APPROVATO IN SENATO L'EMENDAMENTO CHE ELIMINA L'ACCERTAMENTO SULLE CESSIONI DI IMMOBILI IN BASE AL VALORE NORMALE
Nell'ambito della discussione parlamentare del Disegno di Legge Comunitaria 2008 (atto Senato n.1078), la Commissione "Politiche dell'Unione Europea" del Sen...
Nell'ambito della discussione parlamentare del Disegno di Legge
Comunitaria 2008 (atto Senato n.1078), la Commissione "Politiche
dell'Unione Europea" del Senato ha definitivamente approvato
l'emendamento governativo che elimina le disposizioni in materia di
accertamento sulle compravendite immobiliari in base al valore
normale (art.35, commi 2-3, del DL 223/2008, convertito con
modifiche, dalla legge 248/2006 - cd. Decreto
''Visco-Bersani'').
È stata confermata, pertanto, l'intenzione del Governo di eliminare qualsiasi riferimento al valore normale quale strumento di accertamento del corrispettivo di cessione, sia ai fini IVA che delle imposte sul reddito (cfr. News ANCE n. 76 del 23 gennaio 2009).
Il Provvedimento deve ora passare all'esame dell'Aula del Senato per proseguire il relativo iter di discussione parlamentare.
L'approvazione del citato emendamento è stata possibile anche grazie alla formale denuncia presentata dall'ANCE presso la Commissione Europea, in cui è stato evidenziato che le norme sul "valore normale" violano la normativa IVA europea in materia di individuazione della base imponibile (costituita dal corrispettivo pattuito ed esposto in fattura, e non da un valore prestabilito statisticamente, come le quotazioni O.M.I.), a seguito della quale è stata ufficialmente avviata la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia.
In particolare, l'emendamento approvato in Commissione, riscrivendo le disposizioni in materia di accertamento sia ai fini IVA (art.54, comma 3, D.P.R. 633/1972), che delle imposte sul reddito (art.39, comma 1, lett. d, D.P.R. 600/1973), elimina qualsiasi riferimento al "valore normale" quale strumento d'accertamento automatico sulle compravendite immobiliari.
Allo stesso modo, per coordinamento normativo, deve intendersi abrogata anche la disposizione in base alla quale, ai fini IVA, nel caso di trasferimento immobiliare finanziato con mutuo ipotecario o finanziamento bancario, il "valore normale" non possa essere inferiore all'ammontare del mutuo o del finanziamento erogato (art.35, comma 23-bis, della legge 248/2006).
In sostanza, con la definitiva approvazione della Legge Comunitaria 2008, al termine dell'iter parlamentare del Disegno di Legge, l'eventuale scostamento tra il corrispettivo dichiarato ed il "valore normale" rappresenterà un mero indizio (presunzione semplice), che non potrà più legittimare accertamenti automatici in capo alle imprese.
In ogni caso, l'ANCE ha già avviato iniziative nelle dovute sedi parlamentari, affinché all'eliminazione delle citate disposizioni sia attribuita efficacia retroattiva (dal 4 luglio 2006, data di entrata in vigore del DL 223/2006), in modo da interrompere eventuali accertamenti basati sul "valore normale", che siano in corso nei confronti delle imprese e, allo stesso modo, risolvere positivamente il contenzioso in atto.
Infine, l'ANCE non mancherà di comunicare l'ulteriore esito della discussione parlamentare del DdL Comunitaria 2008, nel quale verrà inserito il citato emendamento governativo.
Fonte: ANCE
È stata confermata, pertanto, l'intenzione del Governo di eliminare qualsiasi riferimento al valore normale quale strumento di accertamento del corrispettivo di cessione, sia ai fini IVA che delle imposte sul reddito (cfr. News ANCE n. 76 del 23 gennaio 2009).
Il Provvedimento deve ora passare all'esame dell'Aula del Senato per proseguire il relativo iter di discussione parlamentare.
L'approvazione del citato emendamento è stata possibile anche grazie alla formale denuncia presentata dall'ANCE presso la Commissione Europea, in cui è stato evidenziato che le norme sul "valore normale" violano la normativa IVA europea in materia di individuazione della base imponibile (costituita dal corrispettivo pattuito ed esposto in fattura, e non da un valore prestabilito statisticamente, come le quotazioni O.M.I.), a seguito della quale è stata ufficialmente avviata la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia.
In particolare, l'emendamento approvato in Commissione, riscrivendo le disposizioni in materia di accertamento sia ai fini IVA (art.54, comma 3, D.P.R. 633/1972), che delle imposte sul reddito (art.39, comma 1, lett. d, D.P.R. 600/1973), elimina qualsiasi riferimento al "valore normale" quale strumento d'accertamento automatico sulle compravendite immobiliari.
Allo stesso modo, per coordinamento normativo, deve intendersi abrogata anche la disposizione in base alla quale, ai fini IVA, nel caso di trasferimento immobiliare finanziato con mutuo ipotecario o finanziamento bancario, il "valore normale" non possa essere inferiore all'ammontare del mutuo o del finanziamento erogato (art.35, comma 23-bis, della legge 248/2006).
In sostanza, con la definitiva approvazione della Legge Comunitaria 2008, al termine dell'iter parlamentare del Disegno di Legge, l'eventuale scostamento tra il corrispettivo dichiarato ed il "valore normale" rappresenterà un mero indizio (presunzione semplice), che non potrà più legittimare accertamenti automatici in capo alle imprese.
In ogni caso, l'ANCE ha già avviato iniziative nelle dovute sedi parlamentari, affinché all'eliminazione delle citate disposizioni sia attribuita efficacia retroattiva (dal 4 luglio 2006, data di entrata in vigore del DL 223/2006), in modo da interrompere eventuali accertamenti basati sul "valore normale", che siano in corso nei confronti delle imprese e, allo stesso modo, risolvere positivamente il contenzioso in atto.
Infine, l'ANCE non mancherà di comunicare l'ulteriore esito della discussione parlamentare del DdL Comunitaria 2008, nel quale verrà inserito il citato emendamento governativo.
Fonte: ANCE
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