APPALTI: DAL FIOPA GUERRA AL MASSIMO RIBASSO

Sulla scia di un sondaggio lanciato dalla nostra redazione sulla correttezza del sistema del massimo ribasso previsto nelle gare del nostro Paese, parte fort...

09/10/2009
Sulla scia di un sondaggio lanciato dalla nostra redazione sulla correttezza del sistema del massimo ribasso previsto nelle gare del nostro Paese, parte forte la critica della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d'Aosta (FIOPA) contro l'aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso del progetto per la realizzazione del parcheggio pluriplano interrato presso la Cittadella del Politecnico di Torino, del valore complessivo di oltre 19 milioni di euro (vai al sondaggio).

Il progetto, di notevole complessità ingegneristica, riguarda la realizzazione del parcheggio pluriplano di grande dimensioni adiacente a strutture già esistenti, l'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, la direzione dei lavori e la sorveglianza della sicurezza nei cantieri durante la costruzione.
La prima critica della FIOPA era già partita nell'aprile scorso, quando i vertici del Politecnico stavano per affidare il progetto ad un raggruppamento che aveva effettuato un ribasso dell'80% sull'attività di progettazione, di direzione dei lavori e di sicurezza nei cantieri. Da qui, dopo una serie di incontri tra i vertici della Federazione e del Politecnico, era partita chiara la richiesta di annullare la gara e ribadirla utilizzando come criterio di selezione non quello del massimo ribasso, ma quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa o quantomeno di escludere le offerte manifestamente anomale.

Nonostante le richieste della Federazione degli Ingegneri, il bando è stato definitivamente aggiudicato con il criterio del massimo ribasso ad un raggruppamento che ha proposto uno sconto del 75,11% sulla base d'asta. La decisione della FIOPA è stata, dunque, quella di denunciare l'accaduto all'Autorità di Vigilanza sui Lavori pubblici e contestualmente presentare ricorso al TAR del Piemonte. Come dichiarato dal Presidente della FIOPA, Giuseppe Levis: "Abbiamo ritenuto necessario denunciare l'incongruenza dell'offerta definitivamente aggiudicataria con un ribasso nella misura del 75,11%, in quanto insufficiente a garantire una prestazione caratterizzata da un livello minimo di qualità e a tutelare gli interessi generali e soprattutto la sicurezza delle persone che si serviranno delle opere progettate".

Alle affermazioni di Levis sono seguite quelle del Presidente dell'Ordine della Valle d'Aosta, Michel Grosjacques: E' evidente che un'offerta che riduca di ben 4 volte la richiesta economica prevista dal prezziario di riferimento potrà comportare, verosimilmente, una proporzionale riduzione del livello di approfondimento in sede progettuale, di controllo in sede esecutiva e di attenzione nello sviluppo delle procedure di sicurezza e del loro controllo".

Come sostenuto in un comunicato stampa della FIOPA, l'attività di progettazione, così come tutti gli adempimenti in tema di sicurezza in cantiere comportano dei costi, ma che per legge vanno sostenuti al fine di non compromettere la qualità progettuale e la fase esecutiva dei lavori.
"Un insufficiente approfondimento della fase progettuale e/o un controllo carente e un'assistenza inadeguata in fase esecutiva - ha continuato Grosjacques - sono in grado di provocare effetti negativi sul costo complessivo delle opere per la collettività, decisamente maggiori rispetto al risparmio ottenuto con l'aggiudicazione al massimo ribasso dei servizi di ingegneria e architettura, e cosa ancor più grave pregiudicare i livelli adeguati di funzionalità e di sicurezza delle opere".

"Selezionare i concorrenti esclusivamente in base al criterio del prezzo più basso - ha concluso Levis - non è serio e corretto, in quanto non si vengono a rispettare l'esperienza e le capacità di molti professionisti. La soluzione, invece, sta nell'applicare procedure consolidate, che nell'ambito di una corretta logica di mercato e di competizione, esaltano la comparazione di offerte sulla base di corretti rapporti di qualità e prezzo, nella tutela della sicurezza e dell'interesse collettivo".

Continua, dunque, l'annoso dibattito sul criterio del massimo ribasso che facendo seguito al decreto Bersani ha concesso la possibilità di poter contrattare liberamente le parcelle di architetti e ingegneri e la crisi economica che sta investendo il nostro Paese ha portato alla realtà di ribassi assurdi pur di accaparrarsi il bando, con la conseguente perdita di qualità sia nella fase progettuale che in quella esecutiva. Vogliamo evidenziare, infine, un quesito posto dalla FIOPA, che chiede per quale motivo il Politecnico, promotore di cultura della qualità del lavoro professionale di Ingegneria e Architettura, abbia deciso di andare in contrasto con le finalità istituzionali sancite dal proprio statuto.

In merito alle modalità di svolgimento delle gare d'appalto nel nostro Paese, ritieni corretta l'applicazione del criterio del massimo ribasso?
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