Niente lavori privati per le Società di ingegneria: bocciato l'emendamento allo Sblocca Italia
Venerdì mattina l'VIII Commissione della Camera ha bocciato per inammissibilità l'emendamento 17.196 presentato dal Governo al Decreto Sblocca Italia che pun...
Venerdì mattina l'VIII Commissione della Camera ha bocciato per
inammissibilità l'emendamento 17.196 presentato dal Governo al
Decreto Sblocca Italia che puntava ad aprire alle società di
ingegneria anche il mercato dei lavori privati. La Rete delle
Professioni Tecniche (RPT) ringrazia per questo il Presidente ed i
componenti dell'8° Commissione della Camera. Ciò accade a poche ore
dalla presa di posizione della Rete delle Professioni Tecniche che
ha denunciato il tentativo di affossare definitivamente le Società
tra Professionisti (STP) a vantaggio delle società di ingegneria
che già controllano la quasi totalità del mercato dei bandi
pubblici. Inoltre questa norma avrebbe creato, nel campo privato,
una palese violazione della concorrenza, consentendo di operare a
soggetti non non obbligati al rispetto delle regole imposte dalla
recente riforma ai professionisti ed alle loro società, impendendo
ancora di più l'ingresso nel mercato del lavoro di giovani
professionisti.
Ancora più grave è che il Governo abbia sponsorizzato una norma, che tende ad annullare gli effetti di una sentenza che ha ribadito l'impossibilità di operare nel campo privato delle società di ingegneria. È incredibile che ancora oggi si facciano sentenze "ad personam" o, meglio, "ad societatem".
"Accogliamo con grande soddisfazione il voto dell'VIII Commissione che ha riconosciuto come inammissibile l'emendamento presso la VIII Commissione della Camera - ha commentato Leopold Freyrie, Presidente del Consiglio nazionale degli Architetti - La sua eventuale approvazione avrebbe comportato un grave danno per i professionisti italiani. Serve ora dare prospettive ad un settore, quello delle costruzioni, che dall'inizio della crisi ha perso oltre 700mila posti di lavoro. Ci aspettiamo, in tempi brevissimi, adeguati provvedimenti in materia di semplificazione amministrativa, sburocratizzazione, finanziamento a professionisti e imprese, rinnovo delle normative di settore in materia di lavori pubblici e urbanistica. Ed ancora, stabilizzazione degli ecoincentivi, politiche coordinate di rigenerazione urbana sostenibile affinchè il Paese, nel suo complesso, possa iniziare a riprogettare la sua ripresa".
"Ora chiediamo - prosegue Zambrano, Coordinatore della RPT - un tavolo di confronto con i Ministeri della Giustizia, delle Infrastrutture e dell'Economia per lavorare ad un intervento di sistema che consenta alle Società tra Professionisti, ai Professionisti e alla Società di ingegneria di convivere in un quadro di equilibrio. Bisogna permettere alle STP di decollare. Ci auguriamo che su questo non vi siano preclusioni o barricate o ulteriori tentativi di inserire la norma in altri provvedimenti. Noi siamo per la collaborazione e l'apertura. Ma per il rispetto "vero" delle regole della concorrenza. Al tempo stesso, occorre trovare una via per integrare le società di ingegneria all'interno di un contesto normativo che al momento prevede per i professionisti tutta una serie di vincoli e obblighi dai quali esse sono esenti".
Ancora più grave è che il Governo abbia sponsorizzato una norma, che tende ad annullare gli effetti di una sentenza che ha ribadito l'impossibilità di operare nel campo privato delle società di ingegneria. È incredibile che ancora oggi si facciano sentenze "ad personam" o, meglio, "ad societatem".
"Accogliamo con grande soddisfazione il voto dell'VIII Commissione che ha riconosciuto come inammissibile l'emendamento presso la VIII Commissione della Camera - ha commentato Leopold Freyrie, Presidente del Consiglio nazionale degli Architetti - La sua eventuale approvazione avrebbe comportato un grave danno per i professionisti italiani. Serve ora dare prospettive ad un settore, quello delle costruzioni, che dall'inizio della crisi ha perso oltre 700mila posti di lavoro. Ci aspettiamo, in tempi brevissimi, adeguati provvedimenti in materia di semplificazione amministrativa, sburocratizzazione, finanziamento a professionisti e imprese, rinnovo delle normative di settore in materia di lavori pubblici e urbanistica. Ed ancora, stabilizzazione degli ecoincentivi, politiche coordinate di rigenerazione urbana sostenibile affinchè il Paese, nel suo complesso, possa iniziare a riprogettare la sua ripresa".
"Ora chiediamo - prosegue Zambrano, Coordinatore della RPT - un tavolo di confronto con i Ministeri della Giustizia, delle Infrastrutture e dell'Economia per lavorare ad un intervento di sistema che consenta alle Società tra Professionisti, ai Professionisti e alla Società di ingegneria di convivere in un quadro di equilibrio. Bisogna permettere alle STP di decollare. Ci auguriamo che su questo non vi siano preclusioni o barricate o ulteriori tentativi di inserire la norma in altri provvedimenti. Noi siamo per la collaborazione e l'apertura. Ma per il rispetto "vero" delle regole della concorrenza. Al tempo stesso, occorre trovare una via per integrare le società di ingegneria all'interno di un contesto normativo che al momento prevede per i professionisti tutta una serie di vincoli e obblighi dai quali esse sono esenti".
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