Bandi di gara per la concessione dei fari: è boom di richieste
Erano stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2015 i bandi di gara per la concessione da 6 a 50 anni di 11 fari di proprietà della Stato, di...
Erano stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2015 i bandi di gara per la concessione da 6 a 50 anni di 11 fari di proprietà della Stato, di cui 7 in gestione all’Agenzia del Demanio e 4 al Ministero della Difesa, che si sono chiusi il 12 gennaio 2016 con un vero e proprio boom di richieste.
Alla scadenza sono arrivate, infatti, 39 proposte per il recupero e il riuso di un primo portafoglio di fari di pregio storico e paesaggistico lungo le coste italiane.
I bandi, online dal 12 ottobre 2015 al 12 gennaio 2016, sono stati gestiti dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa/Difesa Servizi parallelamente, con alcune differenze dovute alle peculiarità dei diversi fari. La fase di gara era stata preceduta da una Consult@zione pubblica online.
Attraverso 1.140 contatti i cittadini, le associazioni e le imprese partecipanti si erano espressi soprattutto a favore di una valorizzazione dei fari secondo un modello di lighthouse accomodation turistica, ricettiva, ristorativa o promozionale, ed una valorizzazione delle strutture esistenti grazie ad un restauro conservativo ed eco-sostenibile.
“Un gioco di squadra tra Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio - ha spiegato il Ministro della Difesa Roberta Pinotti - nel più ampio progetto per la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano, che vuole sottrarre queste risorse al degrado e, al contempo, fornire una importante occasione di sviluppo per il territorio”.
“Sin dall’inizio del mio incarico ho dato priorità e considero un ‘dovere patriottico’ verso i nostri figli e verso i nostri padri - ha aggiunto Pinotti - riutilizzare in modo proficuo il patrimonio immobiliare militare non più in uso”.
Per quanto riguarda in particolare i fari gestiti dal Ministero della Difesa sono state presentate 2 offerte per il Faro Punta del Fenaio, 2 per il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR), 3 per il Faro Formiche di Grosseto e nessuna offerta per il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
Oggi, 14 gennaio, prende il via il secondo step della gara: due Commissioni, appositamente costituite, una per l’Agenzia del Demanio e l’altra per il Ministero della Difesa, procederanno in seduta pubblica all’apertura dei plichi e verificheranno la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti. Le proposte idonee saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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