Bonus Vacanze 2020: quanto vale, come chiederlo e a chi spetta in un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate
Bonus Vacanze 2020: ecco il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che definisce quanto vale, come chiederlo e a chi spetta
Tutto pronto per il Bonus Vacanze 2020 previsto dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) per incentivare l'accesso alle strutture turistico ricettive, agriturismo e bed &breakfast dall'1 luglio al 31 dicembre 2020.
Bonus Vacanze 2020: il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate
È stato, infatti, pubblicato il Provvedimento 17 giugno 2020, n. 237174 dell'Agenzia delle Entrate previsto dall'art. 176 (Tax credit vacanze), comma 6 del Decreto Rilancio per la definizione delle modalità applicative per richiedere e utilizzare il Bonus vacanze.
Bonus Vacanze 2020: i soggetti beneficiari
Come previsto dal Decreto Rilancio, il Bonus Vacanze è riconosciuto per il periodo d'imposta 2020 in favore dei nuclei familiari con ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro, utilizzabile, dall'1 luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismo e dai bed &breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l'esercizio dell'attività turistico ricettiva.
Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, emanato dopo aver sentito l’INPS e acquisito il parere favorevole dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, fornisce le modalità operative per consentire a famiglie e imprese turistiche di richiedere, attivare e utilizzare il bonus.
Bonus Vacanze 2020: quando si può utilizzare
Come già specificato, il Bonus vacanze può essere richiesto e utilizzato sul territorio nazionale dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 da uno dei componenti del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto che lo richiede, e può raggiungere un importo massimo di 500 euro nel caso delle famiglie composte da almeno tre persone. Per le famiglie composte da due persone, l’importo del bonus è pari a 300 euro e, in caso di nuclei familiari composti da una sola persona, pari a 150 euro.
Bonus Vacanze 2020: le condizioni di ammissibilità
Il credito è riconosciuto alle seguenti condizioni, prescritte a pena di decadenza:
- spese sostenute in un'unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast;
- totale del corrispettivo documentato da fattura elettronica o documento commerciale nel quale deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito;
- pagamento del servizio corrisposto senza l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.
Bonus Vacanze 2020: come attivarlo o richiederlo
Per richiedere l’agevolazione il cittadino deve installare ed effettuare l’accesso a IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA S.p.A. Una volta entrati nell’app, a cui si accede mediante l’identità digitale SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0), il contribuente dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2020 potrà richiedere il bonus dopo aver verificato di averne diritto (se ha, cioè, una Dichiarazione sostitutiva unica - DSU - in corso di validità, da cui risulti un indicatore ISEE sotto la soglia di 40mila euro). In caso positivo otterrà un codice univoco e un QR-code che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. Per poter accedere al bonus è quindi importante, anche prima del 1° luglio 2020:
- assicurarsi di avere presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE;
- dotarsi di una identità digitale SPID, se non si è già in possesso di una Carta d’Identità Elettronica abilitata per l’accesso all’app IO (versione CIE 3.0);
- installare sul proprio smartphone IO – l’app dei servizi pubblici.
Bonus Vacanze 2020: come si utilizza
Il bonus viene utilizzato in due forme. L’80% dell’agevolazione, infatti, viene attribuita ad uno qualunque dei componenti della famiglia sotto forma di sconto diretto, al momento del pagamento del servizio turistico presso la struttura ricettiva prescelta. Il restante 20% sarà portato in detrazione dalle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, dallo stesso soggetto che ha utilizzato lo sconto e che quindi dovrà essere l’intestatario della fattura, del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore del servizio turistico.
Bonus Vacanze 2020: il codice univoco per spendere il bonus
Al momento del pagamento dell’importo dovuto, da effettuare esclusivamente presso la struttura turistica, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco generato dall’app IO o esibire il relativo QR-code. Oltre al codice, il Bonus visualizzato nell’app include anche il riepilogo dei seguenti dati: l’importo dello sconto e quello del beneficio fiscale, l’elenco di tutti i componenti del nucleo familiare a cui è attribuito il Bonus e il periodo entro cui è possibile utilizzarlo.
Per riscuotere il Bonus, la struttura ricettiva dovrà verificarne la validità inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto in una procedura web dedicata, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, accessibile con le ordinarie modalità di accesso ai servizi telematici dell’Agenzia (SPID, CIE, credenziali Entratel/Fisconline). In caso di esito positivo del riscontro, il fornitore può confermare a sistema l’applicazione dello sconto e da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata.
Bonus Vacanze 2020: il recupero dello sconto per la struttura turistico-ricettiva
Il fornitore recupera lo sconto effettuato sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato, a partire dal giorno lavorativo successivo alla conferma dello sconto, in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo oppure potrà essere ceduto a terzi, anche diversi dai propri fornitori, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. La cessione dovrà essere comunicata all’Agenzia attraverso una procedura web dedicata, accedendo alla propria area riservata del sito web delle Entrate.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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