A NIZZA LA PRIMA TARGA IDENTIFICATIVA DEL PATRIMONIO DELLO STATO
Parte dalla Francia il progetto targhe del Demanio. La prima targa identificativa del patrimonio dello Stato italiano è stata posta sul Consolato di Nizza, i...
Parte dalla Francia il progetto targhe del Demanio. La prima targa
identificativa del patrimonio dello Stato italiano è stata posta
sul Consolato di Nizza, in occasione della conclusione del Mipim,
il salone internazionale dell'immobiliare di Cannes.
Con la cerimonia, cui hanno preso parte il console generale Agostino Chiesa Alciator, il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, il sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri Famiano Crucianelli, il direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz ed il sindaco di Nizza Jacques Peyrat, si è dato il via al progetto “Conoscere per riconoscere”, che prevede una targa identificativa sui beni di proprietà dello Stato, sia in Italia, sia all'estero.
“E' il completamento di un percorso cominciato dieci anni fa - ha detto Visco - quando con il direttore Spitz abbiamo cominciato a trasformare il vecchio Demanio in una struttura operativa ed efficiente. L'auspicio è valorizzare i beni dello Stato e rendere polifunzionali molti degli edifici, anche all'estero, che attualmente sono sottoutilizzati”.
Visco ha inoltre sottolineato il valore simbolico della prima città scelta per il progetto targhe, ovvero Nizza, la città di Giuseppe Garibaldi, anche per le celebrazioni dei 150 anni dello Stato unitario.
“L'intesa e fruttuosa collaborazione tra il ministero degli Affari Esteri e l'Agenzia del Demanio è un esempio di come due Amministrazioni dello Stato possono operare in piena sinergia al servizio dello Stato”, ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri, Famiano Crucianelli, che ha aggiunto che oltre al progetto Targhe, la collaborazione con l'Agenzia del Demanio si estende anche ad altri, importanti ambiti, come, appunto, l'elaborazione di un articolato piano di razionalizzazione degli immobili demaniali all'estero in gestione al Ministero degli Affari Esteri.
Crucianelli ha ricordato che il patrimonio immobiliare italiano all'estero è costituito di circa 300 immobili, di elevatissimo valore storico e culturale, emblema della storia dell'Italia nel mondo. Ad esempio, il consolato italiano a Istanbul era la sede dell'ambasciata della Repubblica di Venezia in Turchia, la nostra ambasciata a Vienna trova sede nel famoso Palazzo Metternich, Villa Italia, ad Addis Abeba, fu abitata dal Duca d'Aosta Amedeo di Savoia e del nostro patrimonio fa parte anche il Palazzo del Sultano a Tangeri.
Da oggi al 2011, sui beni dello Stato verranno apposte complessivamente 5.000 targhe identificative. “L'obiettivo - ha detto il direttore del Demanio Elisabetta Spitz - è far conoscere il patrimonio italiano a tutti i cittadini, anche quelli residenti all'estero. Un'operazione che oggi è possibile perché abbiamo completato il censimento dei beni statali”. Su ogni targa, dunque, saranno riportati i dati sintetici dell'immobile, tra cui destinazione, anno di costruzione e anno di acquisizione nel patrimonio dello Stato e un codice identificativo che permetterà dal mese di giugno, attraverso il portale www.demaniore.com, di accedere ad una scheda descrittiva più ampia e dettagliata.
L'obiettivo finale è proprio quello di dare un contributo alla ricostruzione di un più stretto rapporto tra cittadini e beni pubblici, sottolineandone l'appartenenza e valorizzandone il contesto architettonico, urbanistico e naturalistico. Il secondo importante appuntamento con il Progetto Targhe sarà il prossimo 2 giugno, in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica, e coinvolgerà circa 20 prefetture. Il 2008, infine, oltre ad essere l'anno dei beni all'estero, sarà anche l'anno dedicato alle isole minori, iniziando da quelle della Laguna veneta.
Fonte: www.demaniore.it
Con la cerimonia, cui hanno preso parte il console generale Agostino Chiesa Alciator, il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, il sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri Famiano Crucianelli, il direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz ed il sindaco di Nizza Jacques Peyrat, si è dato il via al progetto “Conoscere per riconoscere”, che prevede una targa identificativa sui beni di proprietà dello Stato, sia in Italia, sia all'estero.
“E' il completamento di un percorso cominciato dieci anni fa - ha detto Visco - quando con il direttore Spitz abbiamo cominciato a trasformare il vecchio Demanio in una struttura operativa ed efficiente. L'auspicio è valorizzare i beni dello Stato e rendere polifunzionali molti degli edifici, anche all'estero, che attualmente sono sottoutilizzati”.
Visco ha inoltre sottolineato il valore simbolico della prima città scelta per il progetto targhe, ovvero Nizza, la città di Giuseppe Garibaldi, anche per le celebrazioni dei 150 anni dello Stato unitario.
“L'intesa e fruttuosa collaborazione tra il ministero degli Affari Esteri e l'Agenzia del Demanio è un esempio di come due Amministrazioni dello Stato possono operare in piena sinergia al servizio dello Stato”, ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri, Famiano Crucianelli, che ha aggiunto che oltre al progetto Targhe, la collaborazione con l'Agenzia del Demanio si estende anche ad altri, importanti ambiti, come, appunto, l'elaborazione di un articolato piano di razionalizzazione degli immobili demaniali all'estero in gestione al Ministero degli Affari Esteri.
Crucianelli ha ricordato che il patrimonio immobiliare italiano all'estero è costituito di circa 300 immobili, di elevatissimo valore storico e culturale, emblema della storia dell'Italia nel mondo. Ad esempio, il consolato italiano a Istanbul era la sede dell'ambasciata della Repubblica di Venezia in Turchia, la nostra ambasciata a Vienna trova sede nel famoso Palazzo Metternich, Villa Italia, ad Addis Abeba, fu abitata dal Duca d'Aosta Amedeo di Savoia e del nostro patrimonio fa parte anche il Palazzo del Sultano a Tangeri.
Da oggi al 2011, sui beni dello Stato verranno apposte complessivamente 5.000 targhe identificative. “L'obiettivo - ha detto il direttore del Demanio Elisabetta Spitz - è far conoscere il patrimonio italiano a tutti i cittadini, anche quelli residenti all'estero. Un'operazione che oggi è possibile perché abbiamo completato il censimento dei beni statali”. Su ogni targa, dunque, saranno riportati i dati sintetici dell'immobile, tra cui destinazione, anno di costruzione e anno di acquisizione nel patrimonio dello Stato e un codice identificativo che permetterà dal mese di giugno, attraverso il portale www.demaniore.com, di accedere ad una scheda descrittiva più ampia e dettagliata.
L'obiettivo finale è proprio quello di dare un contributo alla ricostruzione di un più stretto rapporto tra cittadini e beni pubblici, sottolineandone l'appartenenza e valorizzandone il contesto architettonico, urbanistico e naturalistico. Il secondo importante appuntamento con il Progetto Targhe sarà il prossimo 2 giugno, in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica, e coinvolgerà circa 20 prefetture. Il 2008, infine, oltre ad essere l'anno dei beni all'estero, sarà anche l'anno dedicato alle isole minori, iniziando da quelle della Laguna veneta.
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