CONCLUSE LE AUDIZIONI
Lo scorso 7 giugno 2007 si sono concluse le audizioni per la riforma delle professioni: sentite, quindi, le ultime sigle coinvolte nel dibattito parlamentare...
Lo scorso 7 giugno 2007 si sono concluse le audizioni per la
riforma delle professioni: sentite, quindi, le ultime sigle
coinvolte nel dibattito parlamentare su ddl Mastella ed i nuovi
documenti acquisiti agli atti non sono meno scottanti di quelli
presentati in precedenza.
Sono stati sentiti i giovani avvocati dell’Aiga, l’Organismo unitario dell’avvocatura, ma anche casse di previdenza, Adepp, Confcommercio, Consiglio Nazionale dei consumatori e degli utenti e Ucpi.
Valter Militi, presidente dell’associazione dei giovani avvocati dell’Aiga, ha ribadito la necessità di stralciare dalla riforma la professione dell’avvocatura richiedendo “la completa rivisitazione del modello disciplinare, per consentire il corretto esercizio della relativa azione agli organi preposti”.
“E’ indispensabile puntare piuttosto che su misure idonee solo a promuovere una concorrenza al ribasso, in ambiti caratterizzati da elevate asimmetrie informative”.
Si pensi, quindi, ai minimi tariffari ed alla pubblicità ad uso indiscriminato che mina il concetto di qualità.
L’Organismo unitario dell’avvocatura, inoltre, ha evidenziato le parti condivise dei vari testi di governi fino ad oggi redatti, chiarendo che la legge quadro dovrà avere una differenziazione netta fra rappresentanza istituzionale e politica, con l’istituzione del Congresso nazionale quale assemblea generale e la valorizzazione dell’autonomia locale, non tralasciando il valore della certificazione del tirocinio, dei corsi di formazione e specializzazione, nonché di aggiornamento.
Duro lo sfogo di Pierluigi Mantini agli stati generali dei periti industriali: “Bersani non metta più il naso in questioni che non gli competono. Sono stanco delle continue incursioni del numero uno dello sviluppo economico in materia di professioni. Non abbiamo apprezzato né liberalizzazioni di luglio né tantomeno l’emendamento relativo alle modifiche delle competenze sulle compravendite immobiliari”.
Adesso si attende soltanto che il parlamento di adoperi sulle indicazioni ricevute ed approdi, come già promesso da Pierluigi Mantini della Margherita, all’ormai attesa “legge quadro” che sia condivisa da tutti.
E su questo punto, proprio Mantini dichiara: “Stiamo andando verso una legge quadro anche perché ci siamo accorti che una delega troppo in bianco ha creato solo agitazioni tra le categorie professionali”.
Sono stati sentiti i giovani avvocati dell’Aiga, l’Organismo unitario dell’avvocatura, ma anche casse di previdenza, Adepp, Confcommercio, Consiglio Nazionale dei consumatori e degli utenti e Ucpi.
Valter Militi, presidente dell’associazione dei giovani avvocati dell’Aiga, ha ribadito la necessità di stralciare dalla riforma la professione dell’avvocatura richiedendo “la completa rivisitazione del modello disciplinare, per consentire il corretto esercizio della relativa azione agli organi preposti”.
“E’ indispensabile puntare piuttosto che su misure idonee solo a promuovere una concorrenza al ribasso, in ambiti caratterizzati da elevate asimmetrie informative”.
Si pensi, quindi, ai minimi tariffari ed alla pubblicità ad uso indiscriminato che mina il concetto di qualità.
L’Organismo unitario dell’avvocatura, inoltre, ha evidenziato le parti condivise dei vari testi di governi fino ad oggi redatti, chiarendo che la legge quadro dovrà avere una differenziazione netta fra rappresentanza istituzionale e politica, con l’istituzione del Congresso nazionale quale assemblea generale e la valorizzazione dell’autonomia locale, non tralasciando il valore della certificazione del tirocinio, dei corsi di formazione e specializzazione, nonché di aggiornamento.
Duro lo sfogo di Pierluigi Mantini agli stati generali dei periti industriali: “Bersani non metta più il naso in questioni che non gli competono. Sono stanco delle continue incursioni del numero uno dello sviluppo economico in materia di professioni. Non abbiamo apprezzato né liberalizzazioni di luglio né tantomeno l’emendamento relativo alle modifiche delle competenze sulle compravendite immobiliari”.
Adesso si attende soltanto che il parlamento di adoperi sulle indicazioni ricevute ed approdi, come già promesso da Pierluigi Mantini della Margherita, all’ormai attesa “legge quadro” che sia condivisa da tutti.
E su questo punto, proprio Mantini dichiara: “Stiamo andando verso una legge quadro anche perché ci siamo accorti che una delega troppo in bianco ha creato solo agitazioni tra le categorie professionali”.
A cura di Paola
Bivona
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