Bollettino Coronavirus Covid-19 16/12/2020: 17.572 nuovi casi, 2.926 ricoverati in terapia intensiva, 680 deceduti oggi. Indice Rpt 8,81

Oggi l’indice Rp torna a posizionarsi al di sotto di 10,00 mentre il numero dei decessi, in notevole incremento, si attesta a 680 unità; il numero dei decessi nel mese di novembre è stato pari a 17.255 (media 575 al giorno) mentre nei primi 16 giorni del mese di dicembre i decessi sono stati 10.961 (media 685 al giorno).

Il numero dei contagiati torna ad aumentare rispetto ai giorni precedenti ed il Bollettino della Protezione civile di oggi evidenzia che il numero di nuovi casi di Covid-19 si è attestato a 17.572 con un incremento del 18,38% rispetto a ieri e con un incremento rispetto a quello dell’inizio del mese di settembre (quando il numero dei nuovi casi è stato di 978) di circa il 1.697% con la regione Veneto che con 3.817 nuovi casi (con un incremento del 14,97% rispetto a quelli del giorno precedente), ottiene una non invidiabile prima posizione in Italia. Seguono, con un numero di nuovi contagi, evidenziati nel bollettino della Protezione civile del 16 dicembre 2020, superiore a 1.000 al giorno Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Puglia.

Bollettino Coronavirus Covid-19 in Italia: i dati salienti del 16 dicembre 2020

Dall’inizio dell’epidemia di coronavirus hanno contratto il virus un totale di 1.888.144 persone delle quali 66.537 sono decedute e 1.175.901 sono guarite. Attualmente i soggetti positivi sono 645.706.

Nell’aggiornamento del 16 dicembre 2020, il totale dei tamponi effettuati è stato pari a 24.683.230 con un incremento di 199.489. I pazienti ricoverati con sintomi sono stati 26.897 di cui 2.926 in terapia intensiva; il numero di oggi continua a diminuire rispetto ad ieri di 77 unità.

I dati completi sono rilevabili nel bollettino della protezione civile allegato all’articolo.

Bollettino Coronavirus Covid-19 in Italia 16 dicembre 2020: Incremento dell’indice Rpt per alcune regioni

L’indice Rpt non è altro che il rapporto giornaliero tra il numero di soggetti positivi (sintomatici o asintomatici) sul numero di tamponi effettuati; dà la possibilità di conoscere, giornalmente, utilizzando i dati prelevati dal bollettino della protezione civile, una percentuale che definisce, per una data regione, il numero di positivi riscontrati su cento tamponi effettuati: tanto più alta è questa percentuale, tanto più alta è la possibilità che in una data regione possano trovarsi individui sintomatici o asintomatici che hanno contratto il Covid-19.

Con i dati del Bollettino della Protezione civile di oggi l’indice Rpt nazionale continua ad attestarsi, anche oggi, al di sotto di 10,00 passando da 9,11 a 8,81 con un leggero decremento; l’indice Rpt medio nazionale è stato superato soltanto nelle seguenti regioni (tra parentesi l’indice del giorno precedente):

• Veneto 18,99 19,67)
• Puglia 13,62 (10,07)
• P.A. Bolzano 11,22 (8,16)
• Sicilia 10,68 (11,96)
• Valle d’Aosta 9,67 (5,85)
• Friuli Venezia Giulia 8,83 (8,49)

I dati nelle Regioni

I dati sottoriportati, suddivisi per Regione ed ordinati in riferimento al maggior numero di contagi contenuti nel bollettino della protezione civile di ieri riportano i casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia con inclusi anche i morti ed i guariti) e tra parentesi sono riportati in pregressione il numero dei nuovi casi, la percentuale di incremento dei nuovi casi rispetto al totale.

Oggi parecchi incrementi ed in particolare quello in doppia cifra della Regione Lombardia in cui il numero di nuovi casi passa da 2,404 a 2.994 con un incremento di 590 casi pari al 24,54%; alcuni, poi, i decrementi e, nel dettaglio quello in doppia cifra della P.A. Trento in cui il numero dei nuovi casi passa da 377 a 244 con un decremento di 133 casi pari al 35,28%.

Bollettino protezione civile 16 dicembre 2020

In allegato il Bollettino della Protezione civile del 16 dicembre 2020 con tutti i dati relativi all’evolversi dei contagi relativi a tutte le Regioni.

Accedi allo Speciale Coronavirus Covid-19

A cura di Redazione LavoriPubblici.it