COLAP E ASSOPROFESSIONI PRENDONO POSIZIONE SUL TESTO MANTINI-CHICCHI
Già all’indomani della presentazione dei principi base del testo quadro per la riforma delle professioni Colap e Assoprofessioni si appellano perché non sono...
Già all’indomani della presentazione dei principi base del testo
quadro per la riforma delle professioni Colap e
Assoprofessioni si appellano perché non sono convinti di
quanto proposto: la riforma è troppo lenta e lo scontro è
pressoché scontato.
E, come è evidente, la politica viene chiamata in causa per dare risposte più precise ai tanti interrogativi che avanzano.
Il tempo scorre ed il time out sul recepimento della direttive Ue sulle qualifiche si avvicina sempre di più: oggi, più di ieri, quindi, i temi di scontro si fanno avanti.
Il rischio è che il 20 ottobre prossimo, data ultima per recepire la direttiva Ue, passi inutilmente e che maggioranza ed opposizione perdano di vista l’obiettivo più importante: essere in regola con le scadenze.
La guerra in atto, dunque, va avanti inesorabile. Secondo Giuseppe Lupoi del Colap, “la politica deve essere in grado di rispondere prontamente e concretamente alle esigenze dei cittadini: deve essere in grado, quindi, di allineare la propria capacità di decisione alle dinamiche di cambiamento del sistema-paese.”
Alla camera l’iter procede, ma al senato la commissione giustizia non ha ancora iniziato l’esame dello schema di d.lgs. di recepimento proposto dal governo e, così, il lavoro si annuncia ancora più lungo anche perché la Finanziaria 2008 avanza inesorabile e busserà ben presto alla porta.
Ancora una volta uno dei temi più scottanti è il riconoscimento delle associazioni per il quale Maria Grazia Siliquini di An ritiene che il testo proposto sia ancora una volta un blitz del governo contro le professioni e Pierluigi Mantini, “padre” dell’ultima versione proposta, afferma che “è impensabile non considerare le professioni non regolamentate. Anche perché i senza albo non hanno una struttura pubblica ma comunque molti sono già inquadrati in strutture giuridiche private”.
L’unica chance, allora, è quella di vedere cosa succederà al termine della settimana “di commento” al testo Mantini-Chicchi.
E, come è evidente, la politica viene chiamata in causa per dare risposte più precise ai tanti interrogativi che avanzano.
Il tempo scorre ed il time out sul recepimento della direttive Ue sulle qualifiche si avvicina sempre di più: oggi, più di ieri, quindi, i temi di scontro si fanno avanti.
Il rischio è che il 20 ottobre prossimo, data ultima per recepire la direttiva Ue, passi inutilmente e che maggioranza ed opposizione perdano di vista l’obiettivo più importante: essere in regola con le scadenze.
La guerra in atto, dunque, va avanti inesorabile. Secondo Giuseppe Lupoi del Colap, “la politica deve essere in grado di rispondere prontamente e concretamente alle esigenze dei cittadini: deve essere in grado, quindi, di allineare la propria capacità di decisione alle dinamiche di cambiamento del sistema-paese.”
Alla camera l’iter procede, ma al senato la commissione giustizia non ha ancora iniziato l’esame dello schema di d.lgs. di recepimento proposto dal governo e, così, il lavoro si annuncia ancora più lungo anche perché la Finanziaria 2008 avanza inesorabile e busserà ben presto alla porta.
Ancora una volta uno dei temi più scottanti è il riconoscimento delle associazioni per il quale Maria Grazia Siliquini di An ritiene che il testo proposto sia ancora una volta un blitz del governo contro le professioni e Pierluigi Mantini, “padre” dell’ultima versione proposta, afferma che “è impensabile non considerare le professioni non regolamentate. Anche perché i senza albo non hanno una struttura pubblica ma comunque molti sono già inquadrati in strutture giuridiche private”.
L’unica chance, allora, è quella di vedere cosa succederà al termine della settimana “di commento” al testo Mantini-Chicchi.
A cura di Paola
Bivona
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