Ance: Ancora forte la crisi nelle costruzioni
Presentato l'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle Costruzioni curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell'Ance ed aggiornato al me...
Presentato l'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle
Costruzioni curato dalla Direzione Affari Economici e Centro
Studi dell'Ance ed aggiornato al mese di novembre
2010 e presentato a Roma dal Presidente Paolo
Buzzetti.
I dati sono particolarmente allarmanti e mostrano una crisi che per estensione e gravità non ha precedenti negli ultimi dieci anni ed infatti:
Oltre ai problemi precedentemente evidenziati, l'Ance, nella propria indagine, ricorda che:
In allegato sono disponibili la nota di sintesi, la versione integrale dell'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle Costruzioni e le slides di presentazione.
I dati sono particolarmente allarmanti e mostrano una crisi che per estensione e gravità non ha precedenti negli ultimi dieci anni ed infatti:
- nel 2010 gli investimenti in costruzioni diminuiranno del 6,4% e un'ulteriore flessione, pari a -2,4%, si prevede per il 2011. Se a questo si aggiungono i risultati negativi del 2009 (-7,7%) e del 2008 (-2,8%), si arriva a un calo complessivo, dal 2008 al 2011, del 17,8%, pari a circa 29 miliardi di euro;
- a soffrire di più il comparto delle nuove abitazioni che, nei quattro anni considerati, avrà perso il 34,2%;
- per i lavori pubblici la flessione è in atto dal 2005 e nell'arco di sette anni (2004-2011) gli investimenti risulteranno diminuiti di quasi il 32%;
- dall'inizio della crisi il settore delle costruzioni ha perso 250.000 posti di lavoro. Le stime per il 2011 sono ancora negative, e si arriverà a 290.000 posti di lavoro persi.
Oltre ai problemi precedentemente evidenziati, l'Ance, nella propria indagine, ricorda che:
- la stretta creditizia al settore delle costruzioni permane ed un imprenditore su tre dichiara forti difficoltà ad accedere ai finanziamenti. Nel Sud e nelle Regioni si raggiungono picchi del 50% di imprenditori che denunciano un freno al credito;
- il problema di liquidità sconta anche la difficoltà di vedere soddisfatti i propri crediti verso la pubblica amministrazione. Il sistematico ritardo nei pagamenti ha sottratto liquidità alle imprese di costruzione impegnate nella realizzazione delle opere pubbliche;
- è evidente il progressivo disimpegno dello Stato nella realizzazione delle opere pubbliche, testimoniato dal calo di risorse stanziate per nuove infrastrutture. Dall'analisi del disegno di legge di stabilità 2011 emerge una riduzione del 14% rispetto all’anno precedente, un calo pesante che si somma a quelli altrettanto significativi registrati nel 2009 (-13,4% rispetto al 2008) e 2010 (-9,8%);
- la diminuzione degli stanziamenti per nuove infrastrutture a livello nazionale si accompagna a una progressiva riduzione degli investimenti locali. Risultano fortemente ridotti i trasferimenti a Regioni, Province e Comuni e si registra inoltre un forte irrigidimento del Patto di stabilità interno, che secondo le valutazioni dell'Anci provocherà una riduzione di circa 3,3 miliardi di euro di investimenti dei Comuni.
In allegato sono disponibili la nota di sintesi, la versione integrale dell'Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle Costruzioni e le slides di presentazione.
A cura di Paolo
Oreto
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