A Urbanpromo i progetti di Taranto e Cava de’ Tirreni
Due Comuni meridionali hanno presentato i propri progetti a Urbanpromo, manifestazione sulla rigenerazione urbana
Due Comuni meridionali, Taranto e Cava de’ Tirreni, hanno presentato i propri progetti a Urbanpromo, la manifestazione sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit. I progetti sono disponibili nella gallery di www.urbanpromo.it
Nel quadro degli interventi previsti per il Recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della Città Vecchia, il Comune di Taranto ha scelto di puntare su un progetto di social housing come iniziativa-innesco e potenziale leva del più ampio processo di rigenerazione. La situazione in cui attualmente versa la Città Vecchia – drasticamente spopolata rispetto al passato – è rappresentata da un diffuso stato di abbandono e degrado dell’ambiente fisico e sociale, ma anche da alcuni germi di vitalità e riscatto legati soprattutto alla presenza universitaria e alla ripresa del turismo con attività economiche e ricettive correlate. Al centro della proposta progettuale, c’è l’idea che per garantire l’efficacia dell’iniziativa non basti un intervento edilizio di qualità, ma sia necessario qualificare l’offerta di spazi per l’abitare progettando fin da subito la loro integrazione con le più ampie dinamiche del contesto. Per promuovere questo approccio il Comune di Taranto ha recentemente incaricato un team di professionisti di redigere il Documento di fattibilità delle Alternative progettuali, che costituisce lo strumento di ricognizione, analisi e valutazione strategica del potenziale del contesto territoriale, ed anche di definizione delle soluzioni progettuali più opportune relativamente agli aspetti urbanistici, architettonici, gestionali e finanziari. La proposta si va strutturando attorno al concetto di “CASA+”, che prevede l’integrazione con le principali “scommesse” previste per il rilancio della città dalla Strategia per Taranto (cultura, turismo “lento”, imprese “smart”, enogastronomia, alta formazione) e include spazi condivisi (come ad esempio spazi per lo studio e lo smart working per giovani lavoratori e studenti), spazi per attività micro-imprenditoriale (offerta turistica, ristorazione, artigianato, autoproduzione e commercio, …) e servizi di prossimità (micro-nidi, portierati, servizi ricreativi o educativi, servizi tecnologici).
Il Comune di Cava de’ Tirreni ha presentato i Progetti Guida del Piano Urbanistico Comunale. Essi intercettano, mediante un sistema di relazioni infrastrutturali, spaziali, funzionali e simboliche, grandi progetti urbani di trasformazione, puntando a dare coerenza e integrazione all’azione pubblica e privata e ad evitare la frammentazione decisionale e l’attuazione disorganica.
I luoghi di maggiore malleabilità sui quali, attraverso il Piano Operativo, si concretizzano gli sforzi del Comune sono:
- gli spazi della dismissione e del degrado, attuali e futuri, in aree strategiche della città;
- gli edifici speciali inutilizzati da rifunzionalizzare, che reclamano un ruolo dentro l’assetto urbano futuro;
- i tessuti edilizi precari e i quartieri di edilizia pubblica degradati;
- gli spazi aperti e le aree verdi interstiziali, pubbliche e private, da coinvolgere dentro strategie di rete per costituire nuove continuità ambientali, ecologiche e fruitive;
- le aree di frangia e di completamento urbano per consolidare la struttura e la forma insediativa dei tessuti urbani.
I Progetti-guida danno forma ai principali temi, portanti e trasversali, della riqualificazione urbana che, per dare concretezza agli obiettivi del Piano Urbanistico Comunale, rappresentano le opportunità progettuali prioritarie:
- costruire una nuova generazione di parchi;
- disegnare margini e spazi residuali;
- valorizzare i paesaggi infrastrutturali;
- qualificare la campagna urbana;
- ridefinire le gerarchie urbane;
- rigenerare i tessuti deboli;
- qualificare il patrimonio edilizio;
- ripensare l’accessibilità alle aree sensibili.
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