Banche dati del Catasto terreni: Pubblicati gli aggiornamenti 2019
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019 è stato pubblicato il comunicato dell’Agenzia delle Entrate recante “Elenco dei comuni per i quali è sta...
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019 è stato pubblicato il comunicato dell’Agenzia delle Entrate recante “Elenco dei comuni per i quali è stata completata l’operazione di aggiornamento della banca dati catastale eseguita sulla base del contenuto delle dichiarazioni presentate nell’anno 2019 agli organismi pagatori, riconosciuti ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli”. Con il comunicato sono, dunque, resi noti i comuni per i quali sono state completate le operazioni di aggiornamento della banca dati catastale sulle particelle di terreno che, nel corso del 2019, sono state oggetto di variazioni colturali hanno determinato un cambiamento del reddito dominicale.
L’Agenzia delle Entrate precisa che i contribuenti che
effettuano variazioni della coltura praticata su una particella di
terreno, rispetto a quella censita nella banca dati del Catasto
terreni, hanno infatti l’obbligo di dichiarare queste variazioni, a
meno che l’uso del suolo sulle singole particelle catastali non
venga dichiarato correttamente a un Organismo pagatore,
contestualmente alla richiesta presentata ai fini dell’erogazione
dei contributi agricoli.
L’aggiornamento delle informazioni censuarie viene effettuato,
infatti, sulla base degli elenchi che l’Agea (Agenzia per le
erogazioni in agricoltura) ha predisposto a partire dalle
dichiarazioni dei contribuenti titolari delle singole particelle
catastali. Quindi, le dichiarazioni presentate agli Organismi
pagatori, riconosciuti dalla normativa comunitaria, esonerano i
soggetti obbligati all’adempimento previsto dall’articolo 30 del Tuir.
Dove reperire le informazioni - Sul sito
dell’Agenzia delle entrate è possibile consultare la lista delle particelle catastali variate. Il
percorso da seguire dalla homepage è
Cittadini>Fabbricati e terreni>Aggiornamento
dati catastali e ipotecari>Variazioni
colturali. Inoltre, nei 60 giorni successivi alla data
di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, gli elenchi possono
essere consultati anche presso gli uffici provinciali - Territorio
dell’Agenzia delle entrate e presso i Comuni interessati.
Cosa fare in caso di incoerenza - Coloro che
riscontrano delle incoerenze nell’attribuzione delle qualità di
coltura, possono presentare una richiesta di rettifica in
autotutela, utilizzando l’apposito modello che, una volta compilato, deve essere
presentato all’ufficio provinciale - Territorio dell’Agenzia delle
Entrate di competenza. In ogni caso, entro 120 giorni dalla
pubblicazione del comunicato in GU, è possibile fare ricorso
avverso la variazione dei redditi alla Commissione tributaria
provinciale competente per territorio.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
Documenti Allegati
Comunicato Agenzia delle Entrate 31/12/2019IL NOTIZIOMETRO