ANCI: Nota di lettura del decreto assegnazione 400 milioni a piccoli comuni
L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha, recentemente, predisposto una Nota di lettura sulle norme della legge di Bilancio 2019 di interesse degli...
L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha, recentemente, predisposto una Nota di lettura sulle norme della legge di Bilancio 2019 di interesse degli Enti locali ed, nel dettaglio, i commi da 107 a 114 disciplinano l’assegnazione di contributi da parte del Ministero dell’interno ai Comuni, per 400 milioni di euro (leggi articolo e decreto 10 gennaio 2019 allegato). L’assegnazione riguarda indistintamente tutti i Comuni fino a 20mila abitanti sulla base delle seguenti misure, predeterminate per fascia demografica: fino a 2mila abitanti, 40.000 euro; tra 2mila e 5mila abitanti, 50.000 euro; tra 5.000 e 10.000 abitanti, 70.000 euro; tra 10.000 e 20.000 abitanti, 100.000 euro.
Gli investimenti oggetto del contributo devono riguardare opere di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, non interamente finanziate da altri soggetti ed aggiuntive rispetto a quanto previsto nella prima annualità del piano triennale delle opere pubbliche di cui all’art. 21 del d.lgs n. 50/2016 (comma 108). Il Comune è tenuto ad avviare i lavori entro il 15 maggio 2019 (comma109). L’erogazione del contributo (comma 110) è prevista in due tranche: il 50% alla verifica dell’avvio dei lavori tramite il sistema di monitoraggio BDAP-MOP (comma 112) e il restante 50% a seguito di “trasmissione al Ministero dell'interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori”, di cui all’articolo 102 del codice degli appalti. I commi 111 e 113 stabiliscono i criteri di revoca e assegnano ai ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture poteri di controllo a campione, mentre il comma 114 dispone obblighi di comunicazione pubblica, da parte del Comune beneficiario, del contributo e delle opere ad esso correlate, sia nella sezione “Amministrazione trasparente” del proprio sito istituzionale, sia nei confronti del Consiglio comunale. Il comma 108 dispone, poi, che i lavori oggetto del contributo sono affidati ai sensi degli articoli 36, co. 2, lett.b) e 37, co. 1 del Codice dei contratti pubblici.
Pertanto, alla luce della deroga introdotta, proprio per l’anno 2019, dal comma 912 dell’articolo 1 della legge di bilancio stessa, tutti i Comuni beneficiari del contributo potranno procedere agli affidamenti degli appalti di lavori, con le seguenti modalità:
- per importi fino a 40mila euro con affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici;
- per importi pari o superiori a 40 mila euro e sino a 150 mila euro tramite affidamento diretto previa consultazione, se esistenti, di tre operatori economici.
Va ricordato che, per tali affidamenti, non sussiste l’obbligo di aggregazione e dunque i Comuni possono procedere autonomamente come previsto dall’articolo 37 comma 1 del Codice dei contratti. Possono conseguentemente anche realizzare i lavori in amministrazione diretta.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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