Architetti e Ingegneri verso il sistema contributivo
Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa ha approvato il Bilancio 2011 rilevando un avanzo economico di 357.787.450 euro, determinato principalmente d...
Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa ha approvato il
Bilancio 2011 rilevando un avanzo economico di 357.787.450 euro,
determinato principalmente dal margine della gestione
caratteristica, rappresentato dalla differenza tra entrate
contributive e prestazioni istituzionali, che si è attestato a
376.462.000 euro, riallineandosi, dopo la flessione del 2010, con i
risultati degli anni precedenti.
Come evidenziato da Inarcassa, i principali fattori che hanno determinato l'avanzo economico positivo sono:
Dal sistema retributivo a quello contributivo
Dopo aver verificato l'insostenibilità del metodo retributivo a fronte delle modifiche normative intervenute, Inarcassa ha scelto di non subire passivamente l'imposizione. In tal senso sta definendo il "proprio" passaggio al sistema contributivo, corredato da un adeguato metodo di calcolo pro-rata, per salvaguardare i diritti acquisiti ed accompagnare il passaggio al nuovo regime previdenziale.
"E' fondamentale però - ha affermato Paola Muratorio, presidente di Inarcassa - rilanciare il mercato del lavoro. Senza reddito non può esserci previdenza. Dal Governo, come ricordato più volte, ci aspettiamo che metta in campo risorse e manovre adeguate per le infrastrutture che possano far girare l'economia italiana. Su questo fronte Inarcassa è disponibile a collaborare e contribuire alla modernizzazione e crescita del Paese".
Come evidenziato da Inarcassa, i principali fattori che hanno determinato l'avanzo economico positivo sono:
- le entrate contributive, che nel 2011 hanno registrato una crescita rispetto al 2010 (+12,4%), dovuta in sostanza all'incremento dell'aliquota del contributo soggettivo sostenuto dagli associati (dal 10% all'11,5%) e all'andamento positivo delle iscrizioni, nonostante la crisi abbia inciso significativamente sul reddito medio di entrambe le categorie professionali;
- le uscite previdenziali, in crescita rispetto al 2010 (+12,4%), confermano i valori tendenziali previsti nel Bilancio Tecnico;
- spending review sui costi di gestione. Molteplici le iniziative intraprese, orientate all'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse e al recupero dei costi, come ad esempio in tema di smaterializzazione documentale, la dichiarazione telematica obbligatoria e l'incremento dell'utilizzo del canale internet per l'invio della posta.
Dal sistema retributivo a quello contributivo
Dopo aver verificato l'insostenibilità del metodo retributivo a fronte delle modifiche normative intervenute, Inarcassa ha scelto di non subire passivamente l'imposizione. In tal senso sta definendo il "proprio" passaggio al sistema contributivo, corredato da un adeguato metodo di calcolo pro-rata, per salvaguardare i diritti acquisiti ed accompagnare il passaggio al nuovo regime previdenziale.
"E' fondamentale però - ha affermato Paola Muratorio, presidente di Inarcassa - rilanciare il mercato del lavoro. Senza reddito non può esserci previdenza. Dal Governo, come ricordato più volte, ci aspettiamo che metta in campo risorse e manovre adeguate per le infrastrutture che possano far girare l'economia italiana. Su questo fronte Inarcassa è disponibile a collaborare e contribuire alla modernizzazione e crescita del Paese".
A cura di Ilenia
Cicirello
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