Requisiti concernenti gli SLU
5.2.3.2.2. Requisiti concernenti gli SLE
5.2.3.2.2.1. Stati limite di esercizio per la sicurezza del traffico ferroviario
Accelerazioni verticali dell’impalcato
Deformazioni torsionali dell’impalcato
Inflessioni nel piano orizzontale dell’impalcato
5.2.3.2.3. Verifiche allo stato limite di fatica
5.2.3.2.4. Verifiche allo stato limite di fessurazione
6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA
6.1. DISPOSIZIONI GENERALI
6.1.1. OGGETTO DELLE NORME
6.1.2. PRESCRIZIONI GENERALI
6.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
6.2.1. CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO
6.2.2. INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA
6.2.3. FASI E MODALITÀ COSTRUTTIVE
6.2.4. VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI
6.2.4.1. Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU)
6.2.4.1.1. Azioni
6.2.4.1.2. Resistenze
6.2.4.1.3. Verifiche strutturali con l’analisi di interazione terreno-struttura
6.2.4.2. Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi idraulici
6.2.4.3. Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE)
6.2.5. IMPIEGO DEL METODO OSSERVAZIONALE
6.2.6. MONITORAGGIO DEL COMPLESSO OPERA-TERRENO
6.3. STABILITÀ DEI PENDII NATURALI
6.3.1. PRESCRIZIONI GENERALI
6.3.2. MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL PENDIO
6.3.3. MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO
6.3.4. VERIFICHE DI SICUREZZA
6.3.5. INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE
6.3.6. CONTROLLI E MONITORAGGIO
6.4. OPERE DI FONDAZIONE
6.4.1. CRITERI GENERALI DI PROGETTO
6.4.2. FONDAZIONI SUPERFICIALI
6.4.2.1. Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
6.4.2.2. Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE)
6.4.3. FONDAZIONI SU PALI
6.4.3.1. Verifiche agli stati limite ultimi (SLU)
6.4.3.1.1. Resistenze di pali soggetti a carichi assiali
6.4.3.1.1.1. Resistenza a carico assiale di una palificata
6.4.3.1.2. Resistenze di pali soggetti a carichi trasversali
6.4.3.2. Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE)
6.4.3.3. Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) delle fondazioni miste
6.4.3.4. Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE) delle fondazioni miste
6.4.3.5. Aspetti costruttivi
6.4.3.6. Controlli d’integrità dei pali
6.4.3.7. Prove di carico
6.4.3.7.1. Prove di progetto su pali pilota
6.4.3.7.2. Prove in corso d’opera
6.5. OPERE DI SOSTEGNO
6.5.1. CRITERI GENERALI DI PROGETTO
6.5.2. AZIONI
6.5.2.1. Sovraccarichi
6.5.2.2. Modello geometrico di riferimento
6.5.3. VERIFICHE AGLI STATI LIMITE
6.5.3.1. Verifiche di sicurezza (SLU)
6.5.3.1.1. Muri di sostegno
6.5.3.1.2. Paratie
6.5.3.2. Verifiche di esercizio (SLE)
6.6. TIRANTI DI ANCORAGGIO
6.6.1. CRITERI DI PROGETTO
6.6.2. VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU)
6.6.3. ASPETTI COSTRUTTIVI
6.6.4. PROVE DI CARICO
6.6.4.1. Prove di progetto su ancoraggi preliminari
6.6.4.2. Prove di carico in corso d’opera sugli ancoraggi
6.7. OPERE IN SOTTERRANEO
6.7.1. PRESCRIZIONI GENERALI
6.7.2. CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA
6.7.3. CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA
6.7.4. CRITERI DI PROGETTO
6.7.5. ANALISI PROGETTUALI E VERIFICHE DI SICUREZZA
6.7.6. CONTROLLO E MONITORAGGIO
6.8. OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO
6.8.1. CRITERI GENERALI DI PROGETTO
6.8.2. VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU)
6.8.3. VERIFICHE DI ESERCIZIO (SLE)
6.8.4. ASPETTI COSTRUTTIVI
6.8.5. CONTROLLI E MONITORAGGIO
6.8.6. FRONTI DI SCAVO
6.8.6.1. Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica
6.8.6.2. Criteri generali di progetto e verifiche di sicurezza
6.9. MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DEGLI AMMASSI ROCCIOSI
6.9.1. SCELTA DEL TIPO DI INTERVENTO E CRITERI GENERALI DI PROGETTO
6.9.2. MONITORAGGIO
6.10. CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI
6.10.1. CRITERI GENERALI DI PROGETTO
6.10.2. INDAGINI GEOTECNICHE E CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA
6.10.3. TIPI DI CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO
6.10.4. CONTROLLI E MONITORAGGIO
6.11. DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI
6.11.1. DISCARICHE CONTROLLATE
6.11.1.1. Criteri di progetto
6.11.1.2. Caratterizzazione del sito
6.11.1.3. Modalità costruttive e di controllo dei dispositivi di barriera
6.11.1.4. Verifiche di sicurezza
6.11.1.5. Monitoraggio
6.11.2. DEPOSITI DI INERTI
6.11.2.1. Criteri di progetto
6.11.2.2. Monitoraggio
6.12. FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE
6.12.1. INDAGINI SPECIFICHE
7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
7.0. GENERALITÀ
7.1. REQUISITI DELLE COSTRUZIONI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
7.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE
7.2.1. CARATTERISTICHE GENERALI DELLE COSTRUZIONI
7.2.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI STRUTTURALI
7.2.3. CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI “SECONDARI” ED ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI
7.2.4. CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI
7.2.5. REQUISITI STRUTTURALI DEGLI ELEMENTI DI FONDAZIONE
7.2.6. CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E DELL’AZIONE SISMICA
7.3. METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA
7.3.1. ANALISI LINEARE O NON LINEARE
7.3.2. ANALISI DINAMICA O STATICA
7.3.3. ANALISI LINEARE DINAMICA O STATICA
7.3.3.1. Analisi lineare dinamica
7.3.3.2. Analisi lineare statica
7.3.3.3. Valutazione degli spostamenti della struttura
7.3.4. ANALISI NON LINEARE DINAMICA O STATICA
7.3.4.1. Analisi non lineare dinamica
7.3.4.2. Analisi non lineare statica
7.3.5. RISPOSTA ALLE DIVERSE COMPONENTI DELL’AZIONE SISMICA ED ALLA VARIABILITÀ SPAZIALE DEL MOTO
7.3.6. RISPETTO DEI REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
7.3.6.1. Elementi strutturali (st)
7.3.6.2. Elementi non strutturali (ns)
7.3.6.3. Impianti (im)
7.4. COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
7.4.1. GENERALITÀ
7.4.2. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
7.4.2.1. Conglomerato
7.4.2.2. Acciaio
7.4.3. TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI COMPORTAMENTO
7.4.3.1. Tipologie strutturali
7.4.3.2. Fattori di comportamento
7.4.4. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI PRIMARI E SECONDARI
7.4.4.1. Travi
7.4.4.1.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.1.2. Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.2. Pilastri
7.4.4.2.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.2.2. Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.3. Nodi trave-pilastro
7.4.4.3.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.4. Diaframmi orizzontali
7.4.4.4.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.5. Pareti
7.4.4.5.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.4.4.5.2. Verifiche di duttilità (DUT)
7.4.4.6. Travi di accoppiamento dei sistemi a pareti
7.4.5. COSTRUZIONI CON STRUTTURA PREFABBRICATA
7.4.5.1. Tipologie strutturali e fattori di comportamento
7.4.5.2. Collegamenti
7.4.5.2.1. Regole di progetto
7.4.5.2.2. Valutazione della resistenza
7.4.5.3. Elementi strutturali
7.4.6. DETTAGLI COSTRUTTIVI PER LE STRUTTURE A COMPORTAMENTO DISSIPATIVO
7.4.6.1. Limitazioni geometriche
7.4.6.1.1. Travi
7.4.6.1.2. Pilastri
7.4.6.1.3. Nodi trave-pilastro
7.4.6.1.4. Pareti
7.4.6.2. Limitazioni di armatura
7.4.6.2.1. Travi
7.4.6.2.2. Pilastri
7.4.6.2.3. Nodi trave-pilastro
7.4.6.2.4. Pareti
7.4.6.2.5. Travi di accoppiamento
7.5. COSTRUZIONI DI ACCIAIO
7.5.1. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
7.5.2. TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI COMPORTAMENTO
7.5.2.1. Tipologie strutturali
7.5.2.2. Fattori di comportamento
7.5.3. REGOLE DI PROGETTO GENERALI PER ELEMENTI STRUTTURALI DISSIPATIVI
7.5.3.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.5.3.2. Verifiche di duttilità (DUT)
7.5.4. REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE
7.5.4.1. Travi
7.5.4.2. Colonne
7.5.4.3. Collegamenti trave-colonna
7.5.4.4. Pannelli d’anima dei collegamenti trave-colonna
7.5.4.5. Collegamenti colonna-fondazione
7.5.5. REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI CONCENTRICI
7.5.6. REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI ECCENTRICI
7.6. COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO
7.6.1. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
7.6.1.1. Calcestruzzo
7.6.1.2. Acciaio per c.a.
7.6.1.3. Acciaio strutturale
7.6.2. TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI COMPORTAMENTO
7.6.2.1. Tipologie strutturali
7.6.2.2. Fattori di comportamento
7.6.3. RIGIDEZZA DELLA SEZIONE TRASVERSALE COMPOSTA
7.6.4. CRITERI DI PROGETTO E DETTAGLI PER STRUTTURE DISSIPATIVE
7.6.4.1. Criteri di progetto per strutture dissipative
7.6.4.2. Verifiche di resistenza (RES)
7.6.4.3. Verifiche di duttilità (DUT)
7.6.4.4. Dettagli costruttivi
7.6.5. REGOLE SPECIFICHE PER LE MEMBRATURE
7.6.5.1. Travi con soletta collaborante
7.6.5.2. Membrature composte parzialmente rivestite di calcestruzzo
7.6.5.3. Colonne composte completamente rivestite di calcestruzzo
7.6.5.4. Colonne composte riempite di calcestruzzo
7.6.6. REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE
7.6.6.1. Analisi strutturale
7.6.6.2. Travi e colonne
7.6.6.3. Collegamenti trave-colonna
7.6.6.4. Collegamenti colonna-fondazione
7.6.6.5. Condizione per trascurare il carattere composto delle travi con soletta
7.6.7. REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI CONCENTRICI
7.6.8. REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI ECCENTRICI
7.7. COSTRUZIONI DI LEGNO
7.7.1. ASPETTI CONCETTUALI DELLA PROGETTAZIONE
7.7.2. MATERIALI E PROPRIETÀ DELLE ZONE DISSIPATIVE
7.7.3. TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI COMPORTAMENTO
7.7.3.1. Precisazioni
7.7.4. ANALISI STRUTTURALE
7.7.5. DISPOSIZIONI COSTRUTTIVE
7.7.5.1. Generalità
7.7.5.2. Disposizioni costruttive per i collegamenti
7.7.5.3. Disposizioni costruttive per gli impalcati
7.7.6. VERIFICHE DI SICUREZZA
7.7.7. REGOLE DI DETTAGLIO
7.7.7.1. Disposizioni costruttive per i collegamenti
7.7.7.2. Disposizioni costruttive per gli impalcati
7.8. COSTRUZIONI DI MURATURA
7.8.1. REGOLE GENERALI
7.8.1.1. Premessa
7.8.1.2. Materiali
7.8.1.3. Modalità costruttive e fattori di comportamento
7.8.1.4. Criteri di progetto e requisiti geometrici
7.8.1.5. Metodi di analisi
7.8.1.5.1. Generalità
7.8.1.5.2. Analisi lineare statica
7.8.1.5.3. Analisi dinamica modale
7.8.1.5.4. Analisi statica non lineare
7.8.1.5.5. Analisi dinamica non lineare
7.8.1.6. Verifiche di sicurezza
7.8.1.7. Principi di progettazione in capacità
7.8.1.8. Fondazioni
7.8.1.9. Costruzioni semplici
7.8.2. COSTRUZIONI DI MURATURA ORDINARIA
7.8.2.1. Criteri di progetto
7.8.2.2. Verifiche di sicurezza
7.8.2.2.1. Pressoflessione nel piano
7.8.2.2.2. Taglio
7.8.2.2.3. Pressoflessione fuori piano
7.8.2.2.4. Travi in muratura
7.8.3. COSTRUZIONI DI MURATURA ARMATA
7.8.3.1. Criteri di progetto
7.8.3.2. Verifiche di sicurezza
7.8.3.2.1. Pressoflessione nel piano
7.8.3.2.2. Taglio
7.8.3.2.3. Pressoflessione fuori piano
7.8.4. COSTRUZIONI DI MURATURA CONFINATA
7.8.5. STRUTTURE MISTE
7.8.6. REGOLE DI DETTAGLIO
7.8.6.1. Costruzioni di muratura ordinaria
7.8.6.2. Costruzioni di muratura armata
7.8.6.3. Costruzioni di muratura confinata
7.9. PONTI
7.9.1. CAMPO DI APPLICAZIONE
7.9.2. CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE
7.9.2.1. Valori del fattore di comportamento
7.9.3. MODELLO STRUTTURALE
7.9.3.1. Interazione terreno-struttura e analisi di risposta sismica locale
7.9.4. ANALISI STRUTTURALE
7.9.4.1. Analisi statica lineare
7.9.5. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
7.9.5.1. Pile
7.9.5.1.1. Verifiche di resistenza (RES)
7.9.5.1.2. Verifiche di duttilità (DUT)
7.9.5.2. Impalcato
7.9.5.2.1 VERIFICHE DI RESISTENZA (RES)
7.9.5.3. Apparecchi di appoggio e zone di sovrapposizione
7.9.5.3.1. Apparecchi d’appoggio o di vincolo fissi
7.9.5.3.2. Apparecchi d’appoggio mobili
7.9.5.3.3. Dispositivi di fine corsa
7.9.5.3.4. Zone di sovrapposizione
7.9.5.4. Spalle
7.9.5.4.1. Collegamento mediante apparecchi d’appoggio mobili
7.9.5.4.2. Collegamento mediante apparecchi d’appoggio fissi
7.9.6. DETTAGLI COSTRUTTIVI PER ELEMENTI DI CALCESTRUZZO ARMATO
7.9.6.1. Pile
7.9.6.1.1. Armature per il confinamento del nucleo di calcestruzzo
7.9.6.1.2. Armature per contrastare l’instabilità delle barre verticali compresse
7.9.6.1.3. Dettagli costruttivi per le zone dissipative
7.9.6.2. Impalcato, fondazioni e spalle
7.10. COSTRUZIONI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE
7.10.1. SCOPO
7.10.2. REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO
7.10.3. CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI
7.10.4. INDICAZIONI PROGETTUALI
7.10.4.1. Indicazioni riguardanti i dispositivi
7.10.4.2. Controllo di movimenti indesiderati
7.10.4.3. Controllo degli spostamenti sismici differenziali del terreno
7.10.4.4. Controllo degli spostamenti relativi al terreno e alle costruzioni circostanti
7.10.5. MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALE
7.10.5.1. Proprietà del sistema di isolamento
7.10.5.2. Modellazione
7.10.5.3. Analisi
7.10.5.3.1. Analisi lineare statica
7.10.5.3.2. Analisi lineare dinamica
7.10.6. VERIFICHE
7.10.6.1. Verifiche degli stati limite di esercizio
7.10.6.2. Verifiche degli stati limite ultimi
7.10.6.2.1. Verifiche dello SLV
7.10.6.2.2. Verifiche dello SLC
7.10.7. ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ
7.10.8. ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO
7.11. OPERE E SISTEMI GEOTECNICI
7.11.1. REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE
7.11.2. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA AI FINI SISMICI
7.11.3. RISPOSTA SISMICA E STABILITÀ DEL SITO
7.11.3.1. Risposta sismica locale
7.11.3.2. Fattori di amplificazione stratigrafica
7.11.3.3. Fattori di amplificazione topografica
7.11.3.4. Stabilità nei confronti della liquefazione
7.11.3.4.1. Generalità
7.11.3.4.2. Esclusione della verifica a liquefazione
7.11.3.4.3. Metodi di analisi
7.11.3.5. Stabilità dei pendii
7.11.3.5.1. Azione sismica
7.11.3.5.2. Metodi di analisi
7.11.4. FRONTI DI SCAVO E RILEVATI
7.11.5. FONDAZIONI
7.11.5.1. Regole generali di progettazione
7.11.5.2. Indagini e modello geotecnico
7.11.5.3. Verifiche dello Stato Limite Ultimo (SLU) e Allo Stato Limite di esercizio (SLE)
7.11.5.3.1. Fondazioni superficiali
7.11.5.3.2. Fondazioni su pali
7.11.6. OPERE DI SOSTEGNO
7.11.6.1. Requisiti generali
7.11.6.2. Muri di sostegno
7.11.6.2.1. Metodi di analisi
7.11.6.2.2. Verifiche di sicurezza
7.11.6.3. Paratie
7.11.6.3.1. Metodi pseudo-statici
7.11.6.3.2. Verifiche di sicurezza
7.11.6.4. Sistemi di vincolo
7.11.6.4.1. Verifiche di sicurezza
8. COSTRUZIONI ESISTENTI
8.1. OGGETTO
8.2. CRITERI GENERALI
8.3. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
8.4. CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
8.4.1. RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
8.4.2. INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO
8.4.3. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
8.5. DEFINIZIONE DEL MODELLO DI RIFERIMENTO PER LE ANALISI
8.5.1. ANALISI STORICO-CRITICA
8.5.2. RILIEVO
8.5.3. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI
8.5.4. LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA
8.5.5. AZIONI
8.6. MATERIALI
8.7. PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE
8.7.1. COSTRUZIONI IN MURATURA
8.7.2. COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO O IN ACCIAIO
8.7.3. COSTRUZIONI MISTE
8.7.4. CRITERI E TIPI D’INTERVENTO
8.7.5. ELABORATI DEL PROGETTO DELL’INTERVENTO
9. COLLAUDO STATICO
9.1. PRESCRIZIONI GENERALI
9.2. PROVE DI CARICO
9.2.1. STRUTTURE PREFABBRICATE
9.2.2. PONTI STRADALI
9.2.3. PONTI FERROVIARI
10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO
10.1. CARATTERISTICHE GENERALI
10.2. ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO
10.2.1. RELAZIONE DI CALCOLO
Tipo di analisi svolta
Origine e Caratteristiche dei Codici di Calcolo
Modalità di presentazione dei risultati
Informazioni generali sull’elaborazione
Giudizio motivato di accettabilità dei risultati
10.2.2. VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL CALCOLO
11. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE
11.1. GENERALITÀ
11.2. CALCESTRUZZO
11.2.1. SPECIFICHE PER IL CALCESTRUZZO
11.2.2. CONTROLLI DI QUALITÀ DEL CALCESTRUZZO
11.2.3. VALUTAZIONE PRELIMINARE
11.2.4. PRELIEVO E PROVA DEI CAMPIONI
11.2.5. CONTROLLO DI ACCETTAZIONE
11.2.5.1. Controllo di tipo A
11.2.5.2. Controllo di tipo B
11.2.5.3. Prescrizioni comuni per entrambi i criteri di controllo
11.2.6. CONTROLLO DELLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA
11.2.7. PROVE COMPLEMENTARI
11.2.8. PRESCRIZIONI RELATIVE AL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO
11.2.9. COMPONENTI DEL CALCESTRUZZO
11.2.9.1. Leganti
11.2.9.2. Aggregati
11.2.9.3. Aggiunte
11.2.9.4. Additivi
11.2.9.5. Acqua di impasto
11.2.9.6. Miscele preconfezionate di componenti per calcestruzzo
11.2.10. CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO
11.2.10.1. Resistenza a compressione
11.2.10.2. Resistenza a trazione
11.2.10.3. Modulo elastico
11.2.10.4. Coefficiente di poisson
11.2.10.5. Coefficiente di dilatazione termica
11.2.10.6. Ritiro
11.2.10.7. Viscosità
11.2.11. DURABILITÀ
11.2.12. CALCESTRUZZO FIBRORINFORZATO (FRC)
11.3. ACCIAIO
11.3.1. PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO
11.3.1.1. Controlli
11.3.1.2. Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
11.3.1.3. Mantenimento e rinnovo della qualificazione
11.3.1.4. Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati
11.3.1.5. Forniture e documentazione di accompagnamento
11.3.1.6. Prove di qualificazione e verifiche periodiche della qualità
11.3.1.7. Centri di trasformazione
11.3.2. ACCIAIO PER CALCESTRUZZO ARMATO
11.3.2.1. Acciaio per calcestruzzo armato B450C
11.3.2.2. Acciaio per calcestruzzo armato B450A
11.3.2.3. Accertamento delle proprietà meccaniche
11.3.2.4. Caratteristiche dimensionali e di impiego
11.3.2.5. Reti e tralicci elettrosaldati
11.3.2.5.1. Identificazione delle reti e dei tralicci elettrosaldati
11.3.2.6. Saldabilità
11.3.2.7. Tolleranze dimensionali
11.3.2.8. Altri tipi di acciai
11.3.2.8.1. Acciai inossidabili
11.3.2.8.2. Acciai zincati
11.3.2.9. Giunzioni meccaniche
11.3.2.10. Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato normale – barre e rotoli
11.3.2.10.1. Controlli sistematici in stabilimento
11.3.2.10.1.1. Generalità
11.3.2.10.1.2. Prove di qualificazione
11.3.2.10.1.3. Procedura di valutazione
11.3.2.10.1.4. Prove periodiche di verifica della qualità
11.3.2.10.2. Controlli su singole colate o lotti di produzione
11.3.2.10.3. Controlli nei centri di trasformazione
11.3.2.10.4. Prove di aderenza
11.3.2.11. Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato normale – reti e tralicci elettrosaldati
11.3.2.11.1. Controlli sistematici in stabilimento
11.3.2.11.1.1. Prove di qualificazione
11.3.2.11.1.2. Prove di verifica della qualità
11.3.2.11.2. Controlli su singoli lotti di produzione
11.3.2.12. Controlli di accettazione in cantiere
11.3.3. ACCIAIO PER CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO
11.3.3.1. Caratteristiche dimensionali e di impiego
11.3.3.2. Caratteristiche dei prodotti
11.3.3.3. Cadute di tensione per rilassamento
11.3.3.4. Centri di trasformazione
11.3.3.5. Procedure di controllo per acciai da calcestruzzo armato precompresso
11.3.3.5.1. Prescrizioni comuni – Modalità di prelievo
11.3.3.5.2. Controlli sistematici in stabilimento
11.3.3.5.2.1. Prove di qualificazione
11.3.3.5.2.2. Prove di verifica della qualità
11.3.3.5.2.3. Determinazione delle proprietà e tolleranze
11.3.3.5.2.4. Controlli su singoli lotti di produzione
11.3.3.5.3. Controlli nei centri di trasformazione
11.3.3.5.4. Controlli di accettazione in cantiere
11.3.3.5.5. Prodotti inguainati o inguainati e cerati
11.3.3.5.6. Prodotti zincati
11.3.3.5.7. Certificati di prova rilasciati dal laboratorio di cui all’art. 59 del DPR 380/2001
11.3.4. ACCIAIO PER STRUTTURE METALLICHE E PER STRUTTURE COMPOSTE
11.3.4.1. Generalità
11.3.4.2. Acciai laminati
11.3.4.2.1. Controlli sui prodotti laminati
11.3.4.2.2. Fornitura dei prodotti laminati
11.3.4.3. Acciaio per getti
11.3.4.4. Acciaio per strutture saldate
11.3.4.5. Processo di saldatura
11.3.4.6. Bulloni e chiodi
11.3.4.6.1. Bulloni “non a serraggio controllato”
11.3.4.6.2. Bulloni “a serraggio controllato”
11.3.4.6.3. Elementi di collegamento in acciaio inossidabile
11.3.4.6.4. Chiodi
11.3.4.7. Connettori a piolo
11.3.4.8. Acciai inossidabili
11.3.4.9. Acciai da carpenteria per strutture soggette ad azioni sismiche
11.3.4.10. CENTRI DI TRASFORMAZIONE E CENTRI DI PRODUZIONE DI ELEMENTI IN ACCIAIO
11.3.4.11. PROCEDURE DI CONTROLLO SU ACCIAI DA CARPENTERIA
11.3.4.11.1. Controlli in stabilimento di produzione
11.3.4.11.1.1. Suddivisione dei prodotti
11.3.4.11.1.2. Prove di qualificazione
11.3.4.11.1.3. Controllo continuo della qualità della produzione
11.3.4.11.1.4. Verifica periodica della qualità
11.3.4.11.1.5. Controlli su singole colate
11.3.4.11.2. Controlli nei centri di trasformazione e nei centri di produzione di elementi tipologici in acciaio
11.3.4.11.2.1. Centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo
11.3.4.11.2.2. Centri di prelavorazione di componenti strutturali
11.3.4.11.2.3. Officine per la produzione di carpenterie metalliche
11.3.4.11.2.4. Officine per la produzione di bulloni e chiodi
11.3.4.11.3. Controlli di accettazione in cantiere
11.4. ANCORANTI PER USO STRUTTURALE E GIUNTI DI DILATAZIONE
11.4.1. ANCORANTI PER USO STRUTTURALE
11.4.2. GIUNTI DI DILATAZIONE STRADALE
11.5. SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO
11.5.1. SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST TESI
11.5.2. TIRANTI DI ANCORAGGIO PER USO GEOTECNICO
11.6. APPOGGI STRUTTURALI
11.7. MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO
11.7.1. GENERALITÀ
11.7.1.1. Proprietà dei materiali
11.7.2. LEGNO MASSICCIO
11.7.3. LEGNO STRUTTURALE CON GIUNTI A DITA
11.7.4. LEGNO LAMELLARE INCOLLATO E LEGNO MASSICCIO INCOLLATO
11.7.5. PANNELLI A BASE DI LEGNO
11.7.6. ALTRI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO PER USO STRUTTURALE
11.7.7. ADESIVI
11.7.7.1. Adesivi per elementi incollati in stabilimento
11.7.7.2. Adesivi per giunti realizzati in cantiere
11.7.8. ELEMENTI MECCANICI DI COLLEGAMENTO
11.7.9. DURABILITÀ DEL LEGNO E DERIVATI
11.7.9.1. Generalità
11.7.9.2. Requisiti di durabilità naturale dei materiali a base di legno
11.7.10. PROCEDURE DI IDENTIFICAZIONE, QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE – CENTRI DI LAVORAZIONE
11.7.10.1. Fabbricanti e centri di lavorazione
11.7.10.1.1. Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati
11.7.10.1.2. Forniture e documentazione di accompagnamento
11.7.10.2. Controlli di accettazione in cantiere
11.8. COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P.
11.8.1. GENERALITÀ
11.8.2. REQUISITI MINIMI DEGLI STABILIMENTI E DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE
11.8.3. CONTROLLO DI PRODUZIONE
11.8.3.1. Controllo sui materiali per elementi di serie
11.8.3.2. Controllo di produzione in serie controllata
11.8.3.3. Prove iniziali di tipo per elementi in serie controllata
11.8.3.4. Marchiatura
11.8.4. PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE
11.8.4.1. Qualificazione dello stabilimento
11.8.4.2. Qualificazione della produzione in serie dichiarata
11.8.4.3. Qualificazione della produzione in serie controllata
11.8.4.4. Sospensioni e revoche
11.8.5. DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO
11.8.6. DISPOSITIVI MECCANICI DI COLLEGAMENTO
11.9. DISPOSITIVI ANTISISMICI E DI CONTROLLO DI VIBRAZIONI
11.9.1. TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI
11.9.2. PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE
11.9.3. PROCEDURA DI ACCETTAZIONE
11.9.4. DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO LINEARE
11.9.4.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.5. DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO NON LINEARE
11.9.5.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.6. DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO VISCOSO
11.9.6.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.7. ISOLATORI ELASTOMERICI
11.9.7.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.8. ISOLATORI A SCORRIMENTO
11.9.8.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.9. DISPOSITIVI A VINCOLO RIGIDO DEL TIPO A “FUSIBILE”
11.9.9.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.9.10. DISPOSITIVI (DINAMICI) DI VINCOLO PROVVISORIO
11.9.10.1. Prove di accettazione sui dispositivi
11.10. MURATURA PORTANTE
11.10.1. ELEMENTI PER MURATURA
11.10.1.1. Prove di accettazione
11.10.1.1.1. Resistenza a compressione degli elementi resistenti artificiali o naturali
11.10.2. MALTE PER MURATURA
11.10.2.1. Malte a prestazione garantita
11.10.2.2. Malte a composizione prescritta
11.10.2.3. Malte prodotte in cantiere
11.10.2.4. Prove di accettazione
11.10.3. DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI DELLA MURATURA
11.10.3.1. RESISTENZA A COMPRESSIONE
11.10.3.1.1. Determinazione sperimentale della resistenza a compressione
11.10.3.1.2. Stima della resistenza a compressione
11.10.3.2. Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali
11.10.3.2.1. Determinazione sperimentale della resistenza a taglio
11.10.3.2.2. Stima della resistenza a taglio
11.10.3.3. Resistenza caratteristica a taglio
11.10.3.4. Moduli di elasticità secanti
RIFERIMENTI TECNICI
INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE INCLUSO
Note sul software incluso
Requisiti hardware e software
Download del software e richiesta della password di attivazione
Installazione ed attivazione del software