Agenzia delle entrate Al via la conservazione digitale degli atti di aggiornamento catastali
Da ieri tutti gli atti di aggiornamento del Catasto saranno conservati in formato digitale. Addio alla carta, dunque, per lasciare spazio a un sistema di con...
Da ieri tutti gli atti di aggiornamento del Catasto saranno conservati in formato digitale. Addio alla carta, dunque, per lasciare spazio a un sistema di conservazione che garantisce autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici, consentendo nello stesso tempo un notevole risparmio per l’amministrazione finanziaria.
Dai Docfa ai Pregeo: tutto in digitale
Dopo il Catasto edilizio urbano, anche il Catasto terreni manda
in soffitta l’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento,
che verranno conservati esclusivamente su supporto informatico,
utilizzando il Sistema di Conservazione dei Documenti digitali
SCD.
Il Dlgs n.235/2010 ha, infatti, innovato il quadro normativo di
riferimento che disciplina l’utilizzo nella Pubblica
amministrazione di processi tecnologici, informatici e telematici,
introducendo il cosiddetto Codice dell’amministrazione digitale, su
cui si basa il processo di rinnovamento della Pa.
L’Agenzia delle Entrate ha quindi avviato una serie di attività
finalizzate al riconoscimento del valore legale degli atti di
aggiornamento catastale, basati sulla procedura Pregeo, su supporto
informatico e ha reso possibile il processo di dematerializzazione
dei documenti cartacei.
Un prezioso aiuto è arrivato anche dalla trasmissione telematica
degli atti di aggiornamento da parte dei professionisti
all’Agenzia, che dal 1° giugno 2015 è divenuta obbligatoria: oggi,
infatti, i tecnici abilitati possono trasmettere, via web, le
istanze di aggiornamento catastale alle Entrate comodamente dal
proprio ufficio, permettendo all’Agenzia di migliorare notevolmente
la qualità delle informazioni catastali e di snellire i tempi
necessari per l’aggiornamento delle banche dati.
Come cambia il flusso di conservazione
A partire da oggi, l’Agenzia delle Entrate conserverà in formato
digitale gli atti di aggiornamento geometrico redatti con la
procedura Pregeo (e l’eventuale documentazione integrativa idonea),
gli attestati di approvazione e gli attestati di annullamento degli
stessi.
La procedura prevede l’invio da parte dei professionisti degli atti
di aggiornamento catastale all’Ufficio provinciale – Territorio
dell’Agenzia, sottoscritti con firma digitale. Il direttore
dell’ufficio o un suo delegato firmerà poi, sempre digitalmente,
gli attestati di approvazione o di annullamento. L’evento che darà
il via alla conservazione sarà la produzione e la restituzione in
via telematica del documento firmato.
Per quanto riguarda invece l’aggiornamento delle banche dati del
Catasto Edilizio Urbano, tramite la procedura Docfa, la
conservazione in formato digitale viene già eseguita direttamente
dalle applicazioni informatiche, che gestiscono i documenti firmati
digitalmente.
A cura dell’Agenzia delle Entrate
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