A PESCARA IL 54ESIMO CONGRESSO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

Si svolgerà dal 22 al 25 luglio presso il Palacongressi di Montesilvano, al centro del Polo fieristico d’Abruzzo su viale Aldo Moro, non distante dal centro...

21/07/2009
Si svolgerà dal 22 al 25 luglio presso il Palacongressi di Montesilvano, al centro del Polo fieristico d’Abruzzo su viale Aldo Moro, non distante dal centro di Pescara il 54esimo Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia mentre è prevista per oggi a Pescara presso il Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna”, ex sede dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, che fu inaugurato nel 2002 con una mostra dedicata a Marc Chagall l’Assemblea dei Presidenti.
Il Tema del Congresso di quest’anno è “Sicurezza e sviluppo: il ruolo centrale degli Ingegneri”.

Nul programma dei lavori, l’ing. Paolo Stefanelli Presidente del CNI affronta il problema della concretezza dell’ingegnere per lo sviluppo del Paese ed anticipa:“Il tema congressuale esorta gli ingegneri ad una riflessione seria e profonda su una serie di questioni di grande attualità. Gli eventi che si stanno succedendo a livello nazionale e in ambito internazionale, con una crisi economica e finanziaria che ha colpito tutti e della quale avvertiamo tuttora le conseguenze, hanno messo ancora una volta in evidenza quanto sia importante il competente apporto della nostra categoria, un contributo professionale a supporto e a garanzia della collettività. Lo sviluppo del nostro Paese è necessariamente legato al potenziamento di determinati servizi fondamentali per poter definire moderna una nazione, dalle infrastrutture alle vie di comunicazione, dal patrimonio edilizio alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla ricerca alla formazione. Tutti settori nei quali l’apporto dell’ingegnere è di primaria importanza, un riconoscimento che ci arriva grazie all’applicazione concreta “sul campo” di migliaia di professionisti che quotidianamente sono impegnati al fianco della comunità. Ma il congresso di Pescara è anche l’occasione per discutere, in maniera razionale e con il supporto di dati scientifici, del terremoto che ha colpito L’Aquila, valutando e ragionando sulle strategie di intervento per la ricostruzione dei territori. Sin dalla primissima fase di emergenza il C.N.I si è mobilitato, con i suoi tecnici ed esperti, a supporto della popolazione colpita dal sisma; e poi, in seguito, con l’invio di centinaia di professionisti che di concerto con la Protezione Civile hanno fornito il loro contributo tecnico e scientifico per la verifica di agibilità degli edifici. Un’ennesima dimostrazione della centralità della funzione sociale dell’ingegneria italiana.”

Il Presidente dell’Ordine di Pescara Ing. Antonio Bellizzotti, in riferimento al tema del Congresso relativo alla Sicurezza e sviluppo, precisa che “Il sisma del 6 aprile ha cambiato per sempre alcune vite e ne ha incise profondamente molte altre: impossibile ignorarlo e impossibile dimenticarlo. Abbiamo deciso pertanto di plasmare il tema del 54esimo Congresso Nazionale sulla necessità di risposte e di confronto che maggiormente preme i professionisti e i semplici utenti.
Appare perciò decisiva la scelta di parlare di sicurezza e sviluppo in un Abruzzo messo a dura prova nelle sue certezze e bisognoso ora più che mai di guardare al futuro.
Ci si aspetta che tutti i campi dell’ingegneria concorrano alla sicurezza sul territorio: i settori dell’edilizia, delle infrastrutture, dell’ingegneria strutturale ed energetica ed informatica sono forse quelli chiamati più in causa, ma nessuno deve per questo sentirsi meno responsabile.
L’intero Paese ha anche bisogno di maggior sviluppo per uscire da questa crisi, ma la chiave di volta è nel rilancio di tutte le attività economiche, da quelle industriali a quelle del terziario, a quelle più espressamente finanziarie, ed il ruolo degli ingegneri in tutti questi campi è, e dovrà essere sempre primario.
Durante il Congresso non si potrà non parlare della normativa sismica; ci auguriamo che venga definitivamente chiarito, per privare di fondamento le pesanti critiche sul nostro operato, più volte ascoltate negli assortiti dibattiti televisivi, che non ci sono stati errori a priori nella progettazione e nella costruzione delle case dell’aquilano; vorremmo infatti comprendere se il sisma che ha interessato quel territorio sia ricompreso tra quelli prevedibili e modellizzati dalle norme vigenti.”

Fonte: www.congressonazionaleingegneri2009.it
© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Link Correlati

Sito ufficiale