Legge di Bilancio per il 2020: eliminata la cessione del credito con sconto in fattura per Ecobonus e Sismabonus
Ultimi giorni per fruire della cessione del credito con sconto in fattura prevista dalla Legge n. 58/2019 di conversione del D.L. n. 34/2019 (c.d. Decreto Cr...
Ultimi giorni per fruire della cessione del credito con sconto in fattura prevista dalla Legge n. 58/2019 di conversione del D.L. n. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita) che ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità di convertire la detrazione fiscale prevista per gli interventi di efficienza energetica (c.d. Ecobonus) e riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) in sconto di pari importo che l'impresa dovrà applicare in fattura.
La Commissione Bilancio del Senato, proseguendo la discussione in sede referente sul Disegno di Legge di Bilancio avviata lo scorso 13 novembre, ha approvato un emendamento che prevede l'abrogazione all'articolo 10 del Decreto Crescita dei commi 1, 2, 3 e 3-ter, ovvero quelli relativi alla cessione del credito per gli interventi di efficienza energetica (ecobonus) e di adozione di misure antisismiche (sismabonus).
Abrogazione che arriva dopo che l'Agenzia delle Entrate aveva emanato il provvedimento 31 luglio 2019, n. 660057 con le Modalità attuative previste per utilizzare la cessione del credito. Vittoria, dunque, per le associazioni che all'indomani dell'approvazione del Decreto Crescita avevano contestato il provvedimento ritenendolo iniquo e a favore solo delle grandi aziende produttrici.
Il punto di vista dell'ANCE
Diverso il punto di vista dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) che con il suo Presidente Gabriele Buia ha ritenuto "Necessario individuare una formulazione che permetta di incentivare e semplificare le operazioni di riqualificazione senza danneggiare la concorrenza nel mercato". In riferimento all'abrogazione delle norme previste dal Decreto Crescita per la cessione del credito, il Presidente Buia ha affermato "La cancellazione totale del meccanismo dello sconto in fattura per gli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica rappresenta un danno per i cittadini e le imprese. E’ il commento del Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, all’emendamento alla manovra approvato dalla Commissione bilancio del Senato, che di fatto elimina un’alternativa di facile comprensione e attuazione da parte dei cittadini per sfruttare le detrazioni dell’ecobonus e sismabonus e far partire il cantiere della riqualificazione nel Paese".
"La misura dello sconto in fattura, in vigore da maggio - continua il Presidente dei costruttori italiani - presentava delle criticità in quanto, con la formulazione iniziale, si rischiava una distorsione della concorrenza solo a favore di quelle grandi aziende che dispongono di elevata capienza di imposta. Giusta dunque una rimodulazione per tutelare il lavoro delle piccole imprese ma non una cancellazione totale, occorre una soluzione di equilibrio”.
Per questo, secondo ANCE la soluzione si sarebbe potuta trovare escludendo lo sconto in fattura per gli interventi di importo limitato. Per questo, il Presidente Buia auspica che nel corso dell’iter di approvazione della manovra “si possa modificare la norma per non annullare definitivamente una politica industriale tesa a ridurre i consumi energetici e garantire una maggiore sicurezza sismica del patrimonio edilizio, importante obiettivo comunitario recepito dal Governo italiano che consentirà di aprire un grande mercato in cui possono trovare spazio tutti gli operatori del settore”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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