Assoedilizia: esclusione Tasi prima casa rischiosa
Hanno fatto discutere le ultime dichiarazioni del leader della Cgil Susanna Camusso che sulla Tasi aveva auspicato che fosse tolta su chi ha solo una casa, m...
Hanno fatto discutere le ultime dichiarazioni del leader della Cgil
Susanna Camusso che sulla Tasi aveva auspicato che
fosse tolta su chi ha solo una casa, ma non a chi ne ha più di una
o sugli immobili di pregio.
Pronta è arrivata la replica del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che ha, innanzitutto, affermato di non confondere "l'esenzione dalla Tasi della prima casa con il tanto auspicato alleggerimento del carico fiscale sugli immobili". Secondo il numero uno dell'Associazione milanese della proprietà edilizia "La prima non ha niente a che fare con quell'alleggerimento dell'imposizione fiscale del quale il settore immobiliare ha un ineludibile bisogno per potersi riprendere sul piano economico-produttivo. Si tratta infatti di una misura fiscale di natura personale e non reale (non è destinata cioè all'immobile ed al settore immobiliare nel suo complesso) volta a non far pagare ad una categoria di cittadini i servizi comunali di cui godono".
L'esenzione dalla Tasi equivale insomma ad un qualunque altro bonus.
"Il rischio - ha commentato Achille Colombo Clerici - è proprio che la sua introduzione comporti un ulteriore aggravio fiscale a carico degli immobili che fanno mercato (cioè le "seconde case" e gli immobili commerciali) con un ulteriore gravissimo effetto depressivo. Ricordiamo inoltre che nelle "seconde case" sono compresi gli alloggi dati in locazione i quali vengono equiparati, ai fini della tassazione, alle ville e agli appartamenti al mare e ai monti utilizzati per le vacanze. Realtà che i più - dal legislatore ai mezzi di comunicazione - sembrano ignorare".
Proprio per questo motivo, il Presidente di Assoedilizia ha affermato la necessità di uscire una volta per tutte da questo equivoco in cui molti si dibattono.
Pronta è arrivata la replica del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che ha, innanzitutto, affermato di non confondere "l'esenzione dalla Tasi della prima casa con il tanto auspicato alleggerimento del carico fiscale sugli immobili". Secondo il numero uno dell'Associazione milanese della proprietà edilizia "La prima non ha niente a che fare con quell'alleggerimento dell'imposizione fiscale del quale il settore immobiliare ha un ineludibile bisogno per potersi riprendere sul piano economico-produttivo. Si tratta infatti di una misura fiscale di natura personale e non reale (non è destinata cioè all'immobile ed al settore immobiliare nel suo complesso) volta a non far pagare ad una categoria di cittadini i servizi comunali di cui godono".
L'esenzione dalla Tasi equivale insomma ad un qualunque altro bonus.
"Il rischio - ha commentato Achille Colombo Clerici - è proprio che la sua introduzione comporti un ulteriore aggravio fiscale a carico degli immobili che fanno mercato (cioè le "seconde case" e gli immobili commerciali) con un ulteriore gravissimo effetto depressivo. Ricordiamo inoltre che nelle "seconde case" sono compresi gli alloggi dati in locazione i quali vengono equiparati, ai fini della tassazione, alle ville e agli appartamenti al mare e ai monti utilizzati per le vacanze. Realtà che i più - dal legislatore ai mezzi di comunicazione - sembrano ignorare".
Proprio per questo motivo, il Presidente di Assoedilizia ha affermato la necessità di uscire una volta per tutte da questo equivoco in cui molti si dibattono.
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