AUMENTO DEI TASSI
La Banca centrale europea, in linea con le attese, ha annunciato l’aumento del costo del denaro di 25 punti portando il tasso al 3,25%. Il presente aumento ...
La Banca centrale europea, in linea con le attese, ha annunciato
l’aumento del costo del denaro di 25 punti portando il tasso
al 3,25%.
Il presente aumento che è il quarto nel 2006, segue quelli precedenti del 9 agosto che aveva portato i tassi dal 2,75% al 3,00%, del 15 giugno scorso che aveva portato i tassi dal 2,50% al 2,75% e dell’8 marzo che aveva portato i tassi dal 2,25% al 2,50% e porta complessivamente, nel 2006 un aumento del tasso pari all’1,00% dal 2,25% del dicembre dello scorso anno al 3,25% di oggi.
Il Presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha precisato che la ripresa economica della zona euro risulta più robusta di quanto previsto e il calo del prezzo del petrolio potrebbe sostenere la ripresa. La decisione di rialzare i tassi d’interesse di 25 punti base, ha spiegato il Presidente della Bce, “contribuirà ad assicurare che nel medio e lungo termine le aspettative d’inflazione dell’area euro rimangano ancorate alla stabilità dei prezzi.”.
Si tratta del quinto ritocco da quando è partita la stretta (dicembre 2005) e probabilmente tra la fine del 2006 ed i primi mesi del 2007 ce ne sarà un altro che dovrebbe portare il tasso al 3,50%.
Ovviamente con l’aumento del tasso al 3,25% comporterà un aumento del costo dei mutui e dei prestiti.
Le borse europee hanno reagito bene all’aumento del costo del denaro ed hanno vissuto una seduta all’insegna degli acquisti, senza risentire dell’aumento di un quarto di punto del costo del denaro da parte della Banca centrale europea.
Il presente aumento che è il quarto nel 2006, segue quelli precedenti del 9 agosto che aveva portato i tassi dal 2,75% al 3,00%, del 15 giugno scorso che aveva portato i tassi dal 2,50% al 2,75% e dell’8 marzo che aveva portato i tassi dal 2,25% al 2,50% e porta complessivamente, nel 2006 un aumento del tasso pari all’1,00% dal 2,25% del dicembre dello scorso anno al 3,25% di oggi.
Il Presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha precisato che la ripresa economica della zona euro risulta più robusta di quanto previsto e il calo del prezzo del petrolio potrebbe sostenere la ripresa. La decisione di rialzare i tassi d’interesse di 25 punti base, ha spiegato il Presidente della Bce, “contribuirà ad assicurare che nel medio e lungo termine le aspettative d’inflazione dell’area euro rimangano ancorate alla stabilità dei prezzi.”.
Si tratta del quinto ritocco da quando è partita la stretta (dicembre 2005) e probabilmente tra la fine del 2006 ed i primi mesi del 2007 ce ne sarà un altro che dovrebbe portare il tasso al 3,50%.
Ovviamente con l’aumento del tasso al 3,25% comporterà un aumento del costo dei mutui e dei prestiti.
Le borse europee hanno reagito bene all’aumento del costo del denaro ed hanno vissuto una seduta all’insegna degli acquisti, senza risentire dell’aumento di un quarto di punto del costo del denaro da parte della Banca centrale europea.
A cura di Paola
Bivona
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