Autorità LLPP: Atto di segnalazione per ridurre i costi amministrativi negli appalti pubblici

L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, lo scorso 12 gennaio ha adottato un Atto di segnalazione recante "Misure p...

19/01/2012
L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, lo scorso 12 gennaio ha adottato un Atto di segnalazione recante "Misure per la riduzione dei costi amministrativi negli appalti pubblici" con cui suggerisce al Governo e al Parlamento alcune misure finalizzate a ridurre i costi finanziari e gli oneri amministrativi a carico di stazioni appaltanti ed imprese, nonché a riqualificare gli attori del sistema affinché la spesa pubblica possa diventare veicolo di sviluppo, qualità ed innovazione.
Il nuovo atto di segnalazione predisposto dall'Autorità di vigilanza presiduta da Sergio Santoro, dopo una premessa in cui viene precisato che il buon funzionamento del mercato degli appalti pubblici è una condizione indispensabile per lo sviluppo del Paese, impegnando oltre cento miliardi di euro, spesa che si realizza attraverso circa un milione e duecentomila contratti posti in essere da circa 37.000 stazioni appaltanti, che, a loro, volta si organizzano in oltre 60.000 centri di spesa, tratta i seguenti argomenti:
  • Riduzione dei costi amministrativi ed ottimizzazione delle risorse attraverso un migliore controllo di gestione
  • Misure per favorire lo sviluppo
  • Rafforzamento dei poteri di vigilanza dell'Autorità

Tra le criticità segnalate dalle imprese, vi è l'eccessiva onerosità della documentazione da presentare (ad esempio, moduli, comunicazioni da effettuare, relazioni, controlli, valutazioni, costi per etichettature, per archiviazione delle informazioni e per il supporto alle amministrazioni in sede di verifiche e controlli).
Risulta anche che le imprese interessate tra 5 e 249 addetti partecipano in media a 27 gare l'anno e che, di conseguenza, nella maggior parte dei casi la stessa documentazione relativa all'attestazione dei requisiti viene presentata 27 volte l'anno. Spesso non è prevista, neanche in via opzionale, la trasmissione telematica. Viene, poi, lamentata la carenza di modulistica standardizzata e difficoltà ad accedere on line a tutta la documentazione di gara.

Consapevole dell'attuale quadro l'Autorità propone a Governo e Parlamento un complessivo ripensamento del sistema della raccolta dei documenti a dimostrazione dei requisiti, imperniandolo sull'utilizzo della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP, art. 60 del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 84), affinché quest'ultima diventi il punto di raccordo delle banche dati delle amministrazioni certificanti; l'utilizzo della BDNCP potrebbe consentire, a regime, una verifica in tempo reale delle informazioni sul possesso dei requisiti di ordine generale, tecnico ed economico, mediante accesso ad un unico sistema e secondo modalità che consentano di tracciare le verifiche effettuate.
Attraverso la BDNCP gli operatori economici non sarebbero tenuti a documentare i requisiti per ogni gara, e le stazioni appaltanti ad effettuare difficoltosi accertamenti presso altri enti certificanti, realizzando, in tal modo, una effettiva semplificazione del processo di partecipazione, qualificazione e verifiche dei requisiti. Dette verifiche richiedono attualmente l'interazione con altre pubbliche amministrazioni, e comportano tempi eccessivamente lunghi (70 giorni in media, con punte di 90 giorni) e, spesso, non assicurano un reale controllo sull'affidabilità e capacità dell'operatore economico.

Sul fronte della qualificazione degli attori del sistema, sia dal lato pubblico che dal lato privato, viene proposta nella segnalazione l'istituzione di uno sportello unico di rilevazione delle stazioni appaltanti, introducendo un obbligo preventivo annuale di iscrizione in un apposito registro tenuto dall'AVCP; lo sportello unico consentirebbe di creare un patrimonio conoscitivo comune sulla committenza pubblica e di introdurre un sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, che ne valuti le capacità amministrative e gestionali, così da assicurare che ogni amministrazione indica gare e gestisca contratti in relazione alle proprie capacità strutturali.
L'Autorità auspica, altresì, un'evoluzione del sistema di qualificazione delle imprese, volta a far acquisire agli operatori economici quelle caratteristiche imprenditoriali necessarie per competere sul mercato in primo luogo nazionale, ma anche internazionale.
Per ultimo, nell'atto di segnalazione viene sottolineata la necessità di attribuire all'Authorità poteri di carattere sanzionatorio nei confronti degli atti posti in essere dalle stazioni appaltanti in violazione della normativa nazionale e comunitaria, nonché compiti specifici in relazione all'istituto dell'accordo bonario per scongiurarne un utilizzo scorretto.

A cura di Gabriele Bivona
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