Bonus Mobili svincolato dal costo di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2014
Bonus mobili indipendente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione per il periodo che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. Lo...
Bonus mobili indipendente dall'importo delle spese sostenute per i
lavori di ristrutturazione per il periodo che va dal 6 giugno 2013
al 31 dicembre 2014. Lo ha confermato la Camera dei Deputati che,
ha approvato in via definitiva il disegno di legge (C. 2373) di
conversione, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2014, n.
47, recante Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il
mercato delle costruzioni e per EXPO 2015.
Il bonus mobili, dunque, sarà riconosciuto anche nel caso in cui le spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) siano superiori a quelle sostenute per l'intervento di ristrutturazione dell'immobile (presupposto per la detrazione).
Altra novità contenuta nella legge di conversione (di cui si attende solo la pubblicazione in Gazzetta) è la soppressione del tetto di spesa di 10.000 euro sull'ammontare complessivo su cui calcolare la detrazione. A questo punto la domanda che ci poniamo è: per quale motivo non svincolare definitivamente il bonus mobili da quello per le ristrutturazioni?
Ricordiamo che il bonus mobili era stato istituito con decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 (convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90) per i contribuenti che fruivano della detrazione per le ristrutturazioni per gli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e quindi:
Recentemente, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la mini guida "Bonus mobili ed elettrodomestici" in cui ha inserito alcuni esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus ed esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus.
Esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus
Manutenzione straordinaria
Ristrutturazione edilizia
Restauro e risanamento conservativo
Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus
Il bonus mobili, dunque, sarà riconosciuto anche nel caso in cui le spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) siano superiori a quelle sostenute per l'intervento di ristrutturazione dell'immobile (presupposto per la detrazione).
Altra novità contenuta nella legge di conversione (di cui si attende solo la pubblicazione in Gazzetta) è la soppressione del tetto di spesa di 10.000 euro sull'ammontare complessivo su cui calcolare la detrazione. A questo punto la domanda che ci poniamo è: per quale motivo non svincolare definitivamente il bonus mobili da quello per le ristrutturazioni?
Ricordiamo che il bonus mobili era stato istituito con decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 (convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90) per i contribuenti che fruivano della detrazione per le ristrutturazioni per gli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e quindi:
- lett. a) b), c) e d) dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale di cui all'articolo 1117 del codice civile;
- lettere b), c) e d) dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;
- necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie di cui alle lettere a) e b) del presente comma, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza, anche anteriormente alla data di entrata in vigore della presente disposizione;
- relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
- finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
- relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dell'inquinamento acustico;
- relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia;
- relativi all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione. Gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari;
- di bonifica dall'amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
Recentemente, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la mini guida "Bonus mobili ed elettrodomestici" in cui ha inserito alcuni esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus ed esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus.
Esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus
Manutenzione straordinaria
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
- costruzione di scale interne
- sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell'unità immobiliare
Ristrutturazione edilizia
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
Restauro e risanamento conservativo
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- ripristino dell'aspetto storico-architettonico di un edificio
Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus
- tinteggiatura pareti e soffitti
- sostituzione di pavimenti
- sostituzione di infissi esterni
- rifacimento di intonaci
- sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni
- riparazione o sostituzione di cancelli o portoni
- riparazione delle grondaie
A cura di Ilenia
Cicirello
© Riproduzione riservata
IL NOTIZIOMETRO