Bandi-tipo, dall'AVCP il modello di disciplinare per gli affidamenti dei servizi di pulizia e igiene ambientale
Come previsto dalla determinazione n. 4/2012, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha elaborato uno specifico ba...
Come previsto dalla determinazione n. 4/2012, l'Autorità per la
vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha
elaborato uno specifico bando-tipo relativo all'affidamento dei
servizi di pulizia e igiene ambientale degli immobili nei settori
ordinari (bando-tipo n. 1 del 26 febbraio 2014).
Il Bando-tipo risulta essere il primo della serie di modelli previsti dall'Autorità e distinti in base all'oggetto del contratto che, oltre a riprodurre le cause tassative di esclusione già indicate in via generale, conterranno le ulteriori puntuali indicazioni sulla gestione della procedura gara. In questo modo l'AVCP da concretamente attuazione a quanto previsto dall'art.64, comma 4-bis, in coordinato disposto con l'art.46, comma 1-bis, del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs- n. 163/2006), fornendo alle stazioni appaltanti le prime indicazioni per la redazione dei bandi di gara in ordine all'individuazione delle cause tassative di esclusione.
Entrando nel dettaglio del primo pubblicato, il Bando-tipo n. 1 del 26 febbraio 2014 serve a guidare e a semplificare la complessa attività di predisposizione della documentazione di gara da parte delle così dette stazioni appaltanti con l'effetto di ridurre il contenzioso nell'aggiudicazione degli appalti. Il documento, che tiene conto delle osservazioni degli operatori del settore formulate in una recente consultazione pubblica e del parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regolamenta gli appalti di importo superiore alla soglia comunitaria nei settori ordinari, valorizzando la componente progettuale e qualitativa delle imprese mediante l'aggiudicazione del contratto secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre a riprodurre le clausole tassative di esclusione, il Bando-tipo fornisce indicazioni su altri importanti aspetti dell'iter di affidamento, come la definizione dei requisiti di partecipazione e le modalità di presentazione delle offerte.
Trascorsi 12 mesi, durante i quali le stazioni appaltanti potranno formulare osservazioni e commenti, l'Autorità verificherà il raggiungimento degli obiettivi: semplificazione e riduzione del contenzioso.
Il Bando-tipo risulta essere il primo della serie di modelli previsti dall'Autorità e distinti in base all'oggetto del contratto che, oltre a riprodurre le cause tassative di esclusione già indicate in via generale, conterranno le ulteriori puntuali indicazioni sulla gestione della procedura gara. In questo modo l'AVCP da concretamente attuazione a quanto previsto dall'art.64, comma 4-bis, in coordinato disposto con l'art.46, comma 1-bis, del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs- n. 163/2006), fornendo alle stazioni appaltanti le prime indicazioni per la redazione dei bandi di gara in ordine all'individuazione delle cause tassative di esclusione.
Entrando nel dettaglio del primo pubblicato, il Bando-tipo n. 1 del 26 febbraio 2014 serve a guidare e a semplificare la complessa attività di predisposizione della documentazione di gara da parte delle così dette stazioni appaltanti con l'effetto di ridurre il contenzioso nell'aggiudicazione degli appalti. Il documento, che tiene conto delle osservazioni degli operatori del settore formulate in una recente consultazione pubblica e del parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regolamenta gli appalti di importo superiore alla soglia comunitaria nei settori ordinari, valorizzando la componente progettuale e qualitativa delle imprese mediante l'aggiudicazione del contratto secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre a riprodurre le clausole tassative di esclusione, il Bando-tipo fornisce indicazioni su altri importanti aspetti dell'iter di affidamento, come la definizione dei requisiti di partecipazione e le modalità di presentazione delle offerte.
Trascorsi 12 mesi, durante i quali le stazioni appaltanti potranno formulare osservazioni e commenti, l'Autorità verificherà il raggiungimento degli obiettivi: semplificazione e riduzione del contenzioso.
A cura di Gabriele
Bivona
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