Ristrutturazioni edilizie: La guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate
È disponibile la versione aggiornata a febbraio 2017 della guida dell’Agenzia delle Entrate "Ristrutturazioni edilizie: Le agevolazioni fiscali" contenenti g...
È disponibile la versione aggiornata a febbraio 2017 della guida dell’Agenzia delle Entrate "Ristrutturazioni edilizie: Le agevolazioni fiscali" contenenti gli aggiornamenti più recenti alla proroga della maggiore detrazione (Irpef) per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, alle nuove regole per la detrazione (Irpef e Ires) delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche, ai beneficiari del diritto alle detrazioni, alle agevolazioni sull’acquisto del box auto, ai pagamenti con bonifici, alla proroga della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La nuova guida tratta in separati paragrafi i seguenti argomenti:
- La detrazione irpef per le spese di ristrutturazione
- L’iva sulle ristrutturazioni edilizie
- La detrazione per gli acquirenti e gli assegnatari di immobili ristrutturati
- La detrazione irpef del 19% degli interessi passivi sui mutui
- I principali tipi di interventi ammessi alla detrazione irpef
- Per saperne di più
La legge di bilancio 2017 ha inoltre prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017. Dal 2017, tuttavia, la detrazione è consentita solo se l’intervento di ristrutturazione edilizia è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2016.
Infine, riguardo alle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, la legge di bilancio 2017 ha previsto, oltre alla proroga delle detrazioni fino al 31 dicembre 2021, nuove e più specifiche regole per poterne usufruire, differenziandole a seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio. A differenza della precedente normativa, per esempio, dal 2017 l’agevolazione riguarda non soltanto gli edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) ma anche quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3). Inoltre, la detrazione può essere ripartita in 5 quote annuali e riguarda tutti gli immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive.
Detrazioni più elevate, infine, sono state introdotte qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore o quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali.
La guida intende fornire le indicazioni utili per richiedere correttamente il beneficio fiscale, illustrando modalità e adempimenti.
In allegato la guida dell’Agenzia delle Entrate.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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